06 settembre 2006

"La serietà al Governo"

Il muro che Prodi si accinge a tentare di superare non è quello di Padova (dalla stanza del buco al buco dietro il muro) ma quello della manovra finanziaria. All’orizzonte c’è la tenuta del governo sia nell’urto col fronte sindacato-sinistra radicale sia col fronte della grande impresa. Il sodalizio confindustriale pone i suoi titoli di credito all’incasso. Gli sono stati promessi 5 punti di cuneo fiscale da abbattere e c’è già da scommettere che se ci saranno andranno tutti a vantaggio del capitale, lasciando invariati il valore netto dei salari. I nostri industriali, anche se è vero che il costo del lavoro incide pesantemente sui conti economici aziendali, non amano investire nelle loro aziende. La nostra impresa spesso è interessata alle scalate finanziarie e magari all’acquisto di pezzi di aziende pubbliche a prezzi di realizzo. Prodi in campagna elettorale ha trovato il modo di guadagnare il sostegno di Confindustria percorrendo la loro vocazioni al sostegno pubblico. Nessuno dice che parte preponderante dei 30 miliardi di euro o, se prevarranno le forze della sinistra radicale, 27 miliardi serviranno al sostegno dell’impresa. Nessuno dice che i pensionati e le categorie più deboli non ne trarranno beneficio alcuno. Eppure, Berlusconi governando, sembrava che i pensionati e coloro che non riuscivano a mantenere le risorse economiche per nutrirsi nell’ultima settimana del mese fossero le priorità del governo della sinistra! Bisogna dire, però, che Prodi è uomo dalle tante risorse medianiche, sarebbe bene in proposito ricordare la seduta spiritica che individuò la località di Gradoli come luogo di detenzione di Aldo Moro. Il nostro è già riuscito a ridurre da 35 a 30 miliardi l’entità della manovra. Sta beneficiando degli effetti positivi della politica economica del governo Berlusconi che, facendo crescere la base imponibile attraverso l’aumento dell’occupazione e razionalizzando le aliquote, ha favorito l’incremento delle entrate fiscali. Riuscirà anche a trovare le risorse per mantenere l’equilibrio dei conti e mantenere gli impegni con la comunità europea? Già si sentono alzare gli scudi protettivi per parare i colpi della macelleria sociale. Niente aumento dei tagli sulla sanità, niente sulla scuola…per carità! La Moratti non era stata accusata di tagliare le risorse delle scuola, pur non avendolo fatto? Niente aumento dell’età pensionabile, in altalena tra notizie e smentite per poi sentir dire che va anche diminuita. Cosa rimane? Rimane il risparmiatore ed il proprietario di immobili, che poi è la stessa cosa, in gran parte dei casi è risparmio investito. Rimangono le patrimoniali su chi nella vita è stato prudente. Va punito chi è stato virtuoso a vantaggio di chi ha sperperato anche ciò che non possedeva. Ma questa non era la serietà al governo?
Vito Schepisi

17 commenti:

Unknown ha detto...

Bentornato Vito...è sempre un piacere leggere le cose che scrivi, in quanto obiettive e frutto di sano ragionamento non di parte!!
Altro che la "serietà al governo", questi dicono una cosa oggi, salvo ritirarla domani dopo aver realizzato la bufala cui stavano per andare incontro....Continua così, fresco e tosto come sempre!
Saluti azzurri

vito schepisi ha detto...

Grazie Giuseppe sei sempre troppo buono con me. Non so se hai seguito i commenti ai miei post sul blog ho avuto uno scambio molto acceso con un signore che era ossessionato da Berlusconi. Siamo stati per 3 o 4 giorni a scambiarci punti di vista. Penso che abbia desistito. Il tutto era sorto da un mio intervento il 3 agosto sul blog di Arturo Diaconale http://diaconale.blogspot.com/ da allora si è infittito uno scambio molto vivace di opinioni su politica estera, storia, politica italiana e filosofia.
Cari saluti e grazie ancora.

vito schepisi ha detto...

