Quanto ci costa la visita di Bush a Roma!
Ed il costo non è solo in termini economici, per il dispendio di risorse per garantire la sicurezza al Presidente americano, ma anche per i disagi alla città ed ai suoi abitanti. E non sono da trascurare le difficoltà create ai turisti ed agli operatori economici. Per taluni sarebbe facile affermare che per i romani e per l’Italia sarebbe stato meglio che Bush fosse rimasto a casa sua!
Ma quanto ci costerebbe invece non essere un paese normale e tollerante? Se l’Italia fosse un Paese dove non si possa garantire ad un capo di stato straniero di incontrare le autorità politiche insediate, il costo in termini di affidabilità e di civiltà democratica sarebbe di gran lungo più oneroso.
In fin dei conti la diplomazia consente, pur con i dovuti distinguo previsti dalle consuetudini e dai cerimoniali, di dover ospitare anche i leader mondiali più problematici ed inquietanti. Anche Fidel Castro è stato ospite a Roma, anche Ahmadinejad pochi giorni fa è stato presente nel nostro Paese per la conferenza della FAO. Ma quando è il turno di Bush, tutto è più complicato. Si scatenano gli istinti più dirompenti. A Bush c’è chi vorrebbe attribuire ogni male e la responsabilità di tutte le difficoltà del mondo. C’è chi impedirebbe volentieri la sua visita a Roma!
Bush è repubblicano, il partito avverso al partito democratico negli USA, quello dei Clinton ed ora degli Obama. Con i democratici “si può fare” ma con i repubblicani, per la sinistra italiana, non si può. Strano ma negli Usa questa differenza radicale non è sentita! Finita la campagna elettorale, democratici e repubblicani sono tutti cittadini degli Stati Uniti d’America. In Italia, però, non è così!
Anche per la tragedia delle Twin Towers a New York, mentre negli Usa la memoria resta forte ed indissolubile, in Italia c’è chi vorrebbe che fosse dimenticata come se fosse una circostanza retorica passata e priva di attualità. Anzi da noi c’è chi spera che nel tempo la verità storica possa essere modificata per attribuire all’Amerika, con la kappa, la responsabilità della tragica morte di quei cittadini inermi (circa tremila). Sono emersi coloro che sostengono che ci sia stato un complotto, naturalmente israelita-americano. C’è chi vilmente, poco dopo la tragedia, per nascondere la soddisfazione e attenuare l’emozione del mondo ha lavorato per delineare una strategia complottista, dicendo di solidarizzare con il popolo americano ma nello stesso tempo demonizzando la sua conduzione politica. Bush non si era ancora insediato alla Casa Bianca: non si osa immaginare cosa sarebbe accaduto se fosse stato stabilmente in carica!
La malafede, però, non ha freni e neanche limiti razionali e si coniuga perfettamente con la stupidità. Bush è intervenuto con il consenso di tutta la comunità mondiale in Afghanistan. Ha contribuito a liberare quel Paese dalla morsa soffocante dei Talebani. E’ intervenuto per comprimere le attività criminali di Bin Laden, costringendolo a limitare le sue strategie di diffusione del terrorismo nel mondo, dopo avergli tolto lo spazio operativo in cui liberamente operare. E’ intervenuto in Iraq per liberare quel Paese dal terrore di Saddam Hussein e della sua famiglia. L’Iraq si è così liberato di un uomo che, a capo di una cricca di criminali senza scrupoli, costringeva col terrore il suo popolo alla fame ed alla paura. Saddam era considerato un uomo privo di ogni briciolo di umanità, un cinico dittatore che reprimeva nel sangue ogni grido di speranza.
Si potrà discutere sull’intervento armato senza il mandato dell’ONU, ma si dovrebbe discutere anche sulle circostanze che hanno fatto credere a Saddam di poterla far franca e fra queste la posizione della Francia di Chirac, in affari con il leader iracheno e della Germania di Schroeder che ha utilizzato l’opposizione all’intervento armato degli USA per ribaltare il suo scarso consenso elettorale. Ma anche i movimenti di sinistra in Italia ed in Europa, che più che essere per la pace erano contro Bush, sono stati utilizzati da Saddam, in un cinico calcolo, a suo sostegno.
