26 giugno 2008

L'uomo senza vergogna

Sapevamo che di lui non ci si poteva fidare. Sin da quando in televisione ad una puntata della trasmissione del compagno Fabio Fazio aveva dichiarato solennemente che l’esperienza da Sindaco di Roma sarebbe stata la sua ultima esperienza politica.
Non ci si poteva fidare per nessuna ragione di Veltroni.
E così l’hanno pensata in grande maggioranza gli italiani che nello scorso aprile, in numero di due su tre, gli hanno negato il voto.
Ora accade che, su di una relazione della Ragioneria generale dello Stato, sulla situazione finanziaria del Comune di Roma, in cui si sostengono conclusioni del tipo: “si può affermare, con tutte le cautele del caso, che il Comune di Roma versi in una situazione di grave difficoltà finanziaria” , il nostro parli di bufala mediatica.
Anche l’infantilismo della ricerca di responsabilità di altri ed i riferimenti ad altre situazioni diverse è sembrato così affine allo scarso spessore del personaggio.
Ambiva a governare il Paese, ma è stato sonoramente bocciato dagli elettori.
Non senza una ragione su cui dovrebbe riflettere!
Ma non si limita all’atteggiamento dell’alunno scoperto dalla maestra mentre si mangia la colazione dei compagni e che si discolpa affermando d’averne mangiata solo un poco e che succede anche nelle altre classi. Nell’ottica di una premeditata azione di confusione di numeri, infatti, e per ridurre la credibilità delle cifre riportate dai media, si sofferma persino a distinguere i debiti accertati dai debiti contratti ed in prossima scadenza, mentre sempre la Ragioneria dello Stato parla di complessivo debito contrattualizzato di 8,15 miliardi di Euro, ben più larghi del minimalismo di “Uolter” che si ferma, invece, a 6,8 miliardi di Euro. Come se l’importo più contenuto fossero solo noccioline.
Ed ai debiti di bilancio si devono sommare quelli strutturali, facendo apparire così realistica la cifra tra i 9 ed i 10 miliardi di euro di fabbisogno finanziario che è stata riportata su tutti i quotidiani nei giorni scorsi.
Nella relazione della Ragioneria dello Stato, inoltre, si legge anche che la tendenza è “al peggioramento, a politiche invariate, nel 2009 e 2010, esercizi sui quali si scaricherà sicuramente un maggior costo del debito”.
Che ci voglia piglio sfrontato e coraggio a contestare le cifre ben certificate è fuori discussione.
Un leader deve avere coraggio, ma il suo è il coraggio sbagliato, quello di coloro che non mostrano vergogna.
Ora il “modello Roma”, che il leader del PD vorrebbe difendere, è liquidato in modo lapidario e senza attenuanti dagli ispettori di un organo imparziale dello Stato. I limiti finanziari della sua amministrazione sono tutti in una relazione di 34 pagine, zeppe di cifre e di puntigliose analisi, e che si sofferma su indicazioni a dir poco illuminanti per comprendere quanto sia stato gratuito e fuori luogo l’aver indicato come corretta l’amministrazione della Capitale d’Italia retta dal Sindaco Veltroni.
Leggendo le conclusioni tratte dagli ispettori il quadro complessivo, senza retorica e senza sottolineature che farebbero presumere strumentalizzazioni di natura politica, risulta tutt’altro che confortante. “Si può dire con certezza – sostengono gli ispettori – che appare necessario invertire la tendenza inerziale del bilancio (ricorso all’indebitamento, ndr) poiché, ad avviso di chi scrive, le risultanze riportate indicano che, al momento, l’andamento delle entrate e delle spese non garantisce la sostenibilità finanziaria, nemmeno nel breve periodo”.
E’ per questo, per sopperire alle gravi difficoltà finanziarie, che il Governo nazionale per Roma ha stanziato 500 milioni di Euro!
Ed i conti di Veltroni li pagano gli italiani!
In un’azienda privata non sarebbe restata altra soluzione che portare i libri in Tribunale per dichiarare il fallimento dell’azienda.
Gli italiani sono stanchi di pagare i conti di questi amministratori!
Altro che notti bianche, feste e cottillons!
Mentre l’ex sindaco di Roma Veltroni dilapidava risorse fin quasi a condurre la capitale d’Italia al fallimento, a Roma hanno trovato giovamento una pletora di consulenti ed una miriade di società costituite in holding, ben 80 e con un numero di dipendenti, 34.000 circa, superiore a quelli del Comune stesso di Roma. I costi naturalmente sono andati tutti a carico della collettività e sono quelli che hanno contribuito a dilapidare le risorse.
Mentre ancora guitti ed artisti di strada, che hanno trovato nelle giunte di sinistra sempre mecenati generosi, si esibivano nelle feste spensierate dell’era Veltroni, la povera gente tirava la cinghia per arrivare a fine mese e si barricava in casa per la paura della microcriminalità.
L’aspetto allegro delle feste e della spensieratezza è stato persino un contrasto troppo forte con le periferie degradate, con la violenza sempre presente nelle borgate, con l’invasione di irregolari dediti allo scippo, al borseggio, alla molestia.
Per essere un modello da imitare forse serviva ben altro alla nostra capitale che non la sventura d’essere amministrata per 16 anni da giunte di sinistra.
Ed il signor Veltroni, invece di menar fendenti a destra ed a manca, faccia una riflessione seria e si vergogni.
Non sarà mai stato comunista, come impudentemente afferma, ma la faccia tosta ce l’ha!
Vito Schepisi

