19 gennaio 2007

Bugie irritanti



Le bugie irritano sempre, ma quelle profferite di continuo dal Presidente del Consiglio irritano ancora di più.
La sua maniera di dirle non si limita solo all’abitudine di non essere mai chiaro o di essere sempre torbido nelle sue enunciazioni.
Sarebbe un modo di essere, tipico da sempre di una certa sinistra democristiana.
Al torbido torpore di una comunicazione spesso capziosa, insinuante e untuosa di Prodi ci siamo quasi abituati.
Anche se è un’abitudine sconfortante!
Irrita l’offesa che si estrinseca dalle fondamenta delle sue bugie.
Nel caso di Vicenza, da supino esecutore delle linee dettate dalla sinistra alternativa, giustifica il suo assenso, quasi fosse un atto di mera politica urbanistica e territoriale e non un fatto politico.
Il suo non opporsi spacciato come responsabilità di un paese e di un governo nell’onorare un impegno preso dal Governo precedente, quello di Berlusconi per intenderci.
Il nostro responsabile politico delle scelte governative “non si oppone” all’ampliamento della base americana di Vicenza e fa intendere anche che la questione gli sia caduta tra capo e collo senza che ne sapesse nulla.
Denuncia la fantomatica esistenza di un accordo tenuto segreto da USA e Berlusconi.
Un'intesa arrogante, in forma riservata, in spregio al dovere di informare l'opinione pubblica.
Mantenuta persino nascosta ai cittadini del vicentino, interessati per vari ragioni alle politiche territoriali conseguenti all’allargamento di quella base.
Per intenderci poco ci manca alla denuncia della plutocrazia ed al complotto giudaico-massonico denunciato da Mussolini.
Il povero Presidente del Consiglio, però, è smentito da tutti: amici e nemici.
Persino il suo fido omino della difesa, più volte impegnato a rispondere ad interpellanze parlamentari sulla questione, lo smentisce e si fa dignitosamente assertore delle consegne ricevute dal suo predecessore.
Il ministro Parisi non poteva fare altrimenti.
Nello scorso autunno, in risposta ad alcune interpellanze, il Ministro della Difesa in persona rispondeva nel dettaglio della richiesta USA.
E dalle risposte Parisi affermava la piena consapevolezza del governo sulla richiesta USA, nell’ambito della riorganizzazione delle risorse, dell’allargamento della base vicentina e dell’utilizzo dell’area civile dell’aeroporto “Dal Molin di Vicenza”.
Anche la pubblica opinione, per essere stata questa impegnata a sostenere o ribattere le manifestazioni ormai rituali della sinistra alternativa dinanzi alla base, non può che confermare l'ennesima bugia del Presidente del Consiglio.
Da Sofia invece Prodi affermava che il Governo non ne era stato informato.
Accusava di fatto Berlusconi d'aver mancato di correttezza nei confronti del popolo italiano e d'averlo coinvolto inconsapevolmente in una scelta politico-militare di quella portata.
Un Capo del Governo, Prodi, che non ha memoria o che ci fa fessi?
Sia nell’un che nell’altro caso, ci sarebbe da considerare che sarebbe opportuno che lasciasse ad altri responsabilità che sono al di sopra sia delle sue capacità, che della sua limitata dignità.
Quest'uomo è una vergogna per il Paese.


Vito Schepisi

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Adesso non e' che me ne fotte di fare il difensore di Prodi, ma sto Schepisi come fa a non renersi conto che ci ha rotto i coglioni con questa propaganda becera.

Basta che lui ammetta che e' un propagandista e puo' fare anche di peggio, siamo in democrazia ed ogni imecille ha il diritto di dire la sua.

Ma sei vuoi parlare da cittadino comune come fai a non vedere l'ennesima polpetta avvelenata che Silvio ha lasciato in eredita'; bene inteso per quel che mi riguarda non ho nessuna prevenzione alla base, tanto fino a quando non cambia la filosofia politica americana le basi o le fanno qui o le fanno la, anzi mi meraviglio che abbiano dismesso quella di Brindisi, che per quel che so e' lasciata all'incuria e all'abbandono.

Ma a parte questa che e' solo una personalissima opinione, da comuni elettori che si sforzano, senza alcun interesse all'emancipazione del proprio paese, VE LO IMMAGGINATI QUESTO BRANCO DI PROPAGANDISTI CHIASSOSI ED IMPUDICI, che cagnara si erano gia' preparati a fare su l'antiamericanismo di questo governo, se Prodi avesse rifiutato l'ampliamento della base, come era stato gia' assicurato agli americani da Martino e dal sindaco di FI?
Gerardo Nocera

Anonimo ha detto...

