03 marzo 2010

L'apologia del fallito



L’Italia è sempre il Paese in cui c’è chi si lamenta per la siccità, quando non piove, mentre invece c’è chi si lamenta per le calamità atmosferiche, quando piove. