08 novembre 2006

La democrazia americana



Coloro che sono sempre pronti ad indicare il sistema americano come la dimora del maligno anche questa volta sono stati smentiti dai fatti.
Quella statunitense è la casa della democrazia.
Il popolo sposta il proprio consenso in considerazione dei programmi e delle finalità dei due partiti che da sempre li rappresentano.
Nessuno dei due schieramenti, uno liberal conservatore e l’altro liberal progressista, ha mai messo in discussione la continuità delsistema: il metodo liberale ed il comune sentire essenzialmente occidentale, demo cratico, rappresentativo, pluralista.
Nessuno dei gruppi politici , democratici ovvero repubblicani, ha mai messo in discussione la legittimità democratica dell’altro a proporsi ed a concorrere nella gestione.
Dalla consapevolezza della più consolidata democrazia d’oltreatlantico emerge la capacità di emendare e di giudicare le politiche tendendo le orecchie per ascoltare ed allungando lo sguardo per osservare.
Gli americani votano per scegliere e votano per giudicare.
Senza dubbio la politica di Bush ha creato difficoltà al popolo americano. L’immagine del Presidente determinato e vincente del dopo 11 settembre 2001 si è andata via via perdendosi dietro una serie di errori sia strategici che di valutazione.
La questione Iraq gli è sfuggita di mano.
La grande potenza militare americana rischia di impantanarsi in un secondo “Vietnam”.
Alla sproporzionata superiorità militare non corrisponde la capacità di controllo del territorio e di gestione della pace.
La lezione di democrazia e di maturità che ci viene puntualmente dagli statiuniti avrà, pertanto, ancora una volta la sua conferma.
Anche la vittoria dei democratici nelle elezioni del mid-term non sposterà di una virgola gli obiettivi del Governo americano che sono, in primis, la sicurezza e la lotta al terrorismo.
La ragione è che sono scelte politiche condivise.
In America non ci si divide per principio, come accade in Italia, dove da una parte politica, ad esempio, si ignora il pericolo della immigrazione clandestina. In America neanche le linee della politica economica subiscono sostanziali mutamenti.
Il popolo degli States, da sempre,ha scelto i suoi principi civili ed economici che l’hanno resa libera ed opulenta.
Nessuno dei poteri elettivi degli USA , Presidente, Congresso e Corte Suprema oserebbe mettere in discussione il ruolo del proprio paese nello scacchiere internazionale e neanche i principi di libero mercato e di iniziativa privata.
A volte gli interventi del Congresso sul libero mercato sono solo orientati a forme di protezionismo sul mercato interno.
In questa ottica, come sappiamo, anche il Made in Italy è stato spesso colpito da provvedimenti di restrizione.
La nuova collocazione politica del Congresso contribuirà a modificare la strategia, ad esempio, in Iraq e negli altri punti caldi della Terra, non a modificare la collocazione e la “ratio” del ruolo americano.
I valori, si ripete, su cui si muovono i rappresentanti del popolo sono condivisi e rispondono agli impegni presi.
Bush in queste elezioni di mid-term viene punito per aver fallito nel perseguire gli obiettivi proposti.
Se in Iraq l’obiettivo annunciato di esportazione della democrazia avesse conseguito il successo sperato, il Presidente, senza ombra di dubbio, avrebbe conseguito una vittoria strepitosa.
L’Irak sarebbe stato l’unico paese, eccetto Israele, nell’area mediorientale recuperato al processo democratico.
Bush sarebbe passato alla storia come fautore di democrazia in un’area a profondo rischio di deflagrazione.
La sua vittoria avrebbe certamente assicurato al Partito Repubblicano il prossimo Presidente degli States nel 2008.
Il fallimento della sua politica nell’obiettivo di sconfitta del terrorismo internazionale e mediorientale rende quasi certa la vittoria del Partito Democratico alle prossime presidenziali.
Conosceremo il programma e gli obiettivi del loro candidato e si rinnoverà il metodo della democrazia americana con gli elettori attenti alla realizzazione dei programmi ed al perseguimento degli obiettivi.
Vito Schepisi

25 commenti:

Anonimo ha detto...