Caro Vito.... ci scommetti che c'è gente che ancora vorrebbe farci bere che la base di Vicenzasi allarga perchè c'è stato un accordo segreto tra Berlusconi e gli Usa? Ovviamente qualcuno ci sarà che proverà a farcelo credere. Sai che farei? gli direi di andarsi a trovare la verità sul sito della Camera, di andarsi a leggere le dichiarazioni (Non di Berlusconi) dei loro beniamini, di andarsi a trovare i resoconti stenografici delle interrogazioni parlamentari sull'argomento: interrogazione del 31 maggio 2006. risponde Rutelli (che non credo sia filo berlusconiano) e dichiara che il governo precedente aveva dato solo una DISPONBILITA' DI MASSIMA all'ampliamento e non vi era affatto un accordo segreto con Washington. Pensi che se vi fosse stato un accordo segreto Prodi avrebbe reagito così e sarebbe adesso in questo imbarazzo? Se vi fosse stato un accordo Prodi avrebbe detto: "cari alleati, c'è un accordo internazionale stipulato del precedente governo, al quale non mi posso sottrarre". Ma non l'ha potuto dire perchè sia a destra che a sinistra sanno bene che accordi segreti non ve ne erano.

Anonimo ha detto...

E poi la grande sparata che è tutta una questione urbanistica e la deve decidere il sindaco. Ma ti rendi conto chi ci governa? gente che ci crede ignoranti di diritto internazionale.Pretendere poi di presentare come questione urbanistica un accordo internazionale che deve essere deciso unicamente dal governo e non da un sindaco dimostra solo ignorantia di norme giuridiche di diritto costituzionale e diritto internazionale....
sto pensando alla politica estera di questo governo. Cosa hanno fatto a parte andare a braccetto con Hezbollah o incontrare Admadinejad o mandare 3000 militari in Libano? Ma certo!hanno ritirato i soldati dall'iraq! Peccato che lo avrebbe fatto anche Berlusconi.
Ci sono 120 parlamentari dell'Unione che stanno raccogliendo firme, contro Prodi e contro l'ampliamento della base americana di Vicenza. Qualcuno di loro vorrebbe anche chiedere al Premier di presentarsi in aula e dire perchè li ha imbrogliati. Questo è indice che neppure all'interno della maggioranza di governo credono a un premier ignaro di tutto. Proprio le frange più estreme di questo governo pensano che questo si di Prodi all'ampliamento della base sia la contropartita che paga per l'uscita dall'iraq. Povera Italia. Io mi limito ad assistere e vedere l'imbarazzo di chi li ha voltati e non sa più trovare scuse valide per giustificarli. ciao. Dike

Anonimo ha detto...

Io ho sentito al telegiornale con le mie orecche Martino che si vantava d'aver dato assicurazione lui agli americani.
Ma poi in questo parapigli non si capisce, Schepisi e soci sono contrari o favorevoli all'ampliamento della base?
Gerardo Nocera

vito schepisi ha detto...

Cara Dike...come vedi il primo idiota lo abbiamo trovato. Solo che in alternativa a Berlusconi cita Antonio Martino. Sarebbe questi l'artefice dell'accordo segreto.
Ciò che non mi spiego è perchè il precedente Governo, qualora fosse stato interessato direttamente e richiesto di una concessione sulla base di un progetto esecutivo, non avesse dovuto rilasciarla. Questa richiesta è giunta invece a questa maggioranza. In passato c'era stata un assenso di massima palese e talmente pubblico che in Parlamento se ne era discusso con interventi sia di Rutelli che di Parisi. Costoro non si sono mai nascosti dietro Berlusconi ed hanno avuto il buon senso di affermare che il precedente Governo aveva lasciato loro ogni consegna in modo chiaro. Rutelli, come tu affermi, ha riferito che Martino aveva espresso un parere favorevole, come era giusto che fosse. Favorevole era il parere del Governo Berlusconi e favorevole è rimasto quello della ex maggioranza. Favorevoli sono anche i pareri di buona parte di questa maggioranza, Rutelli e Parisi compresi.
Se la maggioranza è spaccata su una questione che riguarda aspetti salienti della politica estera, ed anche della responsabilità militare di un paese di confine su un mondo in fermento, come è la collocazione dell'Italia, se è spaccata, come accennavo, la maggioranza di fatto non esiste più. La serietà comporterebbe che se ne prenda atto. Ciao Dike. Un Abbraccio e grazie per la visita.

Anonimo ha detto...

