18 luglio 2006

Politica economica: povertà di idee del Centrosinistra

L’incremento delle entrate tributarie del 13,50%, su base annua, del primo semestre 2006, pari a 20,3 miliardi di Euro in più è “sicuramente riconducibile, per quanto riguarda l’IRES (imposta sul reddito), al prevalere degli effetti di ampliamento delle basi imponibili e dei prelievi mirati a carico delle imprese”. Queste parole non le ha pronunciate Tremonti o Berlusconi e neanche il sottoscritto, ma le ho riportate dalla relazione del Presidente della Corte dei Conti Staderini in audizione a Montecitorio il 14 luglio u.s. Ma non sono solo queste le indicazioni di Staderini. Il Presidente della Corte dei Conti non si è limitato ad analizzare i successi della politica economica del Governo Berlusconi, ma ha lanciato allarmi e denunciato limiti e carenze sulla stessa politica economica del centro-sinistra. Riferendosi al Dpef, la Corte dei Conti precisa che: “non fornisce indicazioni puntuali sulla natura e sulle dimensioni dei possibili interventi di contenimento della spesa o di incremento delle entrate che comporranno la manovra della prossima Finanziaria”. Anche le conclusioni della commissione Faini sono state oggetto di sostanziali perplessità. La Corte dei Conti, infatti, per bocca del suo supremo organo rappresentativo, ha messo in risalto gli scostamenti con il Dpef presentato dal Governo, affermando che in sostanza (gli scostamenti) sono tali da “consentire proiezioni meno allarmanti sulle prospettive di finanza pubblica”. Staderini ha di seguito ammonito il nuovo governo sul rischio che “il buon esito delle entrate” possa essere assorbito dalla spesa corrente. Soffermandosi sull’assunto del Dpef in cui le imposte indirette avrebbero avuto una sostanziale prevalenza su quelle dirette nel periodo del governo Berlusconi, il Presidente della Corte dei Conti ha affermato che “ la riduzione dell’incidenza delle imposte dirette sul Pil è stata compensata parzialmente dall’aumento del peso dei contributi sociali” ed ha commentato la maggior crescita delle imposte dirette, in misura nettamente prevalente, rispetto a quelle indirette (+18,4% contro il +7,9%) sostenendo che sembra stabilirsi “ una tendenza che se confermata porterebbe a una ricomposizione del prelievo in senso inverso a quello ipotizzato dal Ppef per il periodo chiusosi con il 2005”, contraddicendo così le ipotesi del centro sinistra di mancanza di progressività nelle imposte. Staderini non ha mancato di analizzare l’accusa mossa sempre dall'Unione che contestava le politiche di bilancio di Tremonti con il postulato che i condoni e le sanatorie abbiano fatto precipitare il gettito e favorito elusioni ed evasioni. Staderini ha lamentato “l’assenza di una strategia di contrasto all’evasione”, ricordando anche che la Corte dei Conti ha promosso un indagine per stabilire se, come ha sempre affermato il centro sinistra, il condono abbia o meno incoraggiato l’evasione. Dal taglio del discorso del Presidente dell’Organo della magistratura contabile, in audizione al Parlamento, appare evidente che anche l’odioso postulato dell’Unione in cui si fa prevalere l’ipotesi che Berlusconi abbia tolto “ai poveri” per dare “ai ricchi” è una delle tante falsità infami che si vuole affermare per quello che sembra essere solo una grande povertà di idee.
Vito Schepisi

8 commenti:

Anonimo ha detto...

be....forse tremonti era ricco di idee ma ci ha lasciati a tutit piu poveri o per te anche i nuemri sono opinioni?

vito schepisi ha detto...

In risposta al commento anonimo delle 23 e 49

I dati Istat non certificano un impoverimento della popolazione italiana. I salari sono aumentati più dell'inflazione. Sono stati rinnovati contratti collettivi senza eccessivi scontri sociali (la maggior parte degli scioperi sono stati politici su art. 18 o sulla riforma pensionistica). E'diminuita la disoccupazione ed è stata allegerita la pressione fiscale, soprattuto sui redditi bassi. Il Governo Berlusconi è intervenuto più volte anche sul prezzo del carburante riducendo le accise in presenza di eccessiva crescita del costo all'origine (dovuta alla contrazione dell'offerta per via del conflitto iracheno ed ancor prima in conseguenza dell'instabilità successiva al'11 settembre e successivo intervento in Afghanistan). Se si guarda invece all'effetto Euro sui mercati italiani, in particolare al suo valore di scambio rispetto alla vecchia lira ma anche alla speculazione interna, il discorso è diverso. Tutto questo però, riviene da un approccio errato con la nuova moneta in cui i governi di centrosinistra di allora, preoccupati a sgambettarsi tra loro, hanno trascurato la difesa della lira facendosi imporre una misura di cambio che ci ha fortemente penalizzati ed ignorando del tutto il buon senso di preparare nel Paese una strategia di adozione che non penalizzasse i consumatori.

vito schepisi ha detto...