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Di una cosa è grandioso questo blog ,è sempre a commenti zero o quasi.
Si vergogni lei, servo berlusconiano,di un uomo sceso in politica per evitare la galera. Forse il decreto sospendi-processi le è utile? Non c'è peggior vergogna di questo. Servo dei fascisti.

vito schepisi ha detto...

Di grandioso c'è altro: La Libertà!Chi scrive non è alla ricerca della visibilità ma della riflessione. Molti dei miei articoli, per inciso, sono pubblicati su un quotidiano...ed una agenzia liberale puntualmente li riporta in prima pagina. Non devo comunque dare a lei queste spiegazioni, piuttosto a coloro che leggono. Ed a questi mi sembra persino superfluo segnalare la sua viltà. La sua ignominia è pari alla violenza delle sue insinuazioni. Guardi signor anonimo...il fascismo prima che un programma politico è una condizione, un metodo. E non penso che ci siano difficoltà a comprendere, tra me e lei, chi sia più incline a questa condizione. Io sono suddito solo della mia voglia di libertà di analizzare la politica e di esprimere il mio pensiero. Lascio ad altri i giudizi categorici e la violenza. Quest'ultima non è solo un pugno o una schiaffo o una manganellata ma anche un insieme di espressioni...come le sue. Berlusconi, al contrario di Veltroni, l'ha votato la maggioranza degli italiani che come me non hanno creduto ai reiterati attacchi di magistrati politicizzati e di persone come lei. C'è una letteratura della delegittimazione che si ingrossa almeno quanto cresce il desiderio di avere un Paese libero dai "fascisti", rossi o neri che siano. Come lei! Ora vada a lavarsi per bene....non vorrà presentarsi in pubblico dopo esser uscito dalle fogne?

Anonimo ha detto...

Appuntom il fascismo o presunto tale è il suo metodo, con un'aggravante è fascismo lecchino.
Nelle fogne c'erano i fascisti, quindi quello era il suo habitat, ora che è uscito si porta appresso la puzza, non le basterebbero 1000 docce.
Io i fascisti li ho sempre schifati, quindi non appioppi agli altri i suoi titoli e continui a scrivere cazzate e le pubblichi dai suoi degni amici, carta da fogna.
Il suo padrone rappresenta l'antistato, ovvero la corruzione in persona, altrimenti non avrebbe paura dei giudici, il cotardo.

vito schepisi ha detto...

...codardo" si scrive con con la "d" e non con la "t". Bisogna aver apaura invece dei giudici. Le dittature si reggono su una giustizia ideologicizzata. E' necessario che i giudici sottostiano ai principi della democrazia ed a giudicare nel nome del popolo. Lei deve studiare caro signor anonimo. Le mancano i fondamentali. L'antistato è rappresentato da coloro che vogliono sovvertire la volontà popolare, perchè lo Stato è il popolo. Senta a me...si rifccia la doccia...odora ancora di fogna.

