07 settembre 2006

Per quanto ancora si farà finta di non vedere?

Spesso ci si trova a doversi soffermare su alcune questioni che si pensa avranno nella storia un riferimento epocale. L'11 settembre? Cosa scriveranno tra qualche centinaia d'anni dell'11 settembre? Il mio non è un pensiero per evadere o per mitizzare il presente o per drammatizzare una data, ci mancherebbe anche questo: una generazione assorta ed inerme a pensare cosa penseranno domani! La mia è una chiave di lettura della nostra realtà per ottenere una verifica dei nostri modi ed anche del nostro cinismo. Se penso che dopo la commozione di molti ed anche la soddisfazione per fortuna di pochi, ma anche i visi e le dichiarazioni di circostanza di tanti altri ancora, tutto è tornato come prima. Si parla di imperialismo americano e si accusa Israele di eccessi. Quello che continuiamo a non ascoltare è la ferma ed inequivocabile condanna del terrorismo. Sono stato redarguito in un commento ad un precedente post da un mio iterlocutore che affermava che anche Israele ha fatto ricorso al terrorismo. Ipocrisia e disinformazione! Ho dovuto spiegare che durante la grande guerra gli insediamenti ebraici nei territori che poi saranno chiamati Israele, bersagliati sia dagli arabi che dalla barriera armata del governatorato britannico, che impediva agli ebrei che arrivavano per mare, a quei tempi perseguitati, di rifugiarsi nella loro "Terra Promessa", hanno fatto ricorso fino al 1940 ad azioni terroristiche. Erano ebrei, erano resistenti che ambivano a vivere tranquilli in quella che consideravano la loro terra, non era lo stato di Israele che ancora doveva nascere. L'Italia non ha condiviso la missione militare per la liberazione dell'Iraq. Certamente è stato giusto non condividere, per l'Afghanistan invece sull'onda dell'emozione per l'11 settembre, la risoluzione dell'ONU ci ha consentito di condividere. Quello che mi chiedo: l'Iraq si poteva evitare? Poteva Saddam Hussein consentire un diverso epilogo? Io direi di si. Ma tutto questo obbligando Saddam stesso a determinarlo. Se la comunità internazionale fosse stata compatta nella condanna e nella richiesta del rispetto dei diritti umani in quel paese, senza le furbizie di Chirac, interessato da affari sembra anche privati, senza l'antiamericanismo dell'ala sinistra dei socialisti di Schroeder, con l'ONU unanime in una risoluzione inappellabile in cui si fossero poste le condizioni per la sospensione delle ricerche per l'armamento atomico e si fosse imposta la destinazione al popolo delle risorse economiche rivenienti dalla vendita del petrolio, "food for fuel", magari senza i taglieggiamenti e le mafiosità dello stesso Kofi Annam, ebbene se tutto questo, come la comunità civile del mondo auspicava, senza i se e senza i ma, fosse avvenuto, pensate che ci sarebbe stato l'intervento armato americano in Iraq? Poteva la comunità internazionale, dopo gli esempi più cruenti della politica di Saddam voltare lo sguardo dall'altra parte? Per chi l'ha dimenticato Saddam ha "gassato" popolazioni intere ritenute colpevoli della resa all'avanzata delle forze internazionali nella prima guerra di Iraq, quando aveva invaso militarmente il Kuwait. Saddam ha "gassato" le popolazioni curde programmandone, al pari di Hitler per gli ebrei, lo sterminio. Saddam sottraeva al popolo le risorse di vita per perseguire gli scopi dell'armamento e delle ricchezze personali. Viveva tra gli sfarzi, insensibile al suo popolo che soffriva. Aveva due figli che si distinguevano per efferata crudeltà e che si trastullavano ad infliggere atroci torture, violentavano, sottomettevano e trucidavano giovani fanciulle dopo averle usate per giochi perversi. Uno di loro s'impadroniva della vita di giovani atleti che se perdenti eliminava o faceva eliminare senza pietà. In Bagdad c'era una torre di Babele solo per i loro trastulli e le loro manie. E se le forze alleate non fossero intervenute a liberare l'Italia e l'Europa dal nazifascismo e dalle follie di Hitler? Quando è giusta una guerra di liberazione e quando no? C'è un mondo, una cultura, una religione che vuole avanzare e permeare il mondo. C'è una religione che considera infedeli tutti gli altri e nell'accezione fondamentalista l'infedele è meritevole di morte, forse che qualcuno non se n'è accorto? Oriana Fallaci ha sfidato le intelligenze e gli intellettuali dell'intero universo per denunciarlo: dobbiamo continuare ad ignorarlo? L'Iran sta costruendo la bomba atomica e non fa mistero che appena pronta ne sperimenterà l'efficacia su Israele: dobbiamo ignorare anche questo? E dopo Israele a chi toccherà?
Vito Schepisi