Signor Nocera ...ma è Lei che si inventa le sue ossessioni! Al Governo ci sono due partiti comunisti dichiarati e sono il Partito della Rifondazione Comunista il cui leader carismatico Bertinotti è Presidente della Camera dei Deputati ed il Partito dei Comunisti Italiani. C'è ancora il Partito dei Verdi che non fa mistero della sua vocazione massimalista e di sinistra alternativa. Ci sono comunisti anche in formazioni come la Rosa nel Pugno e Italia dei Valori. C'è, ancora un Presidente delle Repubblica che è stato uomo di punta del vecchio Partito Comunista Italiano e che negli anni della guerra fredda ha militato animatamente tra coloro che hanno considerato la soggezione e la sottomissioni di popoli al comunismo militare ed imperialista come una necessità democratica. Nel partito, poi, dei post comunisti, i DS, c'è una frangia definita "correntone" che non fa mistero di spingere per un ritorno al marxismo ed al vecchio comunismo. Ci sono ancora personaggi ex comunisti, ora DS, che nei metodi e negli atteggiamenti non si discostano da vecchie abitudine e vecchie mentalità. Vuole i nomi? Visco, Violante, Mussi tanto per citarne i più noti.
Se Berlusconi è ossessionato da costoro....lo sono almeno il 50% degli italiani a cui queste cose non sfuggono...ed a ragione!
Le dittature moderne così nascono...tra l'indifferenza e l'ignavia di tanti.
Mi scusi se sono autoreferenziale Le consiglio di leggere sul mio blog il mio post del 29 giugno "Le dittature"
Cordiali saluti.

Anonimo ha detto...

Ciao Vito, ottimo intervento. In risposta a Nocera vorrei riportare un mio post che avevo inserito su lbero. Si tratta di un'analisi del comunismo, vista sotto l'ottica degli attuali mebri del governo.
Il comunismo...
è una delle dittature più sanguinare e lesive della libertà personale che siano mai esistite. Secondo il libro nero del comunismo questo orrore della storia ha causato dagli 80 ai 100 milioni di morti nel mondo. Per quanto ci riguarda basta pensare ad un nome Togliatti, un efferato criminale che partecipò i crimini di tale dittatura. Volendo si può paragonare, per difetto, il comunismo al nazismo. Infatti le repressioni contro gli ebrei non sono iniziate nella Germania nazista bensì nell'unione sovietica comunista. Faccio un'esempio uno dei miei scrittori preferiti Isaac Asimov, Nasce a Petrovichi (Russia) nel 1920, i suoi genitori furono costretti a fuggire dall'unione sovietica causa le repressioni sanguinarie dei comunisti nei confronti degli ebrei russi. La domanda che sorge spontanea è: come mai mentre il nazismo è considerato, giustamente, una criminale e sanguinaria dittatura il comunismo è ignorato? Semplice perchè in italia gli uomini attualmente al potere sono nella maggior parte comunisti. Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Eletto deputato nel 1953 (e successivamente sempre rieletto, nella circoscrizione di Napoli, fino al 1996),diviene responsabile della commissione meridionale del Comitato Centrale del PCI, di cui era diventato membro a partire dall'VIII congresso (1956) grazie alla spinta che Palmiro Togliatti dette in quel periodo a lui e ad altri giovani dirigenti nell'ottica della creazione una nuova e più eterogenea dirigenza centrale. In quell'anno, tra l'ottobre e il novembre, si consuma da parte dell'URSS la repressione dei moti ungheresi, che la dirigenza del PCI condannerà come controrivoluzionari (L'Unità arriva persino a definire gli operai insorti "teppisti" e "spregevoli provocatori"). Napolitano, nella sua autobiografia politica "Dal PCI al socialismo europeo", parla del suo "grave tormento autocritico" riguardo a quella posizione, nata dalla concezione del ruolo del Partito comunista come "inseparabile dalle sorti del campo socialista guidato dall'URSS", contrapposto al fronte "imperialista". Presidente della Camera dei Deputati Fausto Bertinotti. Bertinotti è, sostanzialmente, un socialista massimalista fin da ragazzo. Nei primi anni '60 milita nel Partito Socialista Italiano all'interno della corrente di sinistra di Riccardo Lombardi. Quando il Psi entrerà nel governo nel 1964, decide di aderire alla scissione del Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria, una piccola forza che nel 1972 deciderà di confluire nel Partito Comunista Italiano. Qui Bertinotti si avvicina a Pietro Ingrao e da ingraiano si opporrà alla nascita del PDS nel 1991, ma accetterà di militarvi comunque fino al maggio 1993, quando deciderà di essere un sindacalista senza partito. Ministro degli Esteri, Vice Presidente del Consiglio D'Alema Massimo. La sua militanza politica è iniziata nel 1963, a soli 14 anni, quando si iscrisse alla Federazione Giovanile Comunista Italiana (FGCI). Dopo aver conseguito la maturità classica studiò filosofia all'Università di Pisa (essendo allievo della Scuola Normale Superiore dal 1967 al 1971), senza però completare gli studi. Nel 1968 si iscrisse poi al Partito Comunista Italiano (PCI) e, tra il 1975 e il 1980, fu Segretario nazionale della FGCI. Nel 1979, durante il XV congresso entrò nel Comitato centrale del PCI e nel congresso successivo, nel 1983, diviene segretario regionale del PCI per la Puglia. Fu eletto deputato per la prima volta nel 1987, nella circoscrizione Lecce-Brindisi-Taranto. Ministro della Salute Turco Livia. Nata da una famiglia operaia del cuneese, studiò prima a Cuneo e poi a Torino, dove ottenne la laurea in filosofia. Proprio nel periodo torinese iniziò la sua attività politica studentesca, iscrivendosi al Partito Comunista Italiano, con cui fu deputata per la prima volta nel 1987. Prima, durante e dopo il suo arrivo in Parlamento ha continuato la sua carriera all'interno del PCI, diventando dapprima dirigente della Federazione giovanile comunista, poi consigliere comunale e regionale tra le fila dei comunisti ed in seguito responsabile delle donne della Federazione locale del partito. Ministro solidarietà sociale Paolo Ferrero. A 17 anni si iscrive a Democrazia Proletaria (DP), partito politico della Nuova Sinistra, nei cui organismi dirigenti entrerà negli anni successivi. Dopo essersi diplomato all'Istituto tecnico industriale inizia a lavorare come operaio, nel 1978, allo stabilimento FIAT del Lingotto, dove distribuisce volantini e si occupa del bollettino operaio. Dopo lo scioglimento di DP nel Partito della Rifondazione Comunista (PRC), Ferrero ne diviene capogruppo consiliare a Torino. Diviene a capo di una corrente di minoranza del partito, erede della vecchia maggioranza di DP (con lui ci sono Luigi Vinci e l'ex-segretario di DP Giovanni Russo Spena), che nel IV Congresso del 1996 andrà a sostenere la mozione del segretario, Fausto Bertinotti. Dal 1995 fa parte della Segreteria nazionale di Rifondazione; è stato responsabile del Dipartimento associazionismo e movimenti e, incarico che ricopre anche attualmente, dell'Area lavoro, economia e diritti sociali. Ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi. Allego una sua dichiarazione: «Ascoltare per ore e ore il discorso del primo maggio di Fidel, nella piazza grande, mi ha dato emozioni forti. Ammiro molto quel che Castro ha fatto nel '59, e anche dopo, resistendo all'assedio. So anche che esiste una fetta di diritti civili che non vengono rispettati. Cuba ha un potenziale umano straordinario; tra qualche anno, con gli investimenti in ricerca che sta facendo, sarà in grado di primeggiare nel mondo.» No comment. Ministro dell'Università e della Ricerca Fabio Mussi. Nel 1966 si iscrisse al Partito Comunista Italiano, con cui mosse i primi passi nella politica universitaria. Nel 1967 superò l'esame di ammissione e si iscrisse alla sezione di Lettere e Filosofia alla Scuola Normale Superiore di Pisa, di cui fu allievo fino al 1970 e dove conobbe Massimo d'Alema. Nel 1968 iniziò la sua carriera politica che però non gli impedì di conseguire la laurea, nel 1972 con una tesi su Theodor Adorno e la Scuola di Francoforte. Continuava intanto la sua ascesa nel PCI, che lo portò nel 1979 ad entrare nel Comitato centrale del partito. Nello stesso anno fu nominato responsabile delle pagine culturali; vice-direttore di Rinascita; vice-responsabile della sezione stampa e propaganda e in ottobre responsabile del settore. Dal 1980 al 1984 fu segretario regionale del PCI in Calabria, ed al termine del suo mandato entrò nella Direzione nazionale. Confermato in tutti i suoi incarichi, dal 1986 al 1988 fu condirettore de L'Unità. Favorevole alla "svolta della Bolognina", divenne dirigente di prestigio prima del Partito Democratico della Sinistra e poi dei Democratici di Sinistra, di cui guida la principale corrente di sinistra, il cosiddetto "Correntone". Ministro delle Riforme Istituzionali Vannino Chiti. Nel 1985 venne eletto consigliere comunale tra le fila del Partito Comunista Italiano, di cui fu capogruppo in Toscana, regione di cui sarà presidente dal 1992 al 2000 guidando una giunta di centrosinistra. Successivamente aderì al Partito Democratico della Sinistra ed ai Democratici di Sinistra (di quest'ultimo partito fa parte della segreteria nazionale) e nel 2000 divenne fu sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, con delega all'editoria. Nel 2001 venne eletto deputato e nel 2005 fu il coordinatore delle elezioni primarie dell'Unione. Ecco perchè in Italia non viene condannato il comunismo come regime sanguinario, perchè I SUOI MEMBRI SONO AL GOVERNO DELLA NAZIONE!!! Caro sig. Nocera queste persone non sono state inventate da Berlusconi... Ciao

Anonimo ha detto...