Anonimo ha detto...

paura....non apaura......ahahahah!!!! Ora si appella agli errori di battitura?sta proprio male,si controlli la bile.... codardo, o cotardo, il significato, non cambia. Lo è il suo padrone e lei, signor topo di fogna.
Le ripeto a lei non bastano 1000 e più docce per toglieri la puzza di dosso, anche virtualmente le sue parole puzzano.....
Servo del padrone.Ma come si fa a non capire che il signor b vuole olo salvarsi il c....
A lei le manca invece la libertà, quella di pensiero,libero da ogni ideologia.
Non si preoccupi, so la storia, so quanto facciano male all'umanità gente come il nano e chi lo appoggia, come lei.
w lo Stato di diritto, fuori i codardi e i despota, la cancrena di una società.

vito schepisi ha detto...

Non mi appello agli errori di battitura, ma a quelli di conoscenza. Bisogna conoscere per giudicare e la sua conoscenza è molto sommaria. Si rifà ai luoghi comuni ed agli strumenti di una propaganda che , come saprà, non è capace di andare oltre la sua grande capacità di disinformazione. A questi signori della sinistra manca la dittatura. La stessa che i loro sodali hanno applicato laddove sono stati al potere e con la democrazia, come accade anche a lei, non sono abituati a convivere. Il fascismo per acquisire popolarità si appoggiò alla grande industra ed all'itegralismo clericale. I nuovi fascisti, tra cui ho la convinzione di poter collocare anche lei, hanno fatto la stessa cosa. Il popolo, invece, ha conosciuto il liberalismo. Gli strumenti della diffusione dell'informazione ci sono ed i fatti, senza strumentalizzazione, si desumono dagli accadimenti e dall'approfondimento. La sicurezza, ad esempio, e la mancanza della paura sono strumenti di libertà. Invocare la confusione e, in nome della falsa tolleranza, l'illecito e l'abuso è strumento di sudditanza. Rifletta su queste cose, tanto per iniziare ad essere sufficientemente civile. Per la sicuerzza l'Italia, al contrario della Spagna di Zapatero, non spara sugli immigrati ma pretende, perchè è suo diritto, di accogliere nel numero e nella capacità di leicità solo coloro ritenuti opportuni. Anche per i giudici la Spagna di Zapatero stabilisce la loro condotta e ne sanziona gli abusi. La giustizia è nel nome del popolo e non della corporazione dei giudici, delle caste o delle fazioni politiche. Se è contro queste logiche il fascista, signor anonimo è lei. Si legga gli atti del processo Mills ed i comportamenti dei PM e della magistratura milanese se può. La sentenza è già scritta, mentre si sa già che nell'appello Berlusconi verrebbe assolto. La presunta corruzione sembra che non esista ma che il teorema debba andare avanti per arrivare a demolire politicamente il Capo del Governo, votato dagli italiani. In appello le prove a discolpa, ignorate dal PM, e non acquisite scagionerebbero definitamente il signor B. E' un comportamento indegno di un Paese civile! Come indegna è l'opposizione che cavalca l'illuisione di poter recupeare con il giustizialismo ciò che gli ellettori hanno negato. Un'altra doccia...la faccia! Anche se non nutro eccessive speranze. L'indole è difficile mutarla anche con iniezioni industriali di buona educazione.

Anonimo ha detto...