Anche i Green Day sono frutto della democrazia americana. Un caro saluto, Oscar

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Don't wanna be an American idiot.
Don't want a nation under the NEW media.
And can you hear the sound of hysteria?
The subliminal mind fuck America

Welcome to a new kind of tension.
All across the alien nation.
Where everything isn't meant to be okay.
Television dreams of tomorrow.
We're not the ones who're meant to follow.
For that's enough to argue.

Well maybe I'm the faggot AMERICA
I'm not a part of a redneck agenda.
Now everybody do the propaganda.
And sing along in the age of paranoia.

Welcome to a new kind of tension.
All across the alien nation.
Where everything isn't meant to be okay.
Television dreams of tomorrow.
We're not the ones who're meant to follow.
For that's enough to argue.

Don't wanna be an American idiot.
One nation controlled by the media.
Information age of hysteria.
It's calling out to idiot America.

vito schepisi ha detto...

Caro Oscar penso che i Green Day debbano essere un gruppo musicale. Mi trovi, però del tutto impreparato. Dal testo che ho letto penso debbano un essere un gruppo "contro", che spinge a chiamarsi fuori dagli "idioti" d'America. Non posso giudicare. Anche in Italia abbiamo i no global, un esemplare, quanto pittoresco quanto contraddittorio, lo abbiamo in Parlamento. Ne vedo la completa inutilità. La sua presenza è del tutto indifferente e senza senso. Questi è un violento e non mi sembra possa essere tra coloro che abbiano titoli per definire idioti altri.
Anche i media, mi sembra d'averlo già affermato rispondendo a Nocera, hanno tanto di idiota e trash, di stupido ed inconsistente, ma anche tanta conoscenza da diffondere ed anche il pregio di tanta diffusione di civiltà. Il popolo comune, gli individui della nostra civiltà sono i fruitori dei prodotti che loro stessi richiedono. Questo è il mercato. Pretendere una diffsuione dirigistica dell'informazione e delle trasmissioni televisive sarebbe ancora più pericoloso. Nessuna televisione di regime è auspicabile. Prima dell'avvento della televisione commerciale, tu eri certamente troppo piccolo, puoi chiederlo ai tuoi genitori, i programmi della Rai pubblica, adeguati a quei tempi nei costumi, non erano dissimili. Giochi a quiz, varietà, telefilm, pettegolezzi. C'era più censura politica, la rai era pubblica e lottizzata. Vaticano, Dc e Pci erano mostri sacri. La satira era impensabile. Solo con l'avvento delle tv private l'Italia si è liberata dalla cappa di una informazione codina e parziale. Questo è uno dei pregi da riconoscere a Berlusconi. Una volta gli italiani erano considerati una massa di tanti milioni da ...formare.
Ciao Oscar, a presto.

Anonimo ha detto...

Altro preggio da riconoscere a Berlusconi e' quello di aver rintrodotto, dopo parecchi anni la censura, eliminando dagli schermi, con il famoso editto bulgaro:
Biagi
Santoro
Luttazzi
Guzzanti e tutti quelli non allineati.
Si e' anche avuta l'innovazione dei telegiornali taroccati, questa per la verita' non una grande novita', li avevamo sempre avuti, anche se non cosi spudorati.
Abbiamo anche potuto apprezzare il giornalista di famiglia, che prepara un programma completo per uno condannato la mattina(Previti), che puo' alla sera insultare tranquillamente i giudici, tutto senza contraddittorio naturalmente!
INSOMMA LA TV BERLUSCONIANA HA INNESCATO L'IDEA CHE I DELINQUENTI NON SONO QUELLI CHE ELUDONO LE LEGGI, MA CHI CRCA DI PERSEGUIRLI.
Tanto da portare anche "sapienti" alla Schepisi a definire nazisti coloro che vorrebbero i delinquenti in galera; e quelli che li appoggiano sono forcaioli. Mentre quelli che gli danno copertura politica sono liberali amanti della liberta!
Gerardo Nocera

vito schepisi ha detto...