Martino si e' vantato al TG2 di mezzogiorno, di essere colui che aveva dato assicurazione agli americani.Pirla!

Schepisi, giusto per divertirci, ci scrivi tutti gli scritti che avevato gia' preparato su l'antiamericanismo di questo governo, nel caso Prodi avesse rifiutato la base? In ogni caso non buttate niente, non manchera' l'occasione.
Gerardo Nocera

Anonimo ha detto...

Caro Vito.... come vuoi pretendere di essere creduto, quando il profeta Trotsky (che paraltro fece una pessima fine) diceva che si deve credere a tutto ciò che dice il partito.
Non pretendo di essere creduta, quanto meno da certa gente, ma, a titolo puramente espositivo riporto quanto scrisse l'Unità il 18 novembre, quando seppe che la marina degli USA aveva messo online un prebando per l'ampliamento della base di vicenza....
""""Il governo italiano non ha ancora dato l´autorizzazione all´ampliamento della base di Vicenza. Eppure gli USA vorrebbero già disporne a loro piacimento…""" IL-GOVERNO-ITALIANO-NON-HA-ANCORA-DATO-L'AUTORIZZAZIONE. Questo lo scrive l'Unità e non io.
pochi giorni dopo arriva anche una nota del Ministero della Difesa, che recita così: """"L'emanazione di una "presolicitation notice"(prebando)….è priva del presupposto essenziale: l'assenso da parte del Governo italiano.. Come è stato ribadito più volte in tutte le sedi istituzionali conviene ripetere ancora una volta che a causa delle conseguenze derivanti dall’impatto del nuovo insediamento militare sul territorio coinvolto per il significativo accrescimento della sua dimensione, il Governo intende assumere la decisione a partire dagli orientamenti espressi dalla comunità locale nelle sedi e attraverso gli strumenti istituzionali previsti. Fino alla decisione del Governo italiano, ogni atto o iniziativa al riguardo è da considerare come interna all’ordinamento statunitense e in quanto tale del tutto priva di rilevanza per l’ordinamento italiano""".
Da quell’articolo scritto sull’Unità, dalla nota del Ministero della Difesa, oltre che dalle tante interrogazioni parlamentari che si sono avute in merito alla base Usa di Vicenza, si potrà chiaramente capire che non vi è mai stato alcun accordo segreto Berlusconi-Washington, accordo che il governo Prodi, troppo spesso portato ad aderire a teorie complottiste Made in Berlusconi, ha fabbricato come scarica barile per uscire a faccia pulita, specie di fronte al proprio elettorato, dopo aver dato l’assenso all’ampliamento della base.

Anonimo ha detto...

Caro Vito, hai saputo che tra le imprese che concorrono a spartirsi i 500.000.000 di dollari degli sporchi americani, ci sono pure tre coop rosse? e non tre coop qualsiasi, bensì tre teste di serie, che, non si sa come, si sono offerte per le prime a partecipare agli appalti che verranno banditi.

chiunque può andare al seguente sito:
http://www.esol.navfac.navy.mil/


scegliere la versione italiana, cliccare su "Mostra solo", digitare nell'apposito spazio il numero di capitolato:

N33191-06-R-3229


e vedere quali sono tutte le imprese che hanno chiesto di partecipare alle gare di appalto bandite dalla Marina statunitense per lavori alla base di Vicenza.


Noterete, così, con gran meraviglia, che le più sollecite ad aderire alla presolicitation (che addirittura si sono iscritte al preavviso di bando nei primissimi giorni dall’uscita dell’annuncio, nonostante il preavviso stesso scada il 6 marzo 2007) sono cooperative rosse. Anzi, sono tre colossi dell’edilizia rossa.

E mentre il popolo di Vicenza manifesta contro l’ampliamento della base, i no global e i pacifisti della sinistra raccolgono firme e fanno manifestazioni con lancio di pomodori per fermare l’allargamento della base stessa, le cooperative rosse, per nulla toccate dalle tante proteste dei "compagni", si preparano invece a partecipare fattivamente all’ampliamento della Base usa vicentina e, magari, ad aggiudicarsi qualcuna delle gare di appalto bandite dalla Us Navy, i cui importi si aggirano dai 250.000.000 ai 500.000.000 di dollari.


Di fronte al business anche le ideologie si affievoliscono.

La sinistra, che disprezza tutto ciò che è americano, perfino la coca-cola, non disdegna tuttavia i dollari.


E, come dice un detto anonimo, che pare valere anche per i detrattori del capitale: "Chi sostiene che il denaro sia lo sterco del diavolo, pensa in realtà al denaro degli altri".


Dike