L’ipocrisia della sinistra si sposa in seconde e terze nozze con il cinismo e la doppiezza. Sappiamo che non è una novità. Da sempre è così!
La loro arcigna stupidità e malafede ha voluto poi far passare per sostegno alla guerra di Bush anche la missione di pace italiana a Nassyria, apprezzata invece dalla popolazione locale. Commentare poi gli slogan e le scritte sui muri delle città italiane “10, 100, 1000 nassyrie” non soltanto è stomachevole ma anche manifestamente illuminante. L’odio che traspare è tale da far ritenere reiterabile il sacrificio dei nostri militari, in quanto assimilabile alle manifestazioni del loro sedicente pacifismo.
Anche la questione del nucleare iraniano, con le minacce verso Israele del presidente del Paese simbolo del fondamentalismo islamico, vede gli USA impegnati da mesi a trovare una soluzione in linea con le risoluzioni ONU, respinte invece da Ahmadinejad, per evitare che nell’area mediorientale l’Iran possa rappresentare motivo di destabilizzazione e di minaccia.
La sinistra alternativa a Roma protesta, organizza cortei, impegna forze dell’ordine e mezzi di terra e di aria per garantire al Presidente degli Usa la sicurezza e la legittimità dei contatti diplomatici tra Paesi impegnati a garantire e difendere la convivenza civile dei popoli.
Protestare è legittimo, anzi è necessario perché in tal modo si possano esprimere tutte le idee diverse. Ciò che invece si vorrebbe che non ci fosse è la sensazione di pericolo e la necessità di dover garantire la sicurezza attraverso un enorme utilizzo di risorse, umane e strumentali, per difendere ciò che ogni democrazia dovrebbe garantire. Discutere e confrontarsi con lealtà e moderazione, infatti, è segno di libertà e di civiltà.
Ed il costo non è solo in termini economici, per il dispendio di risorse per garantire la sicurezza al Presidente americano, ma anche per i disagi alla città ed ai suoi abitanti. E non sono da trascurare le difficoltà create ai turisti ed agli operatori economici. Per taluni sarebbe facile affermare che per i romani e per l’Italia sarebbe stato meglio che Bush fosse rimasto a casa sua!
Ma quanto ci costerebbe invece non essere un paese normale e tollerante? Se l’Italia fosse un Paese dove non si possa garantire ad un capo di stato straniero di incontrare le autorità politiche insediate, il costo in termini di affidabilità e di civiltà democratica sarebbe di gran lungo più oneroso.
In fin dei conti la diplomazia consente, pur con i dovuti distinguo previsti dalle consuetudini e dai cerimoniali, di dover ospitare anche i leader mondiali più problematici ed inquietanti. Anche Fidel Castro è stato ospite a Roma, anche Ahmadinejad pochi giorni fa è stato presente nel nostro Paese per la conferenza della FAO. Ma quando è il turno di Bush, tutto è più complicato. Si scatenano gli istinti più dirompenti. A Bush c’è chi vorrebbe attribuire ogni male e la responsabilità di tutte le difficoltà del mondo. C’è chi impedirebbe volentieri la sua visita a Roma!
Bush è repubblicano, il partito avverso al partito democratico negli USA, quello dei Clinton ed ora degli Obama. Con i democratici “si può fare” ma con i repubblicani, per la sinistra italiana, non si può. Strano ma negli Usa questa differenza radicale non è sentita! Finita la campagna elettorale, democratici e repubblicani sono tutti cittadini degli Stati Uniti d’America. In Italia, però, non è così!
Anche per la tragedia delle Twin Towers a New York, mentre negli Usa la memoria resta forte ed indissolubile, in Italia c’è chi vorrebbe che fosse dimenticata come se fosse una circostanza retorica passata e priva di attualità. Anzi da noi c’è chi spera che nel tempo la verità storica possa essere modificata per attribuire all’Amerika, con la kappa, la responsabilità della tragica morte di quei cittadini inermi (circa tremila). Sono emersi coloro che sostengono che ci sia stato un complotto, naturalmente israelita-americano. C’è chi vilmente, poco dopo la tragedia, per nascondere la soddisfazione e attenuare l’emozione del mondo ha lavorato per delineare una strategia complottista, dicendo di solidarizzare con il popolo americano ma nello stesso tempo demonizzando la sua conduzione politica. Bush non si era ancora insediato alla Casa Bianca: non si osa immaginare cosa sarebbe accaduto se fosse stato stabilmente in carica!
La malafede, però, non ha freni e neanche limiti razionali e si coniuga perfettamente con la stupidità. Bush è intervenuto con il consenso di tutta la comunità mondiale in Afghanistan. Ha contribuito a liberare quel Paese dalla morsa soffocante dei Talebani. E’ intervenuto per comprimere le attività criminali di Bin Laden, costringendolo a limitare le sue strategie di diffusione del terrorismo nel mondo, dopo avergli tolto lo spazio operativo in cui liberamente operare. E’ intervenuto in Iraq per liberare quel Paese dal terrore di Saddam Hussein e della sua famiglia. L’Iraq si è così liberato di un uomo che, a capo di una cricca di criminali senza scrupoli, costringeva col terrore il suo popolo alla fame ed alla paura. Saddam era considerato un uomo privo di ogni briciolo di umanità, un cinico dittatore che reprimeva nel sangue ogni grido di speranza.
Si potrà discutere sull’intervento armato senza il mandato dell’ONU, ma si dovrebbe discutere anche sulle circostanze che hanno fatto credere a Saddam di poterla far franca e fra queste la posizione della Francia di Chirac, in affari con il leader iracheno e della Germania di Schroeder che ha utilizzato l’opposizione all’intervento armato degli USA per ribaltare il suo scarso consenso elettorale. Ma anche i movimenti di sinistra in Italia ed in Europa, che più che essere per la pace erano contro Bush, sono stati utilizzati da Saddam, in un cinico calcolo, a suo sostegno.
L’ipocrisia della sinistra si sposa in seconde e terze nozze con il cinismo e la doppiezza. Sappiamo che non è una novità. Da sempre è così!
La loro arcigna stupidità e malafede ha voluto poi far passare per sostegno alla guerra di Bush anche la missione di pace italiana a Nassyria, apprezzata invece dalla popolazione locale. Commentare poi gli slogan e le scritte sui muri delle città italiane “10, 100, 1000 nassyrie” non soltanto è stomachevole ma anche manifestamente illuminante. L’odio che traspare è tale da far ritenere reiterabile il sacrificio dei nostri militari, in quanto assimilabile alle manifestazioni del loro sedicente pacifismo.
Anche la questione del nucleare iraniano, con le minacce verso Israele del presidente del Paese simbolo del fondamentalismo islamico, vede gli USA impegnati da mesi a trovare una soluzione in linea con le risoluzioni ONU, respinte invece da Ahmadinejad, per evitare che nell’area mediorientale l’Iran possa rappresentare motivo di destabilizzazione e di minaccia.
La sinistra alternativa a Roma protesta, organizza cortei, impegna forze dell’ordine e mezzi di terra e di aria per garantire al Presidente degli Usa la sicurezza e la legittimità dei contatti diplomatici tra Paesi impegnati a garantire e difendere la convivenza civile dei popoli.
Protestare è legittimo, anzi è necessario perché in tal modo si possano esprimere tutte le idee diverse. Ciò che invece si vorrebbe che non ci fosse è la sensazione di pericolo e la necessità di dover garantire la sicurezza attraverso un enorme utilizzo di risorse, umane e strumentali, per difendere ciò che ogni democrazia dovrebbe garantire. Discutere e confrontarsi con lealtà e moderazione, infatti, è segno di libertà e di civiltà.
Vito Schepisi
8 commenti:
Lei crede che la gente sia tutta cretina.
Anche i più sciocchi capiscono che la crisi mondiale è dovuta per la gran parte alla sporca guerra di bush, appoggiato anche dal governo italiano di berlusconi. E' una realtà che prima della guerra in Iraq il greggio costava sui 20 dollari ora il prezzo si è moltiplicato e a mano a mano si è quintuplicato e continua a salire....E lei ne fa ancora una questione di destra e di sinistra italiana? Si dovrebbero vergognare tutti coloro che ricevono questo guerrafondaio che dovrebbe sentire il peso di tanti guasti che ha portato sulla sua coscienza....