"Provate solo ad immagginare, se solo un 5% di liberali che turandosi il naso votano Berlusconi, votassero per Prodi..." Ma se prodi è il peggiore di tutti. Vedi Nomisma, Cirio, IRI etc... Vorrei sapere l'opinione di chi nel corso degli anni ha perso il lavoro causa Prodi. Per non parlare della vicenda di via Gradoli, sapeva qualcosa e da chi? Parlando di fanatismo il peggiore è quello rosso, vai a chiederlo a Genova oppure a chi abita vicino ad un centro sociale qualunque. Poi l'azzurro è un bel colore distensivo, è il colore del cielo e della nostra bella nazione. Quindi rispondo ai tuoi ironici saluti azzurri con dei saluti azzurri convinti. Ciao

vito schepisi ha detto...

Ciao Mauro, grazie del contributo e grazie per le tue parole gentili nei miei confronti. Mi ha fatto piacere conoscerti e sapere che mi leggi. vorrei aggiungere anch'io qualcosa a ciò che hai detto al signor Nocera. Vorrei ad esempio dirgli che paradossalmente il 5% che manca a Prodi innanzitutto non sarebbe sufficiente per affrancarsi dai Bertinotti, Pecoraro e Diliberto, tralasciando altri. Mastella con l'1% e la sua furbizia tiene sotto scacco Prodi, con l'intelligenza levantina di chi al governo sta per esserci. Penso sia stato abbastanza chiaro. Ma il problema è che Prodi senza il controllo dei suoi mastini è ancora più pericoloso. Vorrei solo ricordare che quando si trattò di discutere le riforme costituzionali, il veto al centro sinistra giunse da Prodi, e non ai contenuti delle riforme ma al solo discuterne. Prodi è uomo di pericolosità estrema e se lo si lascia fare è come il funambolo delle tre carte...ci svuota di tutto. L'unico limite di Prodi lo sapete qual'è? E' che non ha seguito. Non ha seguito non per il fatto che non è leader o non militi in un partito, non ha seguito perchè non ha carisma e se fosse leader o militasse in un partito non se lo filerebbe nessuno. E' proprio l'utile idiota che serve alla bisogna! Il dramma è che pur consapevole dei suoi limiti, furbo nello sfruttare le situazioni a lui favorevoli, si atteggia ad essere qualcuno. Ambirebbe ad essere ciò che non è. Il suo fumo negli occhi, come per Nocera, è Berlusconi a cui invidia carisma e statura da uomo di stato: uno statista insomma. Caratteristica che Berlusconi si è guadagnato per essere un riferimento, non solo elettorale, ma anche autorevole nel centrodestra.
Paradossalmente se Prodi avesse un 5% in più non sarebbe capo del governo. Il maggior azionista dell'attuale maggioranza non glielo consentirebbe. Prodi sermonico e remissivo, quasi cane bastonato in campagna elettorale, serve a trarre vantaggi elettorali sia in una fascia di clero laico (scusatemi il conio apparentemente illogico) che si riconosce in lui, che in una fascia moderata e conservatrice che si è fatta accalappiare dalla propaganda tamburellaleggiante del centro sinistra che, al pari del signor Nocera, vede Berlusconi come l'artefice dei mali atavici del nostro paese.
Il governo del Paese starebbe ben saldo ed a questo punto, senza grandi possibilità di ritorno. Nessun partito comunista perde "democraticamente" il potere. Il consenso elettorale anzi diverrebbe “bulgaro”. In Emilia Romagna nelle ultime elezioni politiche in alcune sezioni hanno votato il 130% degli aventi diritto ed in alcune sezioni i voti di F.I. sono stati attribuiti a Rifondazione. Il signor Nocera vede Berlusconi come l’artefice di una politica mafiosa e dettata dai suoi interessi personali. Un’ultima considerazione vorrei sottoporre, quindi, alla sua attenzione. Anzi su questa vorrei conoscere il suo pensiero. Nelle stanze di palazzo Chigi, Presidente del Consiglio D’Alema, si è sviluppata la cessione del pacchetto di controllo pubblico di Telecom Italia. Telecom è stata acquistata da Colaninno, si è saputo senza soldi ma questa è un’altra storia….o è la stessa? Consorte, lo ricordate? Il signore della lega delle cooperative che rassicura Fassino sul fatto di esser riuscito con alchimie che neanche Fassino riesce a comprendere, d'esser diventati padroni di una banca? ( Gli ex comunisti che si sentono padroni: questa si che è bella!) Ebbene in quella circostanza, per non meglio definite consulenze, Gnutti sborsa a Consorte 50 milioni di Euro(poco più di un quarto del costo di sei mesi della missione dei 3000 soldati italiani in Libano per l’operazione “Leonte”). Ecco per farla breve mi piacerebbe sapere se il signor Nocera si è fatta un’idea su quelle consulenze. Un’idea su che genere fossero e di che spessore. Per valere tanto devo pensare che il signor Consorte sia un consulente di fama mondiale e magari anche unico al mondo. Mi fermo qua…ma solo per amor di patria e per stanchezza di stomaco…quando parlo di questi signori che veleggiano per mari concentrati sulle mortificazioni della classe operaia a me che sono insensibile e solidale verso il fumo ngli occhi del Nocera mi vien di dar di stomaco.
Abbia un sussulto di serietà anche Lei signor Nocera...riconosca che questa che ci governa è la peggior feccia politica che ci possa essere.

