19 ottobre 2006

Giorgio Bocca dal fascismo nero all'(anti)fascismo rosso


Giampaolo Pansa
Giornalista, scrittore, editorialista della
"La repubblica".
Autore della trilogia sulla lotta antifascista con i libri pubblicati: "Il sangue dei vinti" , "sconosciuto 1945" ed ultimo "La grande bugia"
Giorgio Bocca vorrebbe una legge che impedisca di scrivere contro la resistenza. In riferimento al libro di Giamapaolo Pansa “La grande bugia” afferma che non sia tollerabile che democratici si schierino a fianco di Pansa. Se la prende con tutti Bocca, anche con coloro che confessano i misfatti sui fascisti da parte dei partigiani, ed anche contro coloro che ammettono che i partigiani non fossero tutti eroi immacolati e che le loro gesta, spesso, sono precipitate in bestialità superiori a quelle del fascismo.
Giorgio Bocca ha origini fasciste ed anche razziali, non perdona a Pansa l’averglielo fatto notare. Nel 1940 Bocca sottoscrive anche il “Manifesto in difesa della razza italiana” e nel 1942 attribuisce le responsabilità dell’andamento disastroso della guerra alla congiura ebraica. Non ha abbandonato la sua animosità faziosa neanche nel dopoguerra, sempre ferocemente impegnato a seguire gli animi più accesi di una contrapposizione spesso apparentemente irrazionale ma spesso ben valutata, come quando lavorò per Fininvest e Berlusconi, salvo essergli acerrimo nemico a lavoro ultimato. I suoi libri saturi di odio e portatori di ferme e gridate convinzioni vendono copie, non mancando un pubblico che si esalta al richiamo della ferocia.
Il nostro passa all’antifascismo nel 1943, dopo l’8 settembre. Rincomincia da zero ed aderisce al fotofinish a Giustizia e Libertà. A posteriori bisogna dire che nel suo interesse non poteva fare scelta più assennata. “Che razza di democrazia è questa, dove ci sono dei democratici che prendono le parti di Pansa?” Il riferimento di Bocca è al coro di solidarietà ricevuto da politici di destra e di sinistra e persino dal Presidente della Repubblica per la gazarra organizzata da un gruppo di giovani di sinistra in occasione della presentazione a reggio Emilia del suo ultimo libro. Bocca contesta che si possa avere idee differenti, contesta i fatti provati e storicamente documentati di una resistenza dal doppio volto. Uno pieno di ideali ed in lotta per la libertà e l’altro bieco, asservito, fatto di odio e di rancore maturato nelle cellule dei pregiudizi marxisti. In verità ci sarebbe ancora un altro aspetto della lotta partigiana fatto da delinquenti comuni e da banditismo organizzato ma è l’aspetto storicamente meno evidente ed in effetti meno importante.
Un percorso nella storia d’Italia quello di Bocca, un percorso indecente su di una realtà che fa trovare milioni di antifascisti in sostituzione di milioni di ex fascisti, la storia di un trasformismo infido, viscido, opportunista: fatto di furbizie e convenienze. Una storia che fa ritenere che al fascismo del ventennio negli anni si è andato sostituendo una sorta di antifascismo che in molti casi non è altro che fascismo rosso.
Vito Schepisi

20 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Vito,
ricordo l'accanimento che qualche anno fa (nel 2003) si ebbe contro Marilyn Manson, a livello mediatico. Risultato: il concerto c'è stato (me incluso fra il pubblico) e il suo album è schizzato al primo posto. Ide m per Pansa: che ingenui quelli che hanno manifestato contro. Gli han fatto della pubblicità senza che l'autore del libro abbia dovuto spendere soldi.
Quando avrò intenzione di pubblicare qualche mio libro avrò qualche indicazione di "marketing" in più. Il mercato librario è talmente saturo di libri(-spazzatura) che per vedere è utile sfruttarer qualsiasi pubblicità sia positiva che negativa. I libri dell'autore in questione non lio ho letti ma le mie riflessioni brevi nascono dall'episodio di Reggio E. per diventare di ordine generale.
Un caro saluto,
Oscar

vito schepisi ha detto...