Penso che lei si lasci prendere un po' troppo dalla propaganda non propositiva e demonizzatrice ... appunto della sinistra. Tutti dovrebbero vergognarsi e soltanto uno sparuto manipoli di ragazzotti violenti e vecchi tromboni chiamati (anche a sinistra) "cattivi maestri", alcuni responsabili della strategia della tensione in Italia, non dovrebbero? In democrazia succede che nessuno debba vergognarsi delle proprie idee, purchè leali e sincere e non retaggio di odio e di violenza. Si faccia un esame di coscienza!
Che centra Berlusconi? Ed anche in economia lei non ha le idee molto chiare. Tanto più che l'aumento del greggio è utilizzato dall'OPEC per cavalcare le opportunità che la globalizzazione determina sui mercati. Politicamente è uno strumento contro le economie forti che hanno macchine produttive di grossa portata. L'odio non fa ragionare e lei non riesce a farlo. Bush verrà ricordato diversamente nella storia da come lei lo definisce. La pace si ottiene lottando perchè le follie non si sviluppino. Se fosse stato fatto altrettanto con hitler non ci sarebbe stata la seconda guerra mondiale...ed anche Stalin avrebbe ricevuto il suo monito... a prendersi un calmante. Ora c'è Ahmadinejad e la comunità civile del mondo ...se lo lascia fare, si prepari alla terza guerra mondiale! Ma spiegare a Lei queste cose...tronfio del suo livore irrazionale e senza senso!
Ieri sono rientrato in Italia dalla Croazia e gli effetti del comunismo... si vedono...eccome! Ciò che quelli come lei non riescono a capire è che l'alternativa alla civiltà ed alla democrazia rappresentativa e pluralista è la dittatura fascista o comunista...che sono la stessa cosa. Buona giornata.
Lei ha la testa intondita dalla paura del comunismo, è rimasto indietro, si svegli, il muro è caduto.
Io mi ricordo il fascio in Italia, lei non se lo ricorda, quelli si che facevano paura. Ora li abbiamo un'altra volta e ,piano piano, si stanno di nuovo inserendo nella vita dell'Italia.
Berlusconi c'entra perchè è il primo che gode di questa situazione, per se e per gli amici degli amici e ha appoggiato quel pazzo di Bush.
Tutto il mondo ne vede i disastri, solo lei e quelli della sua parte continuano a lodarlo.
E' solo un guerrafondaio, ha fatto una guerra sbagliata, ne è convintoa quasi il 70% della popolazione americana e i repubblicani sono scesi ai minimi termini.
Se oggi c'è crisi è anche grazie alle tre b.... sarà la storia a giudicare, intanto oggi è giudicato in negativo oltre che dalla stampa mondiale, dalla maggior parte delle personalità dentro e fuori dall'America....
Lei ha un opinione , io e tanti altri, grazie a Dio, ne abbiamo un'altra.
Cmq il suo blog è pieno di bugie , assomiglia al TG 4 del servo Fede. Buonanotte.
"Caro Lei"...è giusto nel coro... proprio come tutti gli altri! Dove non arriva con la sostanza, i ragionamenti e la storia...se ne esce con Emilio Fede...che sarebbe il coacervo della malafede e dell'inganno. In verità, come tanti, anche l'Emilio ha i suoi difetti e le sue manie ma in sostanza è un professionista diligente e abbastanza onesto. Professa i suoi sentimenti, forse con molta semplicità, rispetto a tanti altri molto più sottili e taglienti. Altrettanto fanno dall'altra parte la Berlinguer e l'Annunziata, ad esempio, e non parliamo di tanti altri che, a suo pari, sembra siano votati solo a colpire Berlusconi. Ma non stiamo a parlare di Fede! Non mi interessa! Il Popolo vi dà torto. In Sicilia sembra che il Pdl abbia stravinto le amministrative. Qualcuno qualche responsabilità forse l'avrà! O non è così? E secondo Lei un commentatore politico che analizza i fatti e che ritiene che la sinistra in Italia sia stata solo foriera di illusioni deluse, cosa dovrebbe fare? Esaltare Veltroni o magari Di Pietro (per me espressione esemplare del neo fascismo violento)? O piangere sul fallimento di una sinistra inapace di proporre un modello di società che fornisse risposte ai bisogni della gente? Questa sinistra è parsa solo impegnata a proteggere i privilegi dei lavoratori (scalone e scalini) a danno delle giovani generazioni ed a dire no...al fututo. Berlusconi da fasce sempre più larghe degli italiani, ed ora anche da una parte del mondo intellettuale, di cui mi fido poco, però, è considerato l'uomo capace di rinnovare questo Paese... e penso che in parte lo farà. Ci sono troppio "poteri forti" che cercheranno di impedirglielo, uniti agli "utili idioti" che consentono la loro gestione impropria ed autoritaria del potere. Anche Bush passerà alla storia come il Presidente americano che avrà posto le basi contro la strategia dell'escalation del terrorismo. Quali sarebbero le mie presunte bugie? Ho idea che sia molto semplice annunciare le colpe senza contestarne i contenuti...è come con Fede o Ferrara o Vespa o addirittura Bush e Berlusconi...non crede che per tutti arrivi il momento della verità? Io sarei curioso di sentirmi contestare fatti...l'effetto annuncio...non funziona più! Gli italiani lo hanno respinto votando in massa per il pdl e ...gradendo per il 60% Berlusconi ed il suo governo... è una bugia anche questa?