Non risulta a me, ma neanche alla stampa specifica che Berlusconi abbia favorito alcune categorie anziché altre. I condoni sono stati generalizzati e più volte hanno favorito piccoli e medi evasori. Sembra che lo abbiano adottato anche a sinistra. Pare di aver letto che i DS e le loro società collaterali, totalmente controllate, abbiano sistemato alcune faccende proprie. I condoni signor Nocera sono trasversali. Chi lo ha utilizzato non si è chiesto se a proporlo sia stato un governo di destra o di sinistra. E' Vero sono antipatici e demoralizzano sia la gente onesta che, se fiscali, i lavoratori a reddito fisso... ma la politica richiede realtà e pragmatismo e, del resto, non mi sembra che i governi di sinistra se ne siano tenuti lontani nel passato. Stia tranquillo che se la sinistra dovesse continuare a gestire la cosa pubblica prima o poi, forse più prima che poi, dovrà farne ricorso. Io sono per la autocertificazione dei redditi, magari suffragati dagli studi di settore, non sono per i controlli e per le vessazioni. In passato, ma anche penso al presente, i controllori si sono dimostrati più bisognosi di controllo che i controllati. E' necessario promuovere la coscienza civica nella consapevolezza che al cittadino si può chiedere di contribuire per l'organizzazione civile della società. Al suddito magari gabellato, invece, si può solo imporre…. e tra i due preferisco senza dubbio il cittadino. Vorrei esprimere una mia ulteriore riflessione: non sono per la politica da stato etico, in quanto si tradurrebbe in una classe di potere (la nomenclatura) ed una inferiore fatta di uguali, o pressappoco, con il compito di ubbidir tacendo.
Vorrei ancora abusare della sua pazienza per farLe osservare, infine, che il Governo Berlusconi è stato sostituito, da quello di Prodi. Ora a questo dicastero si deve richiedere stabilità, ingegno, e buon governo. Chi deve darci tutto questo è dunque il centrosinistra. Ne sarà capace? I primi passi mi sono sembrati incerti e contraddittori. Hanno spudoratamente occupato ogni spazio istituzionale, moltiplicato spazi di spese improduttive, ministeri e sottosegretari, hanno equiparato i compensi ministeriali a quelli dei parlamentari per favorire l'allargamento delle persone pagate dai contribuenti, moltiplicato i gruppi parlamentari per dar spazio e visibilità anche agli zero virgola qualcosa per cento. Hanno mortificato un ramo del Parlamento impedendogli di esprimersi sui provvedimenti adottati per decreto, impiegato i senatori a vita non per dar lustro al Parlamento con la loro voce ed il loro autorevole parere ma per impegnarli in meschini calcoli di voto…non hanno, infine, cercato il consenso sia degli elettori tutti che del parlamento e delle rappresentanze sociali, ma imposto con arroganza una scelta non sempre unitariamente condivisa nella maggioranza.

vito schepisi ha detto...

Mi dispiace ma non posso accontentarLa. Se da quello che capisco Lei ha predisposizione per sentirsi vittima: io non posso accontentarLa. Lei non può lavorare per me..intendiamoci per farmi vivere agiatamente: non vivo di pubbliche retribuzioni; non vivo di fortune accumulate per lavoro autonomo non dichiarato. Non ho chiesto condoni fiscali ne di altro genere. Io ho vissuto di lavoro dipendente in posizione di buona visibilità economica ma non di livello estremamente superiore in quanto schivo a pratiche di anticamere o altro. Ho lavorato per aziende private e quindi non sostenuto dallo Stato. Come può osservare non ho niente da farmi rimproverare o sospetti da alimentare. Io non ho mai operato scelte politiche ho solo parteggiato in modo aperto per scelte che considero meno illiberali di altre. Non sono legato a partiti o gruppi, e neanche a movimenti di alcun tipo. Quello che ho e che mi posso permettere è solo frutto del mio lavoro e di quello di mia moglie che come me si impegna quotidianamente nel suo lavoro. Tutto qui.
Vorrei ricordarle che tutta l'economia mondiale dal 21 settembre del 2001 ha subito una pesante battuta d'arresto. L'Italia, assieme alle altre ed in modo ancora più pesante per avere ereditato il debito pubblico più alto di tutti i paesi meggiormente industrializzati. Le responsabilirtà provengono da lontano. Tra le altre hanno contribuito le teorie della sinistra alternativa e dei sindacati più politicizzati che consideravano il costo del lavoro una variabile indipendente ed il profitto un furto. Come se ciò non bastasse è intervenuto l'Euro con le speculazioni dei mercati e la difficoltà delle famiglie ad alimentare la spesa interna e far girare il mercato. Non è stata la politica di Tremonti a togliere niente a nessuno. Si deve, invece, esser grati alla politica economica del passato governo se in anni di recessione ha saputo frenare la spinta inflazionistica e mantenere la rotta economica in limiti di tollerabile gestione economica. Tutto questo senza tagliare la spesa sociale. Signor Nocera abbia la cortesia di soffermrsi su ciò che Le ho appena scritto.
Cordiali saluti.

vito schepisi ha detto...