Caro Oscar,
Pansa sai è uomo di sinistra, lo era e lo è tuttora. Spesso l'ho letto molto critico verso il centrodestra e tranciante con Berlusconi. E' sempre stato un uomo leale, però, non l'ho mai letto o sentito andare oltre la critica ragionata e l'espressione di un pensiero alternativo. Spesso in televisione, vedendolo in contraddittorio con politici d'estrazione diversa, mi dava l'impressione di essere arguto e quindi avversario temibile. Attento giornalista, buon parlatore, pronto nella parola e nell'argomentare. Spesso ho anche pensato che di giornalisti del genere se ce ne fossero anche nel centrodestra sarebbe una buon cosa. La stampa, però, nel Paese è orientata in grande maggioranza sulla sinistra, e spesso per motivi di opportunità. Tanti hanno famiglia e la sinistra controlla sindacati e case editrici. Pansa ha raccolto riflessioni e testimonianze che solo la retorica antifascista toglieva dai riflettori della informazione. Ha avuto coraggio. Se fosse stato un giornalista diverso, anzichè Panza, avrebbero detto che era un fascista. Sappiamo che non lo è stato e non lo è. Panza è una persona onesta che fa con onestà il suo mestiere e bisogna darne atto. Il mio post questa mattina ha voluto rendere omaggio alla sua onestà intellettuale. Ciao.

Anonimo ha detto...

Caro Vito,
quando hai ideee fai bene a metterle in forma di post. Ho apprezzato molto la tua onestà nel presentarmi il Pansa giornalista-scrittore. Non posso commentare i libri perché non li ho letti. Tengo valido quanto detto nel psot precedente, ovvero che un autore deve ritenersi fortunato se durante il eriodo di presentazione di un proprio libro gli capitano episodi come quello di Reggio Emilia perché è un input notevole alla pubblicizzazione del libro stesso. Compatisco l'ingenuità degli autori di questa strana ma producente pubblicità.
Da una Milano piovosa (ma solo da oggi) e, come sempre, senza (la leggendaria) nebbia ti mando un caro saluto. Ciao Vito!
Buona serata,
Oscar

vito schepisi ha detto...

Caro Oscar,
a proposito di nebbia. Ricordo un giorno trascorso a Como. Una giornata splendida con un bel sole, una giornata gustosa, l'ideale per girare per la città. Verso il pomeriggio con il calar del sole è scesa la nebbia, sempre più fitta. Dovevo rientrare a Saronno, ero ospite, ho preso la mia macchina e con molta cautela mi sono diretto verso l'uscita della città. Per introdurmi sulla strada per raggiungere Saronno c'era un rondò. Non so quante volte l'ho percorso in tondo. Non riuscivo a vedere la strada da prendere. Mia moglie è uscita per leggere i cartelli da molto vicino e solo allora, guidato da lei, sono riuscito a prendere la strada giusta. Nel mio sud la nebbia è quasi sconosciuta e quelle rare volte che scende è una grande sorpresa anche se non crea problemi di visbilità. Ciao Oscar.

Anonimo ha detto...

Caro Vito,
non ero ironico nel finale del mio post. Anche Milano città è abbastanza immune da nebbia. In uscita dalla città, appena i palazzi passano il testimone paessaggistico a campi e prati, si può trovare la nebbia (non so con quale frequenza).
Per fortuna che il tuo rientro in Saronno si è concluso senza incidenti, dato che la visibilità alla guida è sempre necessaria. Tuttavia, anche col sole la Brianza non è un gran che, soprattutto quella della cintura milanese. Qui ancora pioggia, per il secondo giorno consecutivo. Ti abbraccio con un caro saluto,
a risentirci, ciao Vito!

vito schepisi ha detto...