non sono il commentatore di prima, passavo di qui e.....ho letto un pò il battibecco.....
Non sono un militante politico,ne mi ispiro a nessuna ideologia, guardo i fatti e poi decido chi votare, sono tra quegli elettori che ad ogni tornata elettorale spostano il consenso, indeciso fino all'ultimo momento.Leggo i programmi e in base a chi miispira più fiducia poi decido.
Ho fatto questa premessa onde evitare di essere da lei tacciato di fascista.
Termine che odio totalmente.
Tuttavia, anche se l'anonimo ha usato un linguaggio crudo, non posso che dargli ragione sul fatto che è una vera 'schifezza' quello che sta facendo berlusconi al governo.
E chi se lo immaginava che appena al governo si ricominciasse a fare leggi vergogna che valgono per se stesso.
Ha mentito agli italiani, doveva dirlo prima ,lo doveva mettere nel programma che aveva intenzione di fare la norma salva processi e riproporre il lodo schifani per se.
In nessun paese c'è per il presidente del consiglio, quindi altra bugia.
E' altrettanto vergognoso che attacchi la magistratura tutti i giorni, ormai non se ne può più.
La sicurezza non c'entra proprio niente con queste leggi che vuole fare, con tutti i problemi italiani, lui si occupa di se stesso, di non essere intercettato, altro schifo.
Ma come si fa a non indignarsi?
Le confesso una cosa, io ho votato centrodestra ultimamente, l'altra volta avevo votato Prodi.
Ora mi pento e mi vergogno a dirlo. Credevo fosse cambiato, mi ero dimenticato che avesse ancora in corso dei procedimenti.
Ma la legge non è uguale per tutti?
Oppure nel liberismo ci inseriamo anche la differenzazione dei procedimenti penali in base al ruolo e alla clssse sociale delle persone?
Un'altra cosa di cui comincio a diffidare sono i sondaggi che ci propina, credo proprio che siano ,per buna parte, falsati, perchè servono all'opinione pubblica.
Attualmente mi sento rappresentato solo da Di Pietro, anche se non l'ho votato e mi rammarico di non averlo fatto.
Veltroni si sta comportanto fin troppo da signore.
Ciao
Luigi

vito schepisi ha detto...

Caro signor Luigi, premesso che sono un osservatore politico indipendente, cultore del pensiero politico ed appassionato del pensiero filosofico di estrazione liberale. Ho per tale ragione in ugual antipatia sia il fascismo che il comunismo, ritenendo sia l’uno che l’altro deformazioni, anche aberranti e stupide, del pensiero socialista. In questo caso "stupide" non è detto per qualificazione offensiva dell’evoluzione del pensiero socialista, perché è solo quella totalitaria che disprezzo. Quella socialista, infatti,è una scuola di alto valore sociale che apprezzo, anche se in antitesi con la scuola liberale che prediligo. Fatte queste premesse mi meraviglia molto il fatto che lei abbia votato per Berlusconi alle ultime elezioni. Lo dico perché tra una scelta liberale ed una scelta "fascista" c’è una differenza enorme. Di Pietro, per la violenza delle sue espressioni, per l’incultura delle sue scelte politiche, per i suoi trascorsi e per la stessa capacità d’esser d’esempio per dirittura morale, mi sembra assimilabile al pensiero ed al metodo del famigerato ventennio. Di Veltroni critico la duttilità trasformista, la sua poliedrica visione a giorni alterni delle opportunità politiche. Di Veltroni critico ancora il metodo e la cultura leninista: come quella della "ragione" di partito, rispetto anche al buon senso comune. Ma Veltroni almeno non trascende con espressioni di estrema violenza verbale, è un oppositore spesso incoerente, un venditore di fumo come è stato per la sua conduzione amministrativa della Città di Roma. Ma si può anche dire che sia un signore nel reggere il confronto politico, benché sia poco attendibile, ed anche se possa risultare insopportabile a molti per la sua volubilità e per i cocktails di soluzioni che ci propina. Alcune spacciandole persino per nuove. Ma non è Di Pietro! Questi è inaccettabile! Non si può affermare d’essere contro il fascismo e stimare Di Pietro. Questo non è assolutamente possibile!