Caro Nocera, non Le sembra di esagerare? Il suo manicheismo è proprio senza limiti! Lei vede il nostro Paese diviso in due elenchi separati di gente. Da una parte ci sono gli uomini del male e dall’altra coloro che possono creare benessere e felicità per tutti o quanto meno per tanti. A me sembra che nella P2, ritenendo la commissione Anselmi priva di valore storico per essere i suoi contenuti adeguati agli interessi di ben definite forze politiche (DC e PCI), non albergasse immancabilmente ogni disdicevole misfatto dal dopoguerra in poi. L’appartenenza, in molti casi paragonabile a quella all’Opus Dei o al Rotary Club di una città ricca ed operosa del centro nord, o alla Lega delle Cooperative dell’Emilia e Romagna, è stato ed è sinonimo di indiscutibile e reazionaria delinquenza comune. La P2 deve riconoscerlo è stato il contenitore della più grossa operazione di “capro espiatorio” italiano. Nella loggia massonica si sono volute celare tutte le ambiguità e gli inganni di coloro che come i “ladri di Pisa” di giorno litigavano e di notte si accordavano per delinquere. Ma penetrare in ciò che è stato il nostro Paese nel periodo in cui ogni cosa era ben lottizzata tra le tre forze politiche maggiori, lasciando agli altri briciole di potere condizionato, mi sembra operazione molto complessa. Lasciamo perdere!! Si perderebbero tempo ed energie per le ricerche del caso ed i risultati rimarrebbero pressoché invariati. Lei rimarrebbe con i suoi pregiudizi ed io con la mia irrinunciabile analisi storica e la mia scelta sul fronte della preminenza su tutto della “ragione” e della democrazia liberale. Posso farLe anch’io una domanda? Come mai Lei è dalla parte dei poteri forti in Italia? Non Le sembra una contraddizione? Lei che sembra avercela con coloro che determinano in modo così’ invadente il suo presente ed il suo futuro, quasi colto dalla “Sindrome di Stoccolma” solidarizza con coloro che Le controllano ogni cosa. A parte Mediaset, che Berlusconi mai si è sognato di controllare lasciando, per sua opportunità beninteso, al mercato ogni scelta, tutto il resto è controllato dal centro sinistra. Il 90% della stampa, la magistratura, la Borsa, le Banche, le Autorities, Presidente della Repubblica, della Camera e del Senato, Corte Costituzionale e Consiglio Superiore della Magistratura, commissioni parlamentari, gran parte delle Regioni, delle Province e dei Comuni, la grande industria, le case editrici, i sindacati, l’associazione della stampa e poi il cinema, le biennali, la satira, i premi letterari e tanto, tanto ancora, non ultimi gli appalti e la lega delle cooperative, la grande distribuzione, il mercato del lavoro e mi scusi se è poco anche turismo di massa, musei e servizi, dai trasporti ai telefoni passando per rete elettrica. Signor Nocera ma come fa a pensare che Berlusconi controlli la mafia quando questa è potere esercitato nella realtà quotidiana?
Anche sui risultati delle elezioni ci sono esempi clamorosi di comportamenti “mafiosi”. Dovremmo esser noi a dover chiedere “pietà”…ma non lo facciamo perché abbiamo la convinzione che bugie ed inganni hanno le gambe corte. Non sono capaci, pertanto, di fare passi lunghi, come abbiamo quotidianamente la sventura di constatare, e alla fine per loro incapacità....si fermano.

vito schepisi ha detto...