Ha fatto bene Berlusconi...anzi ha fatto male. Doveva mandarli in Siberia...nei Gulag....direttamente dalla Bulgaria. Quella è gente che dalla tv pubblica ha esercitato, anche in regime di par condicio, attività politica di tipo privatistico. Hanno agito da servi di una fazione.
Di Pietro è un forcaiolo...impunito. Si legga il libro "corruzione ad alta velocità" di Imposimato (ex deputato pci, Pds - ex componente la commissione antimafia)Io non Le propongo i teoremi come fa Lei. Non ci sono condanne passate in giudicato per Berlusconi. Tutto su supposizione o testimonianze di personaggi improponibili. Siamo vittime di un sistema giudiziario...spaventoso, terribile, pericoloso. Legga le motivazioni della negazione all'autorizzazione a procedere nei confronti dell'ex sindaco di Milano Albertini, chiesta dalla Procura di Milano. Un atto di accusa contro la Procura per "fumo persecutionis". La nostra democrazia è in pericolo. Non certo per Berlusconi.

Anonimo ha detto...

Avevi scritto: "Pretendere una diffusione dirigistica dell'informazione sarebbe pericoloso", uno capisce che sei contro la censura.
Poi vorresti mandare in Siberia Biagi,Santoro Luttazzi, Guzzanti e simili.
FACCI CAPIRE, MA TU CHI VUOI PRENDERE PER IL CULO?
Questa volta il panino non te lo sei proprio guadagnato, hai smarronato, hai scoperto le carte; l'hai dichiarata la tua vera indole, altro che pacioso.
Era il mio scopo, se qualche perditempo come me dovesse leggere quello che hai scritto avrebbe le idee chiare su chi sei e perche' fai questo mestieraccio.
Per quel che mi riguarda ora puoi andare affaculo!!!
Gerardo Nocera

vito schepisi ha detto...

Nocera, come vede, la satira l'accettate solo da una parte! Siete gli intolleranti di sempre. Non esiste nella legislazione italiana( peccato che Berlusconi non l'abbia pensato!)l'esilio o il confino degli avversari politici.
Attribuisce alla dichiarazione di Berlusconi su una tv pubblica in Italia, faziosa oltre misura, l'allontanamento di questi signori. Non le passa neanche per il lontano cervello che è stata orchestrata una montatura mechina. Le ricordo che alcuni dei signori in questione, e mi riferisco non ai satiri, con dichiarato obiettivo politico, ed a pagamento, ed a senso unico in una televisione pubblica. Mi riferisco a Biagi e Santoro hanno continuato a percepire i miliardi previsti dal contratto e rifiutandosi di svolgere i loro programmi in altre fasce orarie. I due in questione hanno subito censure dalla commissione di vigilanza della Rai per faziosità e violazione della par condicio, commissione con maggioranza di sinistra e Zaccaria ancora presidente della Rai. Non mangio panini, per mia fortuna posso permettermi di più.
Per la sua ultima espressione tengo a farLe notare che non smentisce l'opinione che mi sono fatto di Lei.
Le confermo che per quello che succede nel Paese si è a rischio democrazia. Lei, ad esempio, ha un tasso di intolleranza non isolato.
Mi dispiace anche deluderla. Chi ci legge se è sereno converrà che tra noi due quello pericoloso è Lei.

Anonimo ha detto...

Vediamo se ho capito bene:
volendo anche prendere per buone le minchiate che scrivi.

Per te andrebbe bene l'esilio o il confino per gli avversari politici.

Chi usa il mio linguaggio e' un pericolo per la democrazia.