Caro Oscar, questa mattina anche da noi il cielo è coperto, anche se la temperatura è ancora mite. Fino a ieri, ed erano giorni, un sole splendido ad illuminare la magnifica Puglia. E' ancora accesa di colori la mia terra, l'autunno non ha preso ancora il sopravvento. La terra, gli alberi, gli ulivi distesi nelle piane immense, ed il mare con le sue metamorfosi, gli abitati con le case in pietra, tra i vicoli segnati ancora dall'usura delle ruote in legno ricoperte di metallo dei carretti antichi, con cui la gente operosa trasportava i beni della difficile sopravvivenza.
A me piace soffermarmi sulla nostra storia, sulle origini, sulla natura e sul cammino della nostra civiltà. Buona giornata Oscar.

Anonimo ha detto...

Caro Vito,
poche pennellate per dar conto di una realtà varia e di bell'aspetto. Ti ammiro molto per il sapiente uso che fai della nostra lingua. Non puoi farmi regalo migliore. Ti abbraccio con un salutone,
buona serata, Oscar

vito schepisi ha detto...

Caro Oscar
sei troppo buono, ti ringrazio. E' fuori dubbio, la pensiamo diversamnte ma almeno su una cosa siamo d'accordo: sulla cortesia.
Ho scritto questa mattina una riflessione su Etica e Politica. Ritengo molto importante porre al'attenzione questo argomento. Penso che ci sia tanta confusione. Spesso si è a favore o contro un modo di vedere, influenzati da una disposizione diversa dello spirito su argomenti etici. Ritengo che fare chiarezza su questo possa contribuire a fare chiarezza su tanto ancora.
E' un argomento importante perchè se usato con fini impropri può essere foriero di efferate dittature o di soluzioni più dannose dei mali ipotizzati.
Cordialità. Vito

Anonimo ha detto...

Caro Vito,
ho semplicemente scritto quello che pensavo e anzi pretendo, esigo, fortissimamente voglio (sto scherzango... ufff...le lacune - vd. il tono e la mimica facciale - della forma scritta a volte sono insopportabili)un altro quadro paesaggistico... ovviamente quando sarai ispirato e se hai voglia. Frequento persone che hanno pareri socio-politici differenti ma a loro sono molto legato e per me sono intoccabili. Quindi, il parametro politico, nell'ambito delle mie conoscenze e frequentazioni ha un peso relativo.
Spero di risponderti presto e quando sarò mentalmente un po' meno vuoto di idee rispoetto agli ultimi 10 giorni circa. Comunque, ogni tanto penso a quello che ha pubblicato Kant nella sua vita e rimango estasiato: tomi su tomi e di che qualità intellettiva! Scusami, dunque, se non ti ho ancora commentato su "Etica e politica" ma apprezzo molto la tua energia nell'approfindire e nell'argomentare.
Mi dispiace ritornare su quel (sciagurato, a mio avviso) articolo di Teodori ma senza ombra di dubbio ultimamente tu sai far di meglio. Non ti sto adulando ma esprimendo un mio parere. Il fatto è che noi, per il fatto che non siamo baciati dalla notorietà, tendiamo a sminuire le nostre intuizioni di notevole spessore. Fra il vanto e la modestia ingiustificata c'è un spettro ampio di situazioni intermedie. Ciao Vito, continua così! Un abbraccio,
Oscar

vito schepisi ha detto...