vito schepisi ha detto...

Signor Nocera vuole un consiglio? Lasci perdere! Prima lancia una sfida affermando che auspicherebbe il passaggio di un 5% di voti liberali (guardi che tra non molto arrivano quelli di Follini anche se di liberale ha ben poco) per neutralizzare la spinta della sinistra alternativa, poi dinanzi alla evidenza di un'analisi politica sulle questioni reali si tira indietro. Fa un'affermazione anche pesante: "l'alternativa liberale non si può fare con chi liberare non e'". Posta l'ipotesi di un 5% di voti liberali in più per Prodi questa affermazione la contraddice. Se sostiene che Prodi non può sviluppare un'alternativa liberale perchè non lo è, perchè dovremmo auspicare un 5% di voti liberali in più per lui? Penso si sia spiegato male, ma non importa Lei si spiega male in tutto....penso sia in stato confusionale. Mi dice che ci vorrebbero tre pagine per darci spiegazioni e per informarci "riempirei tre pagine per dimostrarvi punto per punto quanto siete disinformati"; pensa che a noi costi fatica leggerle le sue tre pagine? Lo faccia se ne è capace, ci risparmi però "le verità" che si leggono quotidianamente su Repubblica e sull'Unità...( quotidiani conosciuti per la loro grande obiettività: il primo nella disponibilità informativa del noto liberale De Benedetti ed il secondo - fondato da Gramsci - organo informativo dei Democratici di Sinistra) le abbiamo già lette.
Le assicuro che le mie idee sono solo mie e non mutuate da quelli che Lei definisce organi d'informazione della famiglia del suo fumo negli occhi. Anche la mia tesi che la forza di Prodi sta nella sua debolezza è tutta mia, anche se è così lapalissiana da poter anche essere sua se avesse la mente libera dalla sua ossessione. Io discuto di politica con tutti...come vede anche con Lei...lasci perdere l'educazione ed il rispetto per chi si erige su due gambe...la locuzione mi sembra così scolastica! Se Lei non intende farlo non lo faccia, la dispenso dall'obbligo... ahahahaha!!! Mi faccia essere un po’ spiritoso altrimenti dovrei meditare... non tanto sulla leggerezza dell'essere ... ma, per il suo caso, sulla fatuità del divenire.

vito schepisi ha detto...