Un'ultima annotazione sul fascismo. Non penso che possa instaurarsi in Italia, oggi, una dittatura autoritaria che rivolti le istituzioni democratiche ed il Parlamento e non penso neanche che possa verificarsi un golpe di militari. E' possibile invece che possa instaurarsi una dittatura ideologica, come quella, sebbene molto debole in quanto priva di coesione, della maggioranza di Prodi. Una dittatura organizzata sulla lotta a qualcuno o qualcosa...miseramente fallita tra la rabbia e lo sconcerto del popolo italiano. Il vero fascismo in italia, a parte manipoli di stupidi ragazzotti velleitari, è rappresentato dall'arroganza dei sedicenti antifascisti. Sono coloro che pretendono di aver sempre ragioni e di avere, solo loro, le carte in regola per denigrare il prossimo, per disprezzare, per additare. Quelli che ritengono di avere il monopolio della cultura e della sapienza e magari quelli che dinanzi al "quisque de populo" dicono ..."lei non sa chi sono io?". Ce ne sono tanti tra i tromboni (trombati) della sinistra e sono quelli che ora tentano di intonare le note del concerto della vendetta (non della riscossa...non ne hanno il fegato!). Questi "veri fascisti", alcuni vero retaggio riciclato del vecchio regime, hanno fatto il loro tempo. Ciò che mi preoccupa sono il manipolo di incolti e supini imitatori che manipolano la storia ed i fatti per compiacersi di una condizione intellettuale che non gli si confà...perchè questi si portatori di idee confuse e di falso storico. Con cordialità. vs
In Sicilia il pdl(partito dei ladri) si sa perchè ha stravinto.
Poi vogliamo combattere la mafia, come vogliamo combattere la sicurezza, facendoci delle belle norme che ci levano i processi dai piedi. Che bella democrazia, che schifezza di democrazia, direbbe il compianto Totò.
e poi che significa che il popolo gli ha dato ragione? Anche ad Hitler il popolo diede ragione e, purtroppo fece dei guasti disumani ed inimmaginabili per chi lo aveva votato. Non sempre il popolo ha ragione.Credo proprio che ora si sia dato una bella zappata sui piedi.
Lascio perdere tutte le altre sue manfrine , faziose e lecchine, neanche da prendere in considerazione.
Lei è berlusconiano fino all'ultima goccia. Per cui la comprendo. Quando il capo agisce, bisogna dargli sempre ragione.
Prodi faceva dittatura ideologica?
Prodi, anche se non è stato il massimo non per suo volere non aveva interessi personali da difendere ne processi a carico. Ma dico, ha bevuto? o i titoli degli altri li trasferisce?
Non si scomodi a darmi risposte, non leggerò, sarebbe tempo sprecato, tanto a guardare i commenti ,questo blog non se lo fila nessuno.
Continui a guardare Fede che è meglio dell'Annunziata, di Travaglio e della Berlinguer... è giusto il giornalista che fa per lei e il popolo gregge e ignorante.
Ecco! E’ la solita manfrina! Se in Sicilia la sinistra è ridotta al lumicino….è colpa dei ladri e della mafia….se vince è merito del coraggio dei cittadini che hanno compreso la necessità di opporsi alla mafia. Questo si che è patetico!