Possiamo concludere che secondo te e' intollerante e piu' pericoloso chi gli avversari politici li manda affanculo di chi li vorrebbe all'esilio od al confino.

Sai che ce? Io ti mando affanculo di nuovo giusto per portarmi avanti prima che tu abbia la possibilita' di mandarmi in Siberia, non si sa mai.
Gerardo Nocera

vito schepisi ha detto...

Nocera Lei è talmente meschino da voler provare a far passare per vere anche la mia satira. In Bulgaria in passato c'erano altri che andavano ad ordire complotti contro la nostra democrazia. Questo a Lei, comunista d'accatto iscritto d'ufficio, non Le entra neanche con l'imbuto (ora mi paragoni ai fascisti del regime pronti ad usare l'olio di ricino contro gli avversari politici). Con chi crede di parlare? Può mai pensare che io pensi al confino o al gulag per personaggi mercenari e di dubbia origine per Biagi che devono la loro fortuna proprio al loro giurato nemico? Luttazzi e Santoro devono a Berlusconi la loro fortuna e se non ci fosse stato avrebbero dovuto inventarselo. Anche la Annunziata ci ha provato a rendersi martire quando presiedeva la Rai ed anche dopo. Non è stata ritenuta credibile. Senta Nocera é ora di finirla. Lei non è soltanto presuntuoso e privo di senso della misura: è anche disgustoso.

Anonimo ha detto...

Ne conosco un altro che prima sparava in diretta TV i piu' volgari insulti, ed il giorno successivo ci spiegava che era stato frainteso, Berlusconi!
Prima dimostri di approvare la censura imposta da Berlusconi e poi dici che il meschino sarei io.
Tu t'insulti da solo, io mi limito a rimandarti affanculo!
Gerardo Nocera

vito schepisi ha detto...

Nocera Lei pesca nel torbido. Vuole affermare verità che non esistono su Berlusconi e vuole attribuire a me pensieri che non mi passano neanche lontanamento dal cervello. Se c'è una regola che conferma la regola è proprio la presenza di questi modesti e faziosi giornalisti. E la regola è che la sinistra è liberticida e totalitaria. L'uno Biagi rancoroso e torbido, già cantore di regime, abile incantatore di casalinghe inclini alla facile lacrima. L'altro, Santoro, abile manipolatore di trasmissioni, insensibile sia alla verità delle cose che all'ascoltare altre campane. Uomo spesso viscido e subdolo, elaboratore di teoremi e processi televisivi senza possibilità di difesa, spesso ospite compiacente di figure politiche di basso profilo sia morale che culturale. Forcaiolo doc e responsabile assieme ad un suo sodale individuo discendente da famiglia notoriamente da "onorata società" parlemitana Orlando Cascio, del suicidio di un maresciallo dei carabinieri, svilleggiato e calunniato in televisione senza possibilità di replica. Questi personaggi sono il fulcro della ragione degli italiani nel dare il loro consenso convinto alla Cdl. Sono, pertanto, i più accreditati valutatori della azione della Cdl che si batte per la libertà degli individui e per la giustizia con la "G" maiuscola e per i diritti di tutti e non dei soliti noti.

Anonimo ha detto...

Si si, ma ancora non dici che sei contro ogni forma di censura e che il tuo dittatorello si e' tolta la maschera con quell'editto;
tu, asino! In democrazie e' ammesso che tu possa pensare e dire quello che ti pare di quei giornalisti, ma se sei veramente democratico non li censuri.
Asino! Se hanno calunniato li denunci.
Se non sopporti la critica, rispondi con gli stessi mezzi.

Ho scritto asino due volte, purtroppo non trovo altre parole per uno che me lo mena in continuazione con liberalismo, democrazia, giustizia ecc, pannella di qua, Marco di la, e poi accetta la censura; a questo punto asino e' un complimento.
Per gli uomini liberi e' la liberta' inviolabile quella di pensiero e parola, asino!
Gerardo Nocera

vito schepisi ha detto...