Detto questo mi duole, al pari dell’interlocutore anonimo, doverla contraddire sulle leggi "ad personam" e sulla questione giustizia, intercettazioni e quant’altro. Vorrei anche che si leggesse le dichiarazioni di Di Pietro dello scorso anno sull’uso "pruriginoso" delle intercettazioni e sulla gravità delle anticipazioni di stampa su quelle costituenti reato e sull’assoluta necessità di impedire che le altre senza rilevanza penale, e private, fossero cancellate e distrutte. Oggi vengono fornite in audio ad alcuni giornali "giustizialisti" e naturalmente antiberlusconiani e Di Pietro plaude. Mi meraviglia, ora che ci penso, che una persona come lei che si ritiene libera non si indigni sull’interesse spasmodico di certa stampa e di certi magistrati su Berlusconi. In Italia la giustizia è un miraggio... ma se si tratta di Berlusconi è implacabile, benché assolto in tutti i processi in cui è stato coinvolto. Anche la questione Mills è una grande "bufala" spero che lei prima di tranciare giudizi si sia informato sulle accuse e sui riscontri, sulla consistenza del presunto reato quando il Presidente del Consiglio, invece, era in contenzioso con lo stesso Mills per altre ragioni. Spero che sia informato con l’assoluta estraneità di Berlusconi con altri soggetti per i quali Mills operava, tra cui il trasferimento della somma di 600mila dollari che erano parte di una partita ben più grossa (10 milioni di dollari). Avrà anche letto che il magistrato sembra abbia detto che "a quello gli rompo il c..."? E che non era la prima volta che lo stesso magistrato prestava "grande" attenzione per Berlusconi. Non è vero quello che Lei afferma sul programma di Berlusconi sulla giustizia. Le ricordo che il leader del PDL sull’emendamento "ferma processi" ha dichiarato di non essere intenzionato ad utilizzarlo per se. Non è vero ciò che afferma sulle legislazioni di molti paesi in merito alla legittimità del vincitore delle elezioni di governare senza essere posto a "gogna giudiziaria". In Spagna, ad esempio, troppo spesso chiamata ad esempio, è la magistratura che risponde al potere esecutivo e non viceversa come succede in Italia. In Francia il Capo dello Stato che è capo dell’esecutivo è insindacabile e negli USA esiste l’Impeachment per il Presidente. E’ un istituto che di fatto esiste anche in Italia per alto tradimento e per reati gravi che dovessero far ritenere improponibile la gestione dell’esecutivo o delle altre cariche dello Stato. Le misure adottate dall’attuale Governo sono quelle che in campagna elettorale sono state proposte ottenendo su queste il voto degli italiani. La questione della Giustizia ed il tentativo di porre rimedio alle sue disfunzioni è un problema reale, caro signor Luigi. Quanti di quei centomila processi arriveranno a termine? Ma lo sa che alcuni magistrati, non certo di simpatia berlusconiana, avevano già avanzato proposte in tal senso? Cosa significa essere o meno nel programma? Un governo si forma su di una linea programmatica ma non può rimanere fermo ed ha il dovere di seguire e ricercare soluzioni. La giustizia richiede interventi ed urgenti…spero che si renda conto che è nello sfacelo totale. Ora delle due l’una se lei ha votato Berlusconi e poi si è reso conto che è politicamente insostenibile la prego di essere più "prudente" la prossima volta. Ma se Lei, come ritengo che sia più probabile, si è guardato bene dal votarlo ed ora usa questa carica in più di strumentalismo per ricalcare la tinteggiatura dell’insostenibile metodo "fascista" di confronto politico del suo predecessore, devo dirle che come lei dice di non essere il commentatore di prima io non sono "Babbo Natale". I liberali si ritrovano sempre caro signor Luigi ed anche se dissentono non diventano "fascisti". Questi ultimi non diventano...lo sono! Buona giornata. vs

