28 febbraio 2013

Le foto di Panorama e la giustizia pugliese


Riepiloghiamo la storia. 
Il 31 ottobre del 2012 il Gup Susanna De Felice assolveva Vendola perché “il fatto non sussiste”. 
Vendola era imputato assieme alla Dr. Lea Cosentino per “abuso di ufficio”. Erano accusati di aver riaperto i termini di un concorso per la nomina di un primario, per dar modo di partecipare ad un altro concorrente che poi avrebbe vinto il concorso. 
Vendola e Cosentino si erano rimpallate le responsabilità. Al momento del processo, però, con rito abbreviato, dinanzi al giudice monocratico e con sentenza inappellabile, i due imputati ritiravano le reciproche accuse. 
Dopo qualche giorno l’edizione locale di Repubblica darà notizia di una lettera riservata dei magistrati dell’accusa, i pm Desirèe Digeronimo e Francesco Bretone, indirizzata ai vertici delle Procure e del Tribunale barese. E’ un mistero come Repubblica sia venuta in possesso dell’esistenza di questa lettera riservata. 
Nella lettera i due PM sostenevano che Il Gup avrebbe dovuto astenersi dal giudizio in quanto amica della signora Patrizia Vendola, sorella del Governatore pugliese. 
Alla luce dei fatti, delle testimonianze e delle foto, l’esposto appare un atto dovuto. Non avevano altro mezzo i due PM per far rilevare l’opportunità dell’astensione del Gup. La forma, inoltre, appare rispettosa del codice di procedura penale. 
La notizia, però, provocava una rapida reazione in Procura a Bari. Un gruppo di magistrati esprimeva solidarietà alla De Felice e censura per la lettera della Digeronimo. Se ineccepibili appaiono la forma e la fondatezza della lettera riservata, deve averla pensata diversamente la sezione barese dell’ANM che ha chiesto al CSM il trasferimento per incompatibilità ambientale della PM Desirèe Digeronimo. 
Di questa e d’altre questioni si sta ora interessando anche la Procura di Lecce, competente per le indagini sugli uffici giudiziari di Bari. La Procura salentina ha raccolto anche i due esposti-denuncia per diffamazione della Dr. Digeronimo contro Repubblica e contro Vendola.
In seguito a questi fatti, il PM Desirèe Digeronimo ha dovuto astenersi dai procedimenti in corso sulla Sanità pugliese. 
Non è una buona notizia per i pugliesi. 
La rivista Panorama ha aperto un’inchiesta giornalistica. In un’intervista, la sorella di Vendola ha confermato i ripetuti incontri a feste e cene con la De Felice. Nell’ intervista è stata ipotizzata anche la possibile esistenza di foto che ritrarrebbero il Governatore col suo giudice. 
La Pm Digeronimo, magistrato che ha come stella polare la legalità e che non guarda in faccia a nessuno aveva così visto giusto. L’indignazione di quanti, dopo l’assoluzione di Vendola, le avevano inviato SMS, chiedendole come potesse accadere, era ben che motivata. 
Escono le foto e Vendola minaccia querele a Panorama. 
Querele per cosa? 
Cosa deve fare un giornale se non denunciare gli abusi? 
Cosa se non smascherare i prepotenti, gli impuniti, gli ipocriti, i mammasantissima? Vendola parla di macchina del fango. 
E del fango che è sulla faccia dei pugliesi per l’indecenza con cui è stata gestita la sanità pugliese? 
E dei costi che i pugliesi stanno pagando per togliersi il fango dalla faccia? 
Nessuno deve darne conto? 
Nell’edizione di Panorama in edicola, il cronista racconta che gli sono state mostrate altre foto, alcune più recenti in cui il giudice De Felice ha incontrato la sorella di Vendola. La data - sostiene Panorama - risalirebbe al 1 maggio del 2012. Solo pochi mesi prima della sentenza e pochissimo tempo prima che al giudice fosse affidato il procedimento.
Nell’articolo si cita un signore che avrebbe incontrato il cronista e offerto le foto. Tutto, però, avvolto nel mistero, a partire dall’identità di questo signore. Non sono note la provenienza delle foto e la legittimità del possesso. 
Il cronista di Panorama racconta d’aver poi incrociato per le strade di Bari lo stesso signore che passeggiava in compagnia di Patrizia Vendola. 
La prudenza non è mai troppa e il cronista conclude il suo pezzo riflettendo: “gioco o doppio gioco? In ogni caso non è divertente”. 
Figurarsi come si stanno divertendo i pugliesi! 
Vito Schepisi

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