Signor Nocera,
ciò che non riesce a capire è che la censura in Italia è solo da una parte e non da quella di Berlusconi. Guardi per la telefonata in diretta a Santoro... vero diritto di replica di chi in diretta è sinuosamente processato da uomini come Di Pietro, Travaglio e Santoro, noti forcaioli della politica e del giornalismo italiano. Nessuno ha spento voci. Sono loro che non hanno accettato il ruolo di "unus inter partes" che è la regola della democrazia e del servizio pubblico. Del resto non sono io che anelo cancellare Emilio Fede o Vespa. Siete "fascisti" e Lei lo è insieme a tanti...ma non volete ammetterlo ma ciò che è più grave è che accusate altri di esserlo.
Si ricordi sempre che la Rai è un servizio pubblico pagato dagli italiani...non è una testata editoriale privata. Ha il dovere di essere imparziale e di riportare le opinioni di tutti in modo equanime e completa per informazioni, fatti, notizie ed anche....non consentire più di tanto che attraverso spettacoli di vario genere si faccia politica. Questo è un modo ancor più subdolo se è fatto a senso unico, come spesso avviene. Spesso nei programmi di intrattenimento si inculca una coscienza acritica su opinioni e pensieri, senza prova del contrario. Un vero e proprio lavaggio del cervello. Durante il fascismo, in mancanza della tv, esisteva il Minculpop che aveva per scopo quello di inculcare nei giovani e nella coscienza degli italiani un sentimento di appartenenza e di condivisione del pensiero e dell'azione del regime.
La Rai di Zaccaria è stata l'edizione moderna del Minculpop.

Anonimo ha detto...

Continui a girare intorno al palo.
OK, torniamo al modello asilo.

Ti piace la censura?

Accetti che qualcuno decida per te quello che devi o non devi vedere?

Se qualcuno lo fa ti arrabbi?

Di quelli che lo fanno pensi che vogliano limitari la liberta', e quindi li combatti?

Se non riesci a parlare fai almeno un cenno con il capo, la maestra' ti premiera'.
E' piu' chiaro ora?

Anonimo ha detto...

Non ho firmato prima.
Gerardo Nocera

vito schepisi ha detto...

Nocera...parlare con Lei? ...Ma se non capisce niente! Nella mia sono stato chiaro. Io sono contrario alla censura ma anche al...lavaggio del cervello. Le faccio un esempio, così vediamo se capisce. Se io guido un autobus di un servizio pubblico ho un prcorso da rispettare. Il percorso è quello che consente a tanti di avere un rapporto di utenza soddisfacente. Se per accompagnare il mio amico, o se un signore mi passa sottobanco una banconota(leggi per la RAI carriera assicurata), non uso l'autobus che mi è stato affidato, le cui spese sono coperte dalla collettività, per accompagnare sotto il portone di casa questo amico o questo signore. La Rai di Zaccaria ha usato lo strumento pubblico RAI per accompagnare sotto il portone di casa amici e signori di cui si faceva cenno. Lasci perdere le sue castronerie e per una volta tanto cerchi di essere riflessivo. Ma quale censura?....Le faccio rilevare che qualche decina di milioni di italiani ed anche un esercito di extracomunitari gradirebbero di essere..."censurati"...come lo sono stati Biagi e Santoro. Dar del vergognoso a chi continua a parlare di censura...è il minimo. Le ripeto Zaccaria era il ministro del dicastero del "Minculpop" e dovrebbe trarne grande vergogna.
Non si preoccupi per la firma ormai tutti si accorgono di Lei, sin dalle prime parole: è la somma di ogni idiozia.

Anonimo ha detto...

Insomma andiamo al sodo, perche' io libero cittadino, adulto e vaccinato non ho potuto vedere il programma della Sabina Guzzanti?
Insomma tu non chiami censore colui che te l'ha impedito?
E' inutile che t'incazzi, sei tu ha demolire la tua credibilita' con le minchiate che scrivi!
Gerardo Nocera

Anonimo ha detto...