Nocera non c'è bisogno che li faccia leggere ad altri. Lo Faccia Lei se lo ritiene opportuno, ma ci pensi bene prima! Le sue magre sono così evidenti...come lo sono la sua mancanza di argomenti e la sua ossessione...da rischiare non solo l'autogol ma anche il ridicolo. Le vorrei ricordare che il suo Craxi,prima di tangentopoli quando Lei lo ammirava, respinse con indignazione ogni iniziativa della magistratura di condizionare la politica. Le ricordo che in Italia fu votata, attraverso l'istituto dl referendum popolare, l'abrogazione della norma che rendeva il magistrato irresponsabile delle proprie azioni. Nonostante il voto degli italiani non cambiò nulla in quanto la lobby dei magistrati modificò la norma investendo il CSM a giudicare sul comportamento dei giudici. Devo anche ricordarLe che nessun provvedimento è stato mai preso dal CSM nei confronti di quei magistrati che, consumando il danaro dei contribuenti, hanno portato avanti processi politici su deboli indizi, a volte teoremi, su testimonianze di inattendibili pentiti, con il solo scopo di tenere sulla graticola giudiziaria uomini politici di un unico vrsante. Guarda caso quello che vuole che anche la magistratura italiana, come quella di ogni pase civile, debba rispondre al popolo ed alle leggi e che si apra da casta protetta a luogo di dmocrazia e di diritto.

Unknown ha detto...

Cavolo...ma lascia perdere questo Nocera, caro Vito...sei ancora a trastullarti con un diessino?
Loro sono quelli della peggior specie, nell'Unione...i bau bau, i quaquaraqua....Nè carne nè pesce, comunisti per opportunità e a secondo delle convenienze...Come spesso mi dice mio padre, saggio 70enne moderato, liberale e....anticomunista come me: "Non perdere il tuo tempo a parlare con quelli...specie i diessini,con loro non è possibile dialogare o argomentare...Devi far loro una domanda e poi lasciarli li, a cuocere nel loro brodo non esiste altro mezzo di dialogo". Ancora una volta devo dar ragione al caro genitore!!
Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire....Saluti azzurri (senza censura rossa...)

Anonimo ha detto...

Condivido le parole di Sagliocco, Vito questo "signore" è tanto vicino allo stereotipo del sinistroide che sembra quasi una macchietta con i suoi modi volgari. Cito una sua frase: "Non mi sono ancora convinto che con quelli che votano FI, da fede all'ultimo dei leccaculo sembrate fatti con lo stampo." -BEGIN HUMOR MODE-Da notare la finezza del linguaggio forbito usato da cotesto individio. Ecco voglio dei personaggi come questi, persone con cui è possibile dialogare E scambiare opinioni politiche. E anche se di diverse idee politiche e fazioni discorrere convivialmente senza eccedere nella presunzione, nella prepotenza o peggio ancora senza cader nel ridicolo-END HUMOR MODE- Bhè lasciando da parte l'ironia l'unico commento è NO COMMENT!!! :-) PS. Neanche gli dei... Ciao

vito schepisi ha detto...

Signor Nocera sa perchè non seguo i consigli di Giuseppe e Mauro? Per una sola ragione. Lei è talmente ridicolo da divertirmi persino. Vuole che Le risponda sulla questione di Berlusconi che si rifiuta di rispondere alle domande dei giudici. Lo Faccio. Si prepari! Non mi ripeterò ancora: lo chieda a Berlusconi. Si signor Nocera, non ho la presunzione di fargli da portavoce. Piuttosto a Lei non ho chiesto nessuna ragione di tizio o di caio per fare questo o l'altro, Le ho fatto alcune domande sul pensiero ( Oh mi scusi! Forse non ne è capace di formularlo?) che si è fatto della questione consulenze Telekom che hanno fruttato a Consorte 50 milioni di Euro. Già che si trova mi racconta anche qualcosa sulla modifica della legge sull'abuso di atti di ufficio che ha salvato il suo Prodi nel 1997 dalla condanna con conseguente abbandono della sua carica di Presidente del Consiglio?
O Lei è preparato solo sulla, inaudita ed unica nel mondo civile attività persecutoria della magistratura italiana ai danni di un libero cittadino. Un assalto giudiziario che dura dal 1994.
Lei è libero nel web di fare quello che vuole...ma forse glielo ha comandato il medico di far veleno con me? Ci provo in tutte le maniere dal recarLe meno fastidio...ma io non resisto dal ridere quando leggo quello che Lei scrive. Torno a consigliarLe di lasciar perdere. L'ultima volta l'ho vista così agitato da preoccuparmi per la sua salute. Guardi Giuseppe e Mauro dicono solo che quelli come Lei è meglio lasciarli perdere... non Le dicono che deve sentirsi in dovere di rodersi il fegato. Per Prodi ed i suoi figuri poi....ma crede proprio che ne valga la pena?

vito schepisi ha detto...