7 commenti:

vito schepisi ha detto...

La risposta è di una semplicità estrema. La prima guerra del Golfo causata dall'occupazione del Kuwait aveva risparmiato Saddam ed il suo regime per volontà degli USA. Gli americani avevano ritenuto che con l'intervnto dell'ONU e con la consapevolezza degli iracheni del fatto che "il re è nudo" le cose in Iraq potessero cambiare. Pensavano che si potesse sviluppare un processo di democrazia in uno dei pochi paesi del mondo arabo non infuocato dal fondamentalismo. I fatti hanno dato torto agli USA. L'animo dispotico e la furbizia di Saddam, insensibile ai grossi problemi dlla popolazione irachena, hanno prevalso. Questi, pur consapevole che una rotta politica diversa avrebbe determinato aiuti alla ricostruzione ed interventi umanitari della comunità internazionale; pur consapevole che atteggiamenti di disponibilità avrebbero anche fatto decadere nella sostanza il monito politico dell'ONU sulla indipendenza, anche militare, del Paese, ha continuato a meditare sentimenti di rivincita. Le sue provocazioni durate anni ed i suoi delitti efferati ed il rafforzamento del suo regime con epurazioni e passaggio di poteri ai suoi familiari più stretti, addirittura si ricorda l'omicidio dei generi richiamati, dalla Giordania dove erano esuli, con l'inganno e con la promessa del perdono. Le sue furbizie ed anche il tentativo di abbattere gli aerei spia USA che, autorizzati dall'ONU, esercitvano il controllo sulle attività militari del rais, lo ponevano al centro dell'attenzione. Sono questi i motivi che hanno indotto gli USA, dopo l'11 settembre, a spodestare Saddam dalla guida del paese.
La pretesa di esportare la democrazia in tutto il mondo non Le sembra eccessiva? Non penso che sia questa la funzione della comunità internazionale e dei sentimenti liberi del mondo. Ma rimuovere il pericolo, nei luoghi in cui si manifesta, di allargamento dell'influenza dispotica e della minaccia alla civile convivenza di popoli viciniori, si.
Noi europei dovremmo aver imparato la lezione. Le follie di pochi alla lunga si pagano con il sangue ed il sacrificio di tanti. Anche Milosevic in Serbia è stato rimosso dalla comunità internazionale. Il suo governo amico, D'Alema presidente del consiglio, ha autorizzato per rimuoverlo azioni di guerra. Anche in quella circostanza Milosevic, prima con la Bosnia, poi con il Kosovo mirava ad allargare la sua influenza ed il suo potere. In quel caso è stato legittimo l'intervento? E perchè con Saddam ancora più efferato di Milosevic no? Mi parla ancora di altri paesi in cui i diritti e la democrazia sono del tutto sconosciuti. Sono d'accordo con Lei, anche se non ritengo possibile infiammare l'intera terra. Penso che se i governi di questi paesi si avventureranno in imprese di allargamento delle loro influenze dispotiche, la comunita internazionale potrà e saprà trovare i modi e gli strumenti per intervenire. Vuole ancora una mia idea? L'attuale ONU mi sembrta inadeguata e poco credibile. Kofi Annam, già coinvolto in episodi di corruzione, non è affatto credibile. I veti incrociati (Chirac per l'Irak) paralizzano la sua spinta alla dissuazione. Penso che sarebbe necessario rivdere i suoi meccanismi e rafforzare la sua autorevolezza.

vito schepisi ha detto...