Mannaggia la mia cronica deficenza in buone letture, anche questa volta sono scappate h ed accenti a capocchia; ma il colto Schepisi, bonta' sua, mi ha gia' detto che non e' importante ed io mi sono rilassato.
Gerardo Nocera

vito schepisi ha detto...

Signor Nocera, se Berlusconi avesse detto che gli italiani sono pazzi, in Italia sarebbe scoppiata la rivoluzione. L'ha detto Prodi e non si è scandalizzato nessuno più di tanto. E non parliamo di altri episodi e della questione Telecom, ad esempio. Lo immagina Letta autore di un dettagliato ed articolato programma di assetto di Telecom inoltrato a Tronchtti, che se ne esce dichiarando che Berlusconi non ne sapeva niente? Provi ad imaginare se la tv di stato avesse messo alla berlina, quasi quotidianamente, o avesse organizzato trappole giornalistiche costruite con sapiente malizia ad ogni piè sospinto o se avesse inserito nei programmi di comunicazione, di intrattenimento, nei varietà o quant'altro comunicatori di una sola parte politica, o se addirittura negli sceneggiati telvisivi nelle tasche o nelle mani del cattivo avesse messo in evidenza...chessò! "La Repubblica" e immagini se questa maggioranza fosse stata di centrodestra e questa informazione sempre di parte fosse stata fatta a favore di questa parte politica! Si sarebbe gridato non allo scandalo ma alla dittatura, non alla faziosità ma alla repressione, non alla censura ma alla soppressione della libertà.
Ha inteso ora caro Nocera perchè la televisione pubblica se non c'è imparziale uso del mezzo non può permttersi di farle vedere sempre e solo la Guzzanti. Se vuole vederla paghi a teatro o si informi se ha montato una cassetta delle sue faziosità oppure questa si faccia assumere dalle televisioni "private", magari anche da Mediaset.
Guardi io non so quale sia la sua occupazione ma se rientra tra i mezzi della sua occupazione l'uso, ad esempio, di un cellulare, Lei, a meno che non sia abilitato a farlo dalla sua azienda, lo deve utilizzare nell'ambito del suo lavoro. Se lo usasse per compiacere i pruriti della sua compagna sarebbe un uso improprio. La Rai è pubblica, mio caro Nocera. Abbia essa rispetto per i sentimenti di tutti e controlli l'adeguata imparzialità della sua voce.

Anonimo ha detto...

Quindi accetti che altri decidano per lei(magari Del Noce ex deputato di FI o Mimun quello che falsificava i filmati per far vedere che c'era gente ad ascoltare Berlusconi), cosa puo' e non puo' vedere, sentire e leggere.
Tutto qua il tuo liberalismo? Complimenti!

vito schepisi ha detto...

Nocera....ma lasci perdere! Cosa centra Del Noce o Mimum? lasci le piccinerie...è fatto adulto ormai..o sbaglio? Le ho spiegato con molta pazienza quale sia il compito di una televisione pubblica. Lei può pensarla diversamente, per carità, ma la sostanza non cambia. Tutto ciò che va bene da una parte deve andar bene dall'altra a ruoli invertiti e viceversa. O ci sono coloro che hanno più diritti degli altri? Parlo di cittadini ed elettori!(Le tolgo la sua stupida ed ormai vetusta battuta). Cosa centra ancora chi decide e cosa? C'è un Consiglio di amministrazione ed una commissione di vigilanza che...DEVONO ...fare il loro mestiere. In un Paese democratico le cose vanno così. Se non lo sanno fare o non sono capaci di garantire imparzialità ed equilibrio vadano a casa. Nessuno ha pregato i giornalisti della Rai di lavorare per la Rai...anche loro se vogliono farlo devono attenersi alle prerogative del servizio pubblico...altrimenti nessuno è insostituibile. Chiari questi concetti? O avrò bisogno ancora di altro per frglieli comprendere? Non esiste in un servizio pubblico il "diritto" alla professionalità che diviene abuso e limite alle prerogative di altri. Un metodo diverso è tipico del fascismo: diviene una televisione di Stato in un regime.

