21 settembre 2006

Che figura da "Prodi"!


E’ un’immagine di fuga dinanzi alle responsabilità. E’ questa l’idea di un Presidente del Consiglio che si defila dal riferire al Senato sulla faccenda Telecom. Un voto quello di mercoledì a Palazzo Madama che ha il valore di un mandato a comparire per persona informata sui fatti. Disertare equivale a denunciare responsabilità e reticenze. Questo per ciò che riguarda la sostanza. La forma è ancora più grave. Il Parlamento delibera di ascoltare il rappresentante del Governo, nella persona del Presidente del Consiglio. Questi è direttamente coinvolto nella vicenda, a titolo personale, più che come Presidente del Consiglio e leader della maggioranza parlamentare. Il Capo dell’esecutivo, che trae la sua funzione dalla fiducia accordatagli dai due rami del Parlamento, Senato compreso, invece si defila. Un modo, una giustificazione che non trovano riscontri nelle aule parlamentari. Un Capo del Governo, direttamente e nominalmente invitato a riferire che si sottrae dal confronto con i rappresentanti del popolo, in un luogo simbolo della democrazia che è l’Aula parlamentare: è inaudito! La giustificazione è di dover riferire alla Camera dei Deputati il giorno 28 settembre. La data ottenuta per l'audizione alla Camera dei deputati su pressione del Presidente dell'Assemblea di Montecitorio Bertinotti. Dopo la finanziaria chiedeva, senza pudore, Prodi, dopo essersi in un primo tempo defilato ed aver detto dalla Cina, per le richieste di riferire alle Camere provenienti dall'Italia "ma siamo matti?" . Cosa significa dover riferire già alla Camera e quindi potersi sottrarre dal farlo al Senato? Perché il vecchio democristiano di lungo corso, discepolo di Andreatta, e già boiardo di stato prende tempo? A cosa mira? Vuole avere tempo di assestare il muro della sua maggioranza? Ha paura di scricchiolii pericolosi? Perché no al Senato? Teme la defezione di qualche senatore? Non ha avuto il tempo di organizzare la presenza massiccia dei senatori della maggioranza e di quelli a vita? Si deve prima informare sulla situazione di salute di questi ultimi e garantirsi la loro presenza? Si sente debole al Senato? Il venir meno nel conto del voto del senatore Di Gregorio è ritenuto esiziale per la sua risicata maggioranza? E’ ancora tale? Che figura da Prodi!

Vito Schepisi

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