Caro signor Nocera vorrei che Lei, l'Economist, lo legga sempre ed in ogni circostanza...anche quando ha considerato il suo Prodi del tutto inadeguato al ruolo ricoperto di Presidente della commissione europea. Per quanto riguarda le corrispondenze da Roma sui fatti triti e ritriti della stampa italiana, riportati dal corrispondente in Italia, Le vorrei ricordare che quello di scrivere, come le chiama Lei? Ah si! "fregnacce" su Berlusconi era diventato uno sport nazionale e....come sa...quello che succede in Italia, in chiave negativa, fa sempre notizia all'estero e specialmente se si assimila un premier alla mafia! Le storie di mafia sono gli argomenti più riportati dai giornali inglesi e tedeschi. La maggior vergogna è quella dei suggeritori di veleni italiani anche nel Parlamento europeo. Lei lo sa signor Nocera che è vero ciò che dico. Ha certamente sentito parlare di Santoro, Paciotti o lo stesso Di Pietro! Devo anche dirLe che questo modo di essere di certi ambienti, del tutto a corto di idee da esporre, a me elettore nel tempo liberale e radicale hanno indotto a votare per F.I. e quando ho potuto per Berlusconi. Strani personaggi questi liberali! Sono sempre dalla parte di coloro che vengono presi di mira per nascondere il vuoto di idee in cui naviga la gente come Lei!

vito schepisi ha detto...

Ciao Giuseppe, ciao Mauro.
Non ho potuto non cedere alla tentazione di rispondere: è troppo ridicolo! Che sia andato a scuola da Di Pietro? Il piglio severo del nostro magistrato col bicchiere mezzo pieno ed il cervello mezzo vuoto ce l'ha...ed anche la grammatica!
In fin dei conti la politica per noi non è un mestiere...è si un impegno civile, la riteniamo alla base dello sviluppo civico di un popolo ma...ma in fin dei conti ci serve anche per socializzare e discutere, per tenere in esercizio la nostra cultura, per invogliarci ad approfondire...insomma a far funzionare il cervello ed a sorridere. Si anche a sorridere. Non è da tutti i giorni, ad esempio, vivere un'esperienza tipo quella del tentar di dialogare con il signor Nocera! In verità, devo dirvi, che pur trovandolo rozzo, in uno primo tempo mi era sembrato anche conducibile al dialogo e persino presumevo che potesse anche far ammenda della sua natura forcaiola ed avvezza alle forme di giustizia sommaria. Indisponente si, ma anche simpatico nella platealità della sua indisponenza. Purtroppo mi son dovuto ricredere: non è recuperabile. Beninteso intendo certo recuperabile al dialogo, non a comprendere con quale razza di gente si trovava a solidarizzare. Penso che certe cose tipo la prevenzione diffidente e l’indisponibilità all’autocritica siano una malattia incurabile. Mi rendo conto che si possa essere prevenuti contro un metodo, un’ideologia…ma essere prevenuti contro una persona che è leader di una coalizione che rappresenta la parte più moderata e democratica del Paese, che ha nel suo interno componenti di cultura e tradizioni di democrazia socialista, cattolica e liberale! Comprendere che se questa persona si possa chiamare Berlusconi , ovvero Pera, ovvero Pisanu o altri ancora che abbiano maturato l’esperienza di uomini di stato ha poca importanza. Quello che è importante è che rappresenti quella parte del Paese che respinge il metodo della prevaricazione, della delegittimazione, della occupazione quasi militare. Che respinga le forme di giustizia sommaria e che abbia la fermezza della contrapposizione ai mestieranti della politica ed a coloro che con la politica arricchiscono se stessi e gli amici o coloro avvezzi a vivere sul sudore degli altri. Una parte del Paese, poi, è contro coloro che quando parlano hanno sempre gli occhi abbassati, che sembrano volersi ispirare nel dar fiato ai loro pensieri e che alla fine hanno anche difficoltà a farsi capire. Una parte del Paese è contro lo controfigure o gli uomini di paglia, quelli che contano un bel niente e che ogni mattina dalla rassegna stampa devono leggere se sono ancora in sella o meno. Una grande parte del Paese, pari almeno al 50%, paventa nella coalizione di sinistra forti contenuti di illiberalismo e paventa ancora derive autoritarie e massificanti. Una parte significativa del popolo ha ancora timore di svegliarsi la mattina in un regime di tipo comunista.

vito schepisi ha detto...