Anonimo ha detto...

Appunto televisione di stato e di regime ha voluto Berlusconi per la raiRAI.
Per la sua che era gia' padronale non si e' reso necessario alcun intervento, erano gia' allineati e coperti!
Quindi i normali cittadini ed elettori se volevano vedere qualcosa di non allineato avevano la possibilita'(bonta' sua e tua)di conprarsi il DVD, hei! guarda che l'hai scritto tu, non te ne venire un altra volta con la menata dell'ironia, altrimenti ti tocchera' scrivere un altro trattato per mistificare le tue stesse minchiate.
Gerardo Nocera
Gerardo Nocera

vito schepisi ha detto...

Lei è fuori...completamente. Capisco a chi si riferiva il suo Prodi quando ha detto agli italiani che sono impazziti!
Certo se quelli come Lei si vogliono masturbare il cervello con programmi di propaganda politca, spacciati per satira, dovrebbero comprarsi le cassette registrate. In quel caso non si offende il diritto di ciascuno di essere rappresentati.

Anonimo ha detto...

Quindi come avevo ben capito tu concepisci che ci sia chi decide cosa io debba vedere e non vedere!
Quindi liberta' di espressione solo per te ed i propagandisti sguinzagliati da Dell'Utri.
Poi fai l'offeso quando ti chiamo asino, ma e' per non chiamarti nemico della liberta'( nemico a gia' qualcosa di epico, tu sei un servotorello).
Gerardo Nocera

vito schepisi ha detto...

La libertà di espressione significa esprimere le proprie opinioni e lo si fa negli spazi dedicati a questa funzione nei modi e nei termini stabiliti dalla viglianza che è garanzia per i diritti ed i limiti di tutti. Prendere di mira un uomo e, con la scusa della satira, denigrare ogni sua parola o azione, metter in piedi processi mediatici senza diritto di difesa, far dire a personaggi rancorosi tutto il male possibile di concorrenti politici, in vigenza di campagna elettorale e sotto disciplina di par condicio, non è limitar la libertà d'esprimersi è uso illecito di un mezzo pubblico. Le ricordo che uno dei suoi maestri per una vignetta di Forattini in cui apariva nell'azione di sbianchettare una lista di spie avute dell'ex agente Mitrokin, querelò il vignettista e chiese 4 miliardi di lire di danni. Il vignettista fu anche allontanato da Repubblica dove lavorava. Nocera sia serio. Lasci perdere. Ma con chi crede di stare a parlare con gli stupidi? E' patetico!

Anonimo ha detto...

Appunto il vignettista fu querelato, giusto come le dicevo, liberta' d'espressione implica anche la responsabilita' di eventuali calunnie, ma questa e' materia di tribunali, ma anche qui sei falso:

Biagi non e' mai stato querelato, come pure gli altri.

Hanno querelato Travaglio ed ha vinto la causa(ma anche questo non mi appassiona, fatti suoi).

IL PROBLEMA, ritorno a ripeterlo, vediamo se riesco a perforare sta cucuzza, E' CHE IO NON PERMETTO A NESSUNO DI DECIDERE PER ME COSA DEVO VEDERE, LEGGERE E DIRE e quando e dove; non perche' in assoluto non possa essere conveniente; ma perche' con cio si correrebbe il rischio che il potente di turno si arroghi il diritto di decidere, come e' successo con Berlusconi.
Tu questo non lo capisci, dai lezioni di tutto a tutti, quindi non ti si puo' chiamare asino, poi pretendi che io ti consideri in buona fede.
Non pretendi un po' troppo?
Gerardo Nocera