Ma oltre ad essere patetico, lei farnetica. Cosa centra il popolo di Hitler, laddove non c’era confronto democratico e libere elezioni e la vittoria elettorale di una parte politica sull’altra? Io una zappata sui piedi? Ma la zappata allora se la sta dando almeno il 60% degli italiani che ritiene che questo governo abbia la capacità di rendere normale questo Paese! Una Nazione dove la legge sia legge, dove il lavoro sia lavoro, i servizi siano servizi resi ai cittadini. Un Paese dove ci sia ancora gusto ad uscire di casa e camminare per le strade delle nostre bellissime città…invidiate dal mondo. E sarei io fuori di testa? Io ubriaco o con i paraocchi? Cos’è un paese che non è in grado di gridare le proprie origini ed affermare la propria cultura? Cos’è un Paese subalterno che per essere “democratico” deve subire? Cos’è un paese dove si è offesi, costretti a tacere, dove si è vittime di violenze ed obbligati a dar spazio a che non ci rispetta? Provi a farlo in un altro Paese, Spagna di Zapatero compresa, ciò che molti irregolari fanno in Italia!
Per quanto a Prodi si legga il libro di Luca Ricolfi “Perché siamo antipatici” per capire che anche il ventilato risanamento economico di Prodi è una bufala. Sostiene Ricolfi, non certo berlusconiano, che l’eredità di Prodi è la stessa di quella di Tremonti nel 2006 ( con la differenza che nei due anni di Prodi i mercati tiravano e c’era ripresa) e , riporto fedelmente: “ La Finanziaria per il 2007 ha consapevolmente frenato la crescita e quella per il 2008 ha peggiorato i conti pubblici anziché migliorarli”. A me Ricolfi non ha detto niente di nuovo, ma mi ha colpito quel “consapevolmente” perché conferma le mie convinzioni non soltanto su Prodi ma su tutta la sinistra italiana. Prodi non è stato coinvolto in nessun processo?…A parte che è male informato…hanno trasferito persino una magistrata per sottrargli il rinvio a giudizio per “abuso in atti di ufficio” e poi dimentica tanti episodi come la Sme e la Cirio e tante vicende poco chiare come telecom serbia e d anche recentemente il piano “Rovati” per Telecom. Se fosse stato Berlusconi a fare ciò che ha fatto Prodi in Italia avrebbero aperto chissà quant’altri filoni di indagine. Ma a me Prodi non interessa…è oramai una storia passata, per fortuna dell’Italia. E’ interessante invece sapere che Roma sia sull’orlo del fallimento con almeno 7 miliardi di deficit accertati ,che sembra che possano arrivare a 10. Questa è la Roma delle estati di Veltroni: il modello fatto passare come esempio di correttezza amministrativa. Meno male che Berlusconi lo abbia tenuto lontano dalla conquista del governo nazionale!
Lei va avanti ancora con i parametri del giornalista degli ignoranti che si confà al popolo gregge e prende ad esempio Fede e pochi altri giornalisti non allineati alla FNSI. Sembra però che i servi di regime siano coloro che compattamente si chiudano in casta a difendere i loro privilegi, ed a darsi ragione da soli, pur se sono solo capipopolo e sono seguiti da seguaci assetati di faziosità. La storia va da un’altra parte. I problemi della gente sono espressione di moltitudini molto più articolate di claque compiacenti e di rumorosi interpreti di logiche che non hanno futuro.
E’ vero stimo Berlusconi politico perché è la novità degli anni a cavallo tra il secondo ed il terzo millennio. L’unico che in Italia provi a cambiare le logiche della politica che da macchina del consenso, finalizzata all’occupazione del potere, si trasforma in strumento per il fare e per le riforme; che da carrozzone piantato sulla sabbia si trasforma in locomotiva per il progresso; che da casta chiusa ed autorefente si trasforma in motore per la libertà e per la soddisfazione dei bisogni del popolo italiano. Per queste ragioni gli italiani hanno votato Berlusconi. Io sarò “ignorante” come Lei pretende di sostenere, sarà anche che non mi fila nessuno, ma .ho la lucidità per guardare in faccia una realtà molto più articolata della sua. Fino ad ora, non mi ha fornito una ragione per sostenere una “diversità” politica che abbia un progetto realizzabile per offrire al Paese le stesse cose che gli italiani richiedono: libertà, benessere, sicurezza.