Caro Oscar,
apprezzo molto la capacità di separare la stima personale dalle affinità di pensiero. Anch'io ho tanti amici che non la pensano come me e spesso ci divertiamo a punzecchiarci politicamente, sempre senza mai allentare la nostra amicizia. Di converso devo dire che ho conosciuto gente stupida, di uno o dell'altro schieramento, soliti accomunare la "litigata" politica a quella personale. A volte provo pena per costoro!
Quando hai tempo e soprattutto quando ne avrai voglia, mi piacerebbe registrare la tua opinione sul tema proposto. Come hai potuto constatare, attribuisco più peso alle idee ed ai contenuti per il confronto politico.Ritengo, infatti, che il giudizio etico sia a posteriori come verifica e consenso. Sai anche che altri non le pensano come me e nascono politicamente ponendo come sfondo della loro politica un giudizio etico sugli altri. Il mio lo ritengo un metodo laico e liberale. Il secondo un metodo spesso dogmatico e fondamentalista. A volte non ci si pone del tutto il problema, spesso si afferma un metodo opportunistico, mutante a secondo dei casi, ed altre volte ancora si creano pregiudizi di convenienza. Smascherare l'ipocrisia sarebbe già un buon risultato, come ad esempio un mistero mai svelato sta nella differenza etica che passa dal fare l'interesse personale o fare l'interesse di un gruppo(partito) se ad essere danneggiato, e con pari danno, è sempre il cittadino. Nella giurisprudenza costituisce un aggravio del reato quella della associazione, perchè in politica è quasi umano? Perchè in Italia è accaduto che media e magistratura, forze politiche e uomini di cultura hanno voluto far passare questa tesi di "deresponsabilà" di un partito (i cui responsabili erano noti) dedito a pratiche affaristiche a danno di uomini rinviati a giudizio per reati del genere?
Scusami ma forse metto troppo carne sul fuoco!
Ci sono uomini che segnano un epoca. Uomini che hanno costruito mattone su mattone l'immortalità. Tra questi tanti poeti e filosofi e letterati ed artisti. Se pensiamo a Leonardo o Michelangelo, a Dante, ad Omero, a Platone o Aristotele ad Hegel ed a Kant e non solo loro, abbiamo la misura dei nostri limiti e, spontanea, sorge l'affermazione consueta di tutti coloro che sanno di non sapere . Ciao! Vito

vito schepisi ha detto...

Caro Oscar ti riporto un mio commento su un forum di affari italiani. Sono certo che il contenuto non lo vorrai condividere anche se pnso che ti piacerà la forma. Ecco il testo:
"..sono appena rientrato. Questa mattina il mio mare era piatto come una tavola levigata, mi sono riempito i polmoni di libertà e di aria tiepida, lo sguardo di serenità e di immagini di quiete. Sul porticciolo del mio quartiere, operosi ma silenti, i pescatori che gestivano il pescato e le loro reti ancora gocciolanti. Ho pensato che la mia tappa all'edicola doveva essere il solito tuffo in una realtà diversa, meschina, irritante, beffarda. Ho pensato che il nostro Paese è bellissimo e la nostra vita semplice. Ho pensato alla libertà che il pescatore avverte sulla sua barca, a volte trascinato dalle onde e dai venti. Ho pensato alle sue angoscie quotidiane, tra carte che non capisce ed imposizioni che subisce. Ho pensato al suo sorriso ed ai suoi sacrifici, alle sue mani consumate dal tempo e dalla salsedine. Ho pensato al suo diritto di non sentirsi tradito. Ho pensato a Prodi, indecente, beffardo, falso. Alla sua arroganza, alla sua voglia di far soffrire. Alla consapevolezza della sua sodddisfazione quando s'accorge che tutti piangono. Ho pensato nuovamente all'edicola e mentre pensavo cercavo di immaginare i titoli delle prime pagine dei giornali. Con me stesso ho fatto una scommessa, anzi quattro, ho pagato solo una volta. per tre volte ho vinto. Anche quando ho perso però è stato con l'onore delle armi. Ho scommesso che i 4 maggiori quotidiani italiani avrebbero aperto il loro giornale nella medesima maniera, trascurando il fatto più importante della giornata politica di ieri. Avrebbero aperto con la "trovata" di Visco sulle curiosità degli impiegati del pubblico impiego in Italia (Visco non è quello che voleva trasferire in blocco i vertici della GdF che avevano indagto sulle cooperative rosse?). Avevo scomesso anche che i 4 quotidiani avrebbero messo in evidenza l'insinuazione di una regia del solito Berlusconi. Così è stato. Solo il Sole XXIV ore ha aperto con la notizia buona della ripresa della produzione industriale, anche questa un'immagine rassicurante benchè non certo attribuibile al governo in corso(per chi non lo sapesse i cicli degli investimenti produttivi richiedono dai 12 ai 18 mesi almeno). Nessuno ha aperto con l'ennesima fiducia alla Camera. Nessuno ha aperto con un commento severo sulla Finanziaria e sul collegato fiscale approvato per fiducia senza confronto parlamentare."
Cari saluti, Vito.