Lei fa sempre finta di non capire! Berlusconi è leader di un partito che sfiora il 25% dei consensi elettorali ed è persona che dal momento della sua “discesa in campo”, come ama dire, è stato bersagliato da un fuoco di fila di assalti giudiziari e nelle faccende più disparate. I suoi primi “aggressori” sono stati coloro che non hanno mai nascosto le loro simpatie politiche e che, a colpi di avvisi di garanzie e di carcerazioni preventive, hanno annullato tutta, o quasi, la classe politica italiana, salvando solo, e non per diversi costumi di far politica, il vecchio pci o il nuovo pds o l’attuale ds.
Anche Formigoni è uomo eletto dal popolo e non designato o nominato. Pensa che non vi sia una differenza? Io non condanno nessuno. Ma Kofi Annam non è stato eletto dai popoli a rappresentare i popoli. Se Berlusconi e Formigoni poi sono leader di partiti ( cioè di fazioni, politiche ma sempre fazioni) Kofi Annam non ha diritto di rappresentare fazioni. La sua persona deve essere di chiara e limpida trasparenza e credibilità. Secondo il suo ragionamento anche Prodi nel 1997 sottoposto ad inchiesta per abuso di ufficio, salvato dalla modifica “ad personam” della legge che si supponeva avesse violato, avrebbe dovuto dimettersi, da solo, senza farsi dimettere dalla congiura di Cossiga Mastella e D’Alema.
Torniamo all’argomento. Saddam non era una minaccia per gli equilibri politici dell’area? I suoi atteggiamenti di sfida e le continue violazioni delle risoluzioni dell’ONU non Le sono sembrati sufficienti ad auspicarne la rimozione? Lei crede che l’acquisizione delle tecnologie per la costruzione di un ordigno nucleare non fosse nelle intenzioni di Saddam. Io la penso diversamente e continuo a dirLe che un atteggiamento più fermo dell’intera comunità internazionale avrebbe evitato l’intervento armato.
E la finisca con la solita tiritela “amico, compare, sodale” . I rapporti internazionali che si trattengono con i governi, e non beninteso con le fazioni terroristiche come fa il signor D'Alema" sono spesso architetture di equilibrio e di cautela ma anche di convergenze politiche. In campo internazionale i rapporti non sempre corrispondono alle ispirazioni della politica dei partiti. Non sia ingenuo e confuso. Le ripeto spesso è importante il mantenimento degli equilibri in una determinata area e si sostengono le politiche che garantiscono quell’equilibrio. Anche nell’ultima guerra gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica non sono entrati in guerra per liberare l’Italia e gli altri paesi europei dal nazifascismo ma per opporsi alla modifica di un equilibrio nell’area, ad opera di una potenza che si andava allargando verso l’est ed i balcani. Rifletta Nocera!

vito schepisi ha detto...

Nocera non si tratta i santificare i popoli. Lei conosce la matematica? In matematica si dice che ogni cosa deve essere perfetta e deve rispondere ad un principio. La matematica insomma è definita scienza finita. La politica no. La politica è un miscuglio di metafisica ed idealismo, empirismo e trascendentalismo. Guardi che anche questa non è una mia idea l'ho mutuata da Platone. Ma questa è la politica, dove l'etica è in funzione della domanda della gente e dove ciò che conta è il mandato ricevuto. Allora per capirci l'ONU nel nostro caso è la scienza matematica e la politica è il mandato del popolo. L'ONU ha il compito di essere scienza esatta...per perfetta definizione. Per la politica, invece, quello che dice il suo costituzionalista conta poco. In linea teorica sarei anche d'accordo. Se ricorda nel mio accenno al relativismo culturale, quando ho parlato di ragione, ho detto che non esiste niente di assoluto e che spesso ciò che apparntemente sembra esatto può essere un grande inganno. Mi fermo qui anche perchè mi rendo conto che su questa strada rischierei di inoltrarmi per lungo tratto.
Che in politica, spesso, il popolo venga usato è cosa risaputa. A volte sono le suggestioni che spingono il furore cieco come il suo.
Io non posso seguirla nel suo viaggio in Arabia Saudita. La constatazione del mancato rispetto delle risoluzioni dell'ONU tra il primo ed il secondo conflitto nel golfo è stata ripetutamente registrata dagli osservatori ONU. La furbizia di Saddam è risaputa e la tesi comune è che abbia tradotto oltre i confini i risultati dell sue ricerche e le componenti per l'arricchimento dell'uranio. Quando furono siglati i patti per sospendere la proliferazione nucleare, caro Nocera, le grandi potenze, coscienti dei pericoli incombenti sull'umanità, si proponevano di impedire che altri paesi potessero produrre ordigni nucleari. Se per le potenze in campo, infatti, il deterrente della reciproca distruzione e dell'annientamento di cose e persone ha una sua valenza, per fanatici e fondamentalisti che predicano il martirio per salvare l'umanità da satana invece uomini e cose contano poco. E' un tema difficile ma è anche reale e crudo e penso che non sia opportuno nasconderlo.
Quello che Lei sembra percpire come l'impero del male è lo stesso "impero" che viene percepito come "regno di satana" da terroristi e fondamentalisti. L'11 settembre 2001 del resto è precedente alla seconda guerra del golfo.