Anonimo ha detto...

Anche la questione Mills è una grande "bufala"
Schepisi....ma come è una bufala e il premier si fa le norme per non farsi processare?
E' vergognoso come utilizza le istituzione è una porcata ancora più grande che voi lo difendiate.
Che schifo!!!!
A.T.

vito schepisi ha detto...

Molti italiani, purtroppo, parlano e si schierano su cose che non sanno. Alcuni non immaginano che ci sia una vera guerra dichiarata da alcuni magistrati contro il leader della maggioranza. E' cosa che dovrebbe preoccupare gli italiani democratici!...molti però si fanno coinvolgere dalla macchina della propaganda. In questa circostanza Veltroni ed il PD hanno mostrato la loro vera faccia. E non è una bella cosa! Le riporto una nota del "velino", agenzia non attribuibile a Berlusconi, sulla questione Mills. Ecco il testo integrale ... è un po' lunghetta ma vale la pena leggerla:
- (velino) Silvio Berlusconi e David Mills saranno processati con l'accusa di corruzione in atti giudiziari. Lo ha deciso il giudice delle udienze preliminari Fabio Paparella del tribunale di Milano, al termine di una lunga camera di consiglio.Tutto ruota intorno a 600 mila dollari. Chi dette all'avvocato Mills quella somma? L'accusa - i piemme Alfredo Robledo e Fabio De Pasquale - ha sostenuto, e Paparella ha creduto a questa tesi, che quella somma fu sborsata "da Carlo Bernasconi, a seguito di disposizioni di Berlusconi" per ricompensare Mills. Il quale avrebbe taciuto cio' che sapeva su tutta una serie di traffici societari e valutari deponendo come testimone nelle inchieste All Iberian e Finivest B Group. Di conseguenza i pm, il 10 marzo scorso, ne avevano chiesto il rinvio a giudizio assieme a Berlusconi. Il cavaliere invece ha sempre sostenuto di non aver pagato l'avvocato inglese per tacitarlo. I suoi legali avevano chiesto agli inquirenti di compiere alcuni accertamenti alle Bahamas, attraverso i quali si sarebbe potuta verificare la veridicita' dell'ultima versione fornita da Mills: e cioe' che quei 600 mila dollari gli erano pervenuti da un altro cliente, l'armatore napoletano Diego Attanasio: "Ho 15 documenti probanti, e me ne manca soltanto uno, per stabilire che i 600 mila dollari provenivano da Diego Attanasio". Ma Attanasio, interrogato dai piemme milanesi, aveva sostenuto che lui quei soldi a Mills non li aveva mai dati: "Io escludo di aver dato ordine, anche indirettamente, a Mees Pierson (banca delle Bahamas utilizzata da Attanasio per la sua societa' Hadrian trust, ndr) di far rientrare una somma importante...Non ho memoria di una operazione di travaso di fondi da Mees Pierson a un conto presso la banca Cim di Ginevra (quella che veniva utilizzata dall'avvocato Mills, ndr). Faccio presente che intorno alla meta' di luglio 1997 io sono stato arrestato per corruzione. Ribadisco...che in quel periodo io ero in stato di detenzione". I piemme milanesi, che sentirono Attanasio il 22 dicembre 2005 e il primo febbraio 2006, credettero alla sua ricostruizione. In realta' il soggiorno in carcere di Attanasio inizio' il 21 luglio del 1997: arrestato per corruzione, abusi d'ufficio e indebito rimborso di Iva. I piemme, Alfredo Robledo e Fabio De Pasquale presero per buona la sua giustificazione secondo la quale l'avvocato Mills, di cui egli si fidava, poteva avergli fatto firmare fogli in bianco e con quelli aver falsificato successivamente la corrispondenza con il trust delle Bahamas. Una versione fin troppo suggestiva, secondo la difesa di Berlusconi, e che si sarebbe potuta smascherare con poche e semplici verifiche (date della detenzione, autenticita' della firma, rendiconti bancari). La magistratura inquirente tenne per buone le spiegazioni di Attanasio e chiese il rinvio a giudizio di Mills e Berlusconi il 10 marzo scorso. Se Attanasio entro' in carcere il 21 luglio, il 17 poteva benissimo aver firmato la lettera con cui incaricava un trust delle Bahamas di trasferire soldi a Mills. E la firma e' assolutamente compatibile - a prima vista - con altre sicuramente autentiche. Ma ci sono ulteriori riscontri bancari che starebbero a dimostrare che a dare i 600 mila dollari a Mills fu proprio Attanasio. E questi documenti i legali di Berlusconi sono andati a cercarli alle Bahamas: "Si tratta di un accertamento che avevamo chiesto di fare ai piemme prima di decidere sul rinvio a giudizio. È vero che la procura aveva avviato una rogatoria alle Bahamas, ma non c'entrava nulla con le nostre richieste, e cioe' individuare chi avesse fornito il denaro a Mills", ha sempre sostenuto l'avvocato Nicolo' Ghedini, difensore del premier. "Avevamo