Sabato prossimo alle 21 a Vicchio del Mugello ci sarà una fiaccolata organizzata dal comitato «Adesso basta! Fermiamo il sistema Forteto ».
C’è molta omertà da quelle parti, e chi nel PD locale si fa domande viene messo sotto accusa.
Si parla di strumentalizzazione della destra. Come se denunciare i fatti gravissimi e le violenze subite dai minori, l’induzione alle pratiche omosessuali, lo sfruttamento del lavoro minorile, l’abuso e i metodi di correzione tipici dei lager, possa essere di destra o di sinistra.
Al Mugello il Pci era tutto: eleggeva chi voleva, anche una mummia. E la stessa cosa è stata per il Pds, i Ds ed ora è per il PD.
E’ terra rossa quella. E’ terra in cui “il Partito” controlla tutto, anche le coscienze delle persone. Se esci dal gregge te la fanno pagare.
Chi ha denunciato ciò che succedeva al Forteto, infatti, sta subendo ritorsioni. Si è creato un clima di tensione e c’è omertà, come succede nei luoghi della mafia. Danneggiamenti, minacce, pressioni e consigli che non si possono ignorare. Manca solo la lupara ma, sebbene manchi, si assiste agli stessi metodi che usa la mafia per compiere le sue vendette e per far tacere chi sa.
Fa davvero senso quest’arroccamento in difesa di ogni orrore che abbia una matrice sinistra. Non è la prima volta che capita. Impartiscono lezioni morali, ma privi di autonomia di pensiero, non conoscono neanche i fondamentali della democrazia e della libertà. Sono ossessionati dal loro complesso di superiorità. Sono ipocriti. Sono illiberali e rancorosi. Sono faziosi. Il loro metodo omertoso e criminalizzante non è meno riprovevole di quello dell’uso della violenza fisica, a cui spesso si lasciano andare.
Non c’è democrazia, non c’è spirito critico, non c’è coscienza e dignità umana in chi nasconde l’orrore per salvaguardare il partito o l’idea politica.
Il furore ideologico paralizza il cervello e rende gli uomini ciechi e schiavi dei loro principi assoluti: è qui che “il bene” ovvero “la verità” o ci sono o, nell’interesse del “Partito”, ci devono essere per forza.
Degli orrori del Forteto, si dubita che nessuno sapesse. Questa omertà non ha giustificazioni. Ci sarebbe solo una grande vergogna, come è vergognoso che domenica scorsa,19 maggio, alla 12° Marcia di Barbiana, per ricordare Don Lorenzo Milani, fondatore di quella Comunità, con il pretesto di voler evitare strumentalizzazioni, è stata sconsigliata la partecipazione all’Associazione vittime del Forteto.
Ma quali strumentalizzazioni?
Denunciare l’orrore è forse una strumentalizzazione?
Si fanno chiamare PD ma sono sempre loro. I metodi sono sempre gli stessi. Sono quelli del vecchio Pci: lo stesso retroterra culturale.
Sono aggressivi, violenti, pericolosi, falsi e bugiardi. Sono pedine di un sistema burocratico in cui nessuno osa ragionare autonomamente e nessuno reagisce agli abusi per non mettere in difficoltà il “Partito”, come accadeva con Togliatti.
Non sono cambiati. E non si vergognano mai!
Vito Schepisi
C’è molta omertà da quelle parti, e chi nel PD locale si fa domande viene messo sotto accusa.
Si parla di strumentalizzazione della destra. Come se denunciare i fatti gravissimi e le violenze subite dai minori, l’induzione alle pratiche omosessuali, lo sfruttamento del lavoro minorile, l’abuso e i metodi di correzione tipici dei lager, possa essere di destra o di sinistra.
Al Mugello il Pci era tutto: eleggeva chi voleva, anche una mummia. E la stessa cosa è stata per il Pds, i Ds ed ora è per il PD.
E’ terra rossa quella. E’ terra in cui “il Partito” controlla tutto, anche le coscienze delle persone. Se esci dal gregge te la fanno pagare.
Chi ha denunciato ciò che succedeva al Forteto, infatti, sta subendo ritorsioni. Si è creato un clima di tensione e c’è omertà, come succede nei luoghi della mafia. Danneggiamenti, minacce, pressioni e consigli che non si possono ignorare. Manca solo la lupara ma, sebbene manchi, si assiste agli stessi metodi che usa la mafia per compiere le sue vendette e per far tacere chi sa.
Fa davvero senso quest’arroccamento in difesa di ogni orrore che abbia una matrice sinistra. Non è la prima volta che capita. Impartiscono lezioni morali, ma privi di autonomia di pensiero, non conoscono neanche i fondamentali della democrazia e della libertà. Sono ossessionati dal loro complesso di superiorità. Sono ipocriti. Sono illiberali e rancorosi. Sono faziosi. Il loro metodo omertoso e criminalizzante non è meno riprovevole di quello dell’uso della violenza fisica, a cui spesso si lasciano andare.
Non c’è democrazia, non c’è spirito critico, non c’è coscienza e dignità umana in chi nasconde l’orrore per salvaguardare il partito o l’idea politica.
Il furore ideologico paralizza il cervello e rende gli uomini ciechi e schiavi dei loro principi assoluti: è qui che “il bene” ovvero “la verità” o ci sono o, nell’interesse del “Partito”, ci devono essere per forza.
Degli orrori del Forteto, si dubita che nessuno sapesse. Questa omertà non ha giustificazioni. Ci sarebbe solo una grande vergogna, come è vergognoso che domenica scorsa,19 maggio, alla 12° Marcia di Barbiana, per ricordare Don Lorenzo Milani, fondatore di quella Comunità, con il pretesto di voler evitare strumentalizzazioni, è stata sconsigliata la partecipazione all’Associazione vittime del Forteto.
Ma quali strumentalizzazioni?
Denunciare l’orrore è forse una strumentalizzazione?
Si fanno chiamare PD ma sono sempre loro. I metodi sono sempre gli stessi. Sono quelli del vecchio Pci: lo stesso retroterra culturale.
Sono aggressivi, violenti, pericolosi, falsi e bugiardi. Sono pedine di un sistema burocratico in cui nessuno osa ragionare autonomamente e nessuno reagisce agli abusi per non mettere in difficoltà il “Partito”, come accadeva con Togliatti.
Non sono cambiati. E non si vergognano mai!
Vito Schepisi
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