A Tina Anselmi dovrebbero fare un monumento equestre? Tipo Garibaldi? Ma non mi faccia ridere! Se così fosse i suoi compagni ne parlerebbero ancora, come fanno per l'antifascismo, ma hanno il pudore e la coda di paglia per non farlo. Disinformazione? Ma scherza? Vuole privare i discepoli della scuola più pregievole della nostra era della gestione di questa arte? In Italia, poi, Togliatti era gran maestro di disinformazione. I comunisti italiani del suo tempo frequentavano corsi di disinformazione e sono stati cresciuti nella cultura della ragione di partito prevalente su ogni cosa.
A parte che non mi ha risposto su niente di ciò che Le ho chiesto, vorrei anche sapere come mai tutti coloro che la pensano diversamente da lei sarebbero "portaborse"?
Non Le sembra d'esser un po' presuntuoso?
Le ricordo, ad abundantiam, che Falcone, ormai fuori della Sicilia, si stava occupando delle questioni del PCI e di rapporti commerciali e finanziari con i loro azionisti di riferimento (Unione Sovietica).
Ritorno a dirLe la mafia è potere, con questo si accompagna su percorsi paralleli. La mafia non è solo l'onorata società siciliana: è mafia anche ogni gestione condizionata della cosa pubblica: appalti e privilegi compresi. E' mafia anche la lottizazione della RAI e la sua gestione da "cosa nostra" come ai tempi di Zaccaria, di Biagi e di Santoro. E' mafia essere controllori... anche solo di una rete pubblica...come lo è per non celata appropriazione della rete tre della RAI.
Vorrei ricordarLe, infine, che Berlusconi sarà ricordato dalla storia come colui che ha provato a mattere fine alla gestione lottizata della cosa pubblica da parte della politica. Anche se si dice il contrario ogni nomina del governo Berlusconi, anche se mitigata da inevitabili forzature dei partiti, è stata improntata a criteri di professionalità e capacità.

vito schepisi ha detto...

A parte il fatto che non ho capito un bel niente dei suoi giochi di prstigio sulle liste, sugli elenchi, sui trend, le percentuali...mi metta dove più desidera. In fin dei conti penso che sappia già che non sono il tipo che mi faccio mettere...al limite sono io che mi colloco. Io l'ho definita comunista? Ma lasci perdere!!!! Mi cita Gramsci per dirmi che sta a Voi "aiutarci a capire" e non si rende conto che la citazione del pensiero di Gramsci, beninteso non di Gramsci pensatore comunista, ma del suo pensiero " aiuare a capire" è un indice indiscutibile di dirigismo culturale e di orientamento del pensiero. Ma non sarò io a definirla "comunista" anche se il suo pensiero ed il suo metodo ne ricalca le orme. Lei può sentirsi quello che crede. Non ha valore ciò che si sente quanto ciò che si dice e che si fa: questo è ciò che la storia coglie.
Ritagli questo aforisma e lo conservi, al momento non so se qualche pensatore prima di me l'abbia detto, pertanto me lo attribuisco.
A lei può servire per rendersi conto in ogni momento che non ci si può lamentare di ciò che la gente pensa se si dice e si fanno cose che hanno un'impronta inconfondibile.

vito schepisi ha detto...

Io ho votato per chi mi offriva più garanzie sia in campo economico che sociale. Io ho votato per coloro che ci hanno traghettato attraverso un periodo molto difficile dell'economia mondiale senza trascinarci nel baratro in cui ci avrebbe trascinato il suo Prodi. Io ho votato per chi ci offriva maggiori libertà senza trascinarci in follie ed avventure. Io ho votato per chi era credibile al contario delle bugie dell'altro. Io ho votato per chi ha ridato prestigio all'Italia in campo internazionale, evitando anche di far da coro agli altri paesi europei che consideravano inadeguata la Presidenza Prodi. Io ho votato per chi tifava in ogni circostanza per il nostro Paese, al contrario di altri che non perdevano occasione per denigrarlo. Io ho votato per coloro vhe hanno lavorato nell'interesse del paese al contrario di quelli che vivevano la loro giornata ad ordire trabocchetti. Io ho votato per Berlusconi che non è mai stato un uomo di apparato per cercare di impedire che un boiardo di stato ritornasse a metterci in fila come sudditi...silenti. Io ho votato per coloro che non hanno mai considerato le nostre tasche un percorso a loro consentito a piacimento e contro coloro che dei nostri soldi hanno saputo far spreco ovunque ed in ogni circostanza. Io ho votato per coloro che ponevano la società civile avanti ai privilegi di caste e burocrazie, che non si inventavano enti, sindacati, associazioni, commissioni e quant'altro per far posto ai loro sostenitori a spese del popolo inerme. Io ho votato per coloro che hanno sempre ritenuto il lavoro fonte di ricchezza e di crescita e non un serbatoio di voti e di tessere sindacali. Io ho votato per coloro che non vivono a spese degli altri e che non hanno fatto della politica un mestiere. Io ho votato per coloro che si sono battuti, sconfitti, contro i poteri forti, per coloro che hanno resistito alle pressioni dei poteri forti, che si sono battuti contro privilegi e vantaggi economici, contro le imprese avvezze a privatizzare i profitti e socializzare le pedite. Io ho votato per coloro che non vendono pezzi di pubblico agli amici e non trasformano Palazzo Chigi in "merchant bank". Io ho votato per coloro che hanno rispetto dei cittadini e che non sono abituati a considerarli massa votante.