Anonimo ha detto...

"..sono appena rientrato. Questa mattina il mio mare era piatto come una tavola levigata, mi sono riempito i polmoni di libertà e di aria tiepida, lo sguardo di serenità e di immagini di quiete. Sul porticciolo del mio quartiere, operosi ma silenti, i pescatori che gestivano il pescato e le loro reti ancora gocciolanti. Ho pensato che la mia tappa all'edicola doveva essere il solito tuffo in una realtà diversa, meschina, irritante, beffarda. Ho pensato che il nostro Paese è bellissimo e la nostra vita semplice. Ho pensato alla libertà che il pescatore avverte sulla sua barca, a volte trascinato dalle onde e dai venti. Ho pensato alle sue angoscie quotidiane, tra carte che non capisce ed imposizioni che subisce. Ho pensato al suo sorriso ed ai suoi sacrifici, alle sue mani consumate dal tempo e dalla salsedine".
Comincerei a preoccuparmi se tu mi dicessi di non aver mai pubblicato niente sulla falsa rigo di questo stralcio che riporto. Hai una scrittura lineare, icastica e ricca di umanità che ti ho letto fin da quando mi dicevi delle tue traversie ospedaliere. Un'umanità che ti rende una vera persona. Tessi pure gli elogi di quell'uomo brianzolo che io non posso vedere. Ma tu sei un'altra persona, ricca di umanità. Bravo Vito! Attendendo tuoi nuovi scritti, ti abbraccio
Oscar

vito schepisi ha detto...

Caro Oscar, oramai passo il mio tempo a repondere alle invettive di Nocera, mio feroce fustigatore. Ti chideo scusa se spesso ti trasuro. Non è privilegio il mio per l'altro ma sola, ritengo giusta, attenzione più per coloro che mostrano disinteresse per le idee diverse e portano per incontrovertibili le loro verità. Penso che prima o poi dovrò approfondire il tema della verità e della ragione come l'emblematico diverbio che esiste tra anima e sensazione. Se Nocera possa essere uno sprone alla analisi del pensiero sia anche il benvenuto. Sarà utile almeno a qualcosa nella sfera del sentire.
Diversamente ..solo un numero nella conta di coloro che odiano e non ragionano.
Ciao, Vito.

Anonimo ha detto...

Caro mio sublime descrittore di paesaggi, non mi trascuri affatto. Rispondimi quando vuoi e hai tempo. Per me non sei una persona qualunque ma un punto di riferimento. Mi dispiace che abiti un po' lontano ma la bellezza del blog è questa, di unire e non dividere. Ciao, carissimo Vito, un abbraccio,
Oscar

Anonimo ha detto...

Caro Vito, ho letto qualche vostro scambio e noto che sei stato fustigato per benino. Sono dispiaciuto che questo accada ma, a mio avviso, è una questione individuale più che politica. Per il resto spero che tu stia bene e che ti possa godere questo gradevoli giorni che in riva al mare danno sicuramente sollievo fisico e spirituale. Non credi. Caro Vito, fatti sentire quando puoi, un caro saluto e un abbraccio,
Oscar

Anonimo ha detto...

Oscar, ora smettila di prendere per il culo Vito, se quello che dici e' vero, e' molto piu' grande di te.
Ciao
Gerardo Nocera

Anonimo ha detto...

Words are very unnecessary...
Enjoy the silence.
Oscar

Anonimo ha detto...

I'll do that!
Ciao
Gerardo Nocera

Anonimo ha detto...

Più che a te il mio messaggio era per tutti noi perché a volte le parole sono quello che cantano i Depeche. Tuttavia, il tinello di Arcore e/o Macherio potrebbe essere il principale destinatario di questo messaggio. Ciao,
Oscar

Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e