Caro Nocera vorrei che Lei la grammatica l'applichi sempre anche quando non si appresta a correggere ciò che io scrivo. Nel caso specifico e Le riporto la frase intera non si tratta dell'uso del congiuntivo chè congiuntivo, benchè presente, è anche "legga" ma di tempi usati: "Caro signor Nocera vorrei che Lei, l'Economist, lo legga sempre ed in ogni circostanza...anche quando ha considerato il suo Prodi del tutto inadeguato al ruolo ricoperto di Presidente della commissione europea." Non osserva che il congiuntivo presente serva alla contestualizzazione della subordinata? Se avessi usato "lo leggesse" non sarebbe elegante usare nella subordinata "ha considerato".
Chieda consulenza all'accademia della crusca e ricordi anche che: "Ciò che importa, in lingua, non è scegliere il modo più elegante, più raffinato, ma poter scegliere, adeguando le scelte alle situazioni comunicative” (ALTIERI BIAGI 1987). Vuole forse affermare che io non conosca, alla pari di Di Pietro, il modo d'uso dl congiuntivo e per anche la scelta delle parole adguandole "alle situazioni comunicative"?. Continui a paensarla così se Le fa piacere. E' l'unico errore comunicativo che ha trovato? Eppure nel mare di opinioni, parole, pensieri che Le ho trasmesso qualche altro ci sarà pure. Ma che crede che io stia a soppesare ogni cosa e che, al pari del compitino scritto per ottenre un suo bel voto, mi metta a meditare sull'uso di parole e concetti? Penso che Lei sappia che spesso i pensieri sono più veloci delle parole scritte ed anche che l'uso dello scrivere pone limite allo scorrere dei pensieri. Ma che dico? Mi scusi! Per Lei non è difficile scrivere ciò che vuol dire. Spesso ho notato, infatti, che non sia avvale del suo pensiero ma di quello riportato ...magari dall'Economist o dai siti web specializzati nel linciaggio del suo fumo negli occhi. Tutto così dovrebbe esserLe più facile....ma tra la teoria e la pratica!
Chi vuole che paghi uno sgrammaticato come me? Pensa poi che abbia un prezzo discutere con Lei? Sarà vera forse l'altra sua opzione ...ma almeno io lo faccio usando il mio cervello...pensi a Lei che lo fa usando il cervello di altri!

Unknown ha detto...

Caro Nocera....NO DOUBT!
Nessun dubbio....Lei è proprio, e solo un pover'uomo!!!!
I dubbi, se fossi in lei li avrei, si....ma su se stesso!
Saluti azzurri (con tanto di fegato rosso ingrossato...)
P.S. Vito Schepisi sei un grande!!

vito schepisi ha detto...

Signor Nocera non pensavo che Lei fosse privo di senso dell'humor. Quando l'ho prea in giro con i miei amici non intendevo ferirLa ma scherzare sulle sue tesi ed i suoi modi. Cosa ho detto del resto? L'ho paragonata a Di Pietro che Lei dice anche di stimare. Vero è che costui non gode della mia stima per mancanza di ogni principio di umanità e per opportunismo prima che per cultura. Del resto è risaputo che l'ignoranza è maestra della perfidia d'animo. Il suo, come sa, si muove in funzione della "metamorfosi mastelliana" per accrescere la sua visibilità: è persino andato a Monza a consegnare a Schumaker la coppa per la vittoria. Vero è che l'ineffabile Prodi ha appena fatto ricorso ad una metafora in cui si paragonava a Schumaker ma si sa...lui è il primo della classe: è lui che il primo giorno di scuola ha scrito sulla lavagna i buoni ed i cattivi. Ha messo me tra i cattivi e lei tra i buoni. E se ne duole se la prendo in giro? Devo meritarmi il posto assegnatomi o no?

vito schepisi ha detto...

Caro Giuseppe, ti ringrazio. Non penso d'esser grande quanto sereno. Devo dirti che sto cercando di trasmettere a Nocera alcuni concetti e principalmente che una cosa sono le persone ed un'altra i principi. Non ci si batte per o contro le persone ignorando i principi che si vogliono salvaguardare. A me non sfuggono le difficoltà di comprendere molte volte fatti e cose delle persone, ma non sfuggono neanche gli aspetti sostanziali di una politica. Vado sostenendo da anni che la politica non è etica ma strumento di gestione motivata. I motivi sono al pari dei principi l'origine e la ragione della scelta. Se Nocera me ne darà il tempo e se saprà seguirmi sul mio percorso "didattico", avendomi indicato in altro post come investito da questa vocazione, potrò anche illustrargli le due società che si confrontano, nel sottinteso di una politica gridata ed impregnata di cornetti caldi e cappuccini.
Ti saluto con sincera amicizia.