Non è obbligato a leggermi ma se lo fa ho idea che da me avrebbe tanto da imparare…non lo dico per presunzione ma per la mia abitudine di non soffermarmi sui luoghi comuni ma di cercare di comprendere le ragioni delle cose. Lo faccia anche lei! Buona giornata. vs
Ciao Vito complimenti per il tuo blog molto interessante, mi farebbe piacere avere un tuo commento
sull’ultimo mio post “Può una strategia elettorale ben studiata fare cambiare le sorti e rovesciare i
pronostici? Ho inserito anche un sondaggio. Buona giornata da Tiziano
Caro Tiziano, ti ringrazio per l'apprezzamento al mio blog. Sono venuto a trovarti sul tuo e naturalmente ho rilasciato un commento. Ho inteso distinguere tra strategia e tattica strumentale. La strategia di un partito, penso debba essere complessiva e non limitarsi al consenso elettorale. Ricordiamo la DC di una volta che prendeva i voti aleggiando il timore del sorpasso della sinistra e li utilizzava nel consociativismo. Una strategia per gestire il potere con il consenso dell"arco costituzionale". Mi meravigliano i radicali che allora erano fuori, e per anni orgogliosamente hanno rivendicato la loro ferma opposizione, ed ora invece si sono accodati al partitismo ed alle strategie elettorali. Gli elettori vogliono provvedimenti e riforme, vogliono soluzioni ai problemi, non distinguo incomprensibili o mutamenti di rotta a seconda che si sia maggioranza o opposizione, come per le intercettazioni, la sicurezza, la questione della spazzatura di Napoli, ma anche, preso atto dell'attuale situazioni, sulle norme che stabiliscano regole per i processi e che prendano atto che sia inutile procedere, ad esempio, su procedimenti che verrebbero vanificati dall'indulto. E poi basta con questi processi a Berlusconi che sappiamo essere prevalentemente politici. Nel 1994, nel 2001, ed ora nel 2008 appena Berlusconi vince si scatenano le procure...anche un bambino sentirebbe la puzza di bruciato. E Travaglio che gongola e si arrichisce andando a spulciare tra le carte e riportando, pari pari, i teoremi dei magistrati senza tenere conto di ogni elemento a discarico. Basta! Anche Veltroni dovrebbe dirlo e zittire Di Pietro se è un vero leader. Ho l'impressione però che non lo sia.
Vorrei che gli intellettuali del Paese, che si vorrebbero più distaccati dalle "meschinità" della competizione politica strumentale, una volta per tutte dicessero che abbiamo la giustizia più ingiusta del mondo occidentale e così i pensionati più giovani, il pubblico impiego più elefantiaco ed inefficiente, i sindacati costituiti come potenti lobbies, i maggiori sprechi, i maggiori disservizi, un'immigrazione incontrollata violenta ed arrogante, una politica estera "equivicina" ma che in sostanza è stata più vicina al terrorismo che al mondo occidentale, un'evasione fiscale intollerabile, diseguaglianze sociali al limite della decenza e tanto altro ancora. La responsabilità maggiore di tutto questo è nella "Giustizia" in quanto la magistratura si è occupata di lotta politica e di occupazione di spazi di sovranità nel Paese, invece di sanzionare gli abusi e di fare giustizia. Se si potesse la magistratura sarebbe un ordinamento da azzerare e riformare di sana pianta, magari allontanando i rami secchi e coloro che la usano strumentalmente. Chi difende sic e sempliciter, nunc et semper questa giustizia, in verità, è contro il popolo, ne mina la libertà, gli infligge la pena d'esser trattato come un suddito e non come un individuo libero. Non a caso è Di Pietro che difende a spada tratta questa magistratura e... se difendesse invece i congiuntivi e la grammatica italiana farebbe certamente miglior cosa. In conclusione, se la strategia di un movimento politico si muove nel senso della volontà dei cittadini è utilizzabile in campagna elettorale perchè diviene sintesi di consenso. Ma se invece in campagna elettorale si muta la sintesi della propria strategia politica, per conquistare i voti di una fascia del Paese...tutt'al più si attirerà qualche allocco ma la strategia nel complesso rimarrà perdente perchè resa incomprensibile agli elettori. Ciao! Vito
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