chiesto che il risultato della rogatoria venisse acquisito prima della richiesta di rinvio a giudizio, convinti dell'innocenza di Berlusconi. Ma la procura di Milano non ha voluto attendere quei pochi giorni che la difesa ha impiegato per trovare i documenti bancari che dimostrano come il denaro pervenuto a Mills non derivi dalla Fininvest". "Faccio presente che intorno alla meta' di luglio del 1997 io sono stato arrestato con una accusa di corruzione e per me e' stato un fatto estremamente traumatico. Sono rimasto detenuto per due mesi presso il carcere di Fuorni a Salerno e francamente pensare di dare istruzioni a Mills dal carcere sarebbe stato oltre che quasi impossibile, anche rischioso, perche' gli inquirenti di Salerno erano particolarmente interessati alle mie relazioni d'affari con Mills". E' quanto sosteneva il 22 dicembre dello scorso anno Diego Attanasio ai sostituti procuratori Fabio De Pasquale e Alfredo Robledo che lo ascoltavano in qualita' di testimone in relazione al versamento fatto il 23 luglio del 1997 sul conto Cim della banca di Ginevra n. 1001339401 dalla banca Mees Pierson di Nassau, per conto del Trust Hadrian di proprieta' dello stesso Attanasio. La testimonianza di Attanasio, per i piemme, confermerebbe la tesi della procura e cioe' che David Mills quando sostiene che i 600 mila dollari - che facevano parte di un trasferimento fondi pari a dieci milioni di dollari - gli sarebbero arrivati attraverso il bonifico del Trust Hadrian, dice il falso perche' Attanasio non avrebbe potuto "dare istruzioni a Mills" perche' in carcere. E' strano, comunque, che Attanasio non abbia mai chiesto conto al suo avvocato, Mills, di ben dieci milioni di dollari - trasferiti dopo la richiesta, sottoscritta da Attanasio, legalizzata da Mills e rivolta il 17 luglio alla banca di Nassau - se e' vero che il suo legale di fiducia, appunto Mills, avrebbe agito senza "ordine dato anche indirettamente", come ha sostenuto il 22 dicembre scorso. Sulle date poi e' importante fare chiarezza, cosa che non traspare dagli atti: Attanasio entra in carcere il 21 luglio - e non intorno a meta' luglio, come per ben quattro volte ha riferito senza essere contestato dai due sostituti milanesi - e la transazione fra la banca delle Bahamas e quella di Ginevra avviene il 23, con valuta 22 luglio: ma la lettera con la quale autorizza la propria banca a fare il trasferimento dei fondi e' del 17 luglio, quattro giorni prima di essere arrestato. Chiunque abbia un conto in banca, in Italia o all'estero, sa bene che fra la richiesta di bonifico e la materiale esecuzione burocratica dell'ordine possono passare giorni e a volte anche settimane; quindi il fatto che il 23 Attanasio fosse in carcere non cambia nulla. D'altro canto a Mills, ne' Robelo ne' De Pasquale hanno mai contestato il reato di "abuso di foglio firmato in bianco". Che e' gravissimo se consumato da un avvocato di fiducia.-
Ora letti i fatti la invito a riflettere. Sembra sia scontato che, se il giudice ricusato non verrà rimosso( e ci sarebbero tutti gli elementi perchè ciò avvenga) e se non ci fosse il Lodo Alfano, Berlusconi debba essere giudicato colpevole in prima istanza, ma assolto in appello quando saranno recuperate le prove a discarico che i PM si sono rifiutati di acquisire. (Che fine ha fatto il referendum votato dagli italiani sulla responsabilità dei magistrati? E' partito tutto da lì. E' stata la sceglia alla sonnecchiosa magistratura per occupare gli spazi della politica) La sentenza del processo Mills è' tutta già scritta. Questa è la democrazia della nostra magistratura! Si vuole ottenere l'effetto politico della condanna per poi giocarsela magari in Europa e nei consessi internazionali. A danno del Paese, nel caso. Io questo lo chiamo tentativo di destabilizzare il paese ed è una porcata...non so lei. La invito ad andare più a fondo delle questioni c'è tanta malafede ed ipocrisia ad iniziare dalla grande stampa e soprattutto dalla ...sinistra italiana. Non sono mai stato di destra ma sempre un liberale progressista, a volte radicale come tanti che oggi sono nel PDL(ma sono fuori da tutto), finchè la mistificazione della seconda repubblica...mi ha costretto a riflettere. Il pericolo non è Berlusconi ma i poteri forti, i conservatori che vorrebbero imbalzamare il Paese ed aizzano i più volgari come Di Pietro, i più furbi come Grillo, i più viscidi come Travaglio.... i più meschini come Veltroni. Che schifo lo dico io!!!! Lei non ne avrebbe ragione perchè le ricordo che Berlusconi ha diritto di governare in quanto vincitore delle elezioni. Buona giornata