Unknown ha detto...

Farneticante....E PIENO, PIENO, PIENO di una rabbia inspiegabile ai piu', ma non a chi ha individuato il "soggetto", che preso dai suoi farneticanti assunti da "migliore" (è comunista, peggio se diessino come credo)per cui NON ACCETTA assolutamente che ALTRI possano fargli notare quanto siano bislacche e poveree le proprie tesi...Ci vuole pazienza, anche argomentando in modo pacato, chiaro, razionale, come diceva Romanelli lo "status di sinistroide" impedisce una qualsiasi forma di accettazione (nopn condivisione)delle tesi altrui...VIVA I MIGLIORI, CHE QUANDO NON NE POSSONO PIU', INCATTIVITI E INFASTIDITI, SDEGNOSAMENTE SCAPPANO!
Come volevasi dimostrare...Saluti azzurri

vito schepisi ha detto...

Caro Nocera,capisco perchè la qualità del pane è sempre più scadente! E' Lei che impegna i fornai a legger ciò che scriviamo, distraendoli dal loro più proficuo mestiere. I panettieri hanno avuto grande valenza per la sopravvivenza dei popoli, grazie alla loro arte principale e non a quella sussidiaria. In ogni caso sono contento per Lei che è ben interpetrato dal suo panettiere...io non oso col mio potrei dovermi trovare in serie difficoltà sia per timore d'essere mandato a farmi curare da uno psicanalista e sia anche, qualora mi volesse leggere, di trovarmi davanti alla sua faccia che mi chiede, beffarda, "...si ma che vuol di".
La saluto e si tenga bene!

Anonimo ha detto...

Gerardo, Io non sono d'accordo con la tua idea,ma combatterò perchè tu la possa esprimere.
Questo è lo stile di pensiero delle persone libere. Chi invece ha il paraocchi non concepisce che altre persone possano avere idee diverse.
In questa categoria inserisco a ben vedere:fanatici, terroristi, nazisti e comunisti. Cogito ergo Sum. Ciao

vito schepisi ha detto...

Caro mauro io sono dell'opinione che il confronto sulle opinioni si debba farlo con tutti. Se si vuole diffondere il metodo della tolleranza è bene fare così. Sta all'interlocutore avere il buon senso di ascoltare le idee degli altri e, se lo ritiene, controbattere con fermezza. Come hai potuto osservare non ho mai aggredito nessuno anche quando sono stato oggetto di espressioni offensive. La consapevolezza della mia disinteressata azione di diffusione di idee liberali mi ha spinto a dare esempio di volontà di ragionare sulle cose. Nessun preconcetto verso nessuno ma solo convinta difesa, come tu affermi, della legittimità di ogni opinione.
Tu per affermare questo principio ti rifai a Voltaire ed al suo trattato sulla tolleranza: "disapprovo ciò che dici, ma difenderò alla morte il tuo diritto a dirlo". La sua cultura illuminista di difesa dell'individuo emerge in tutta la sua grandiosità. Se si potesse tornare a quei valori....quelli che hanno ispirato la rivoluzione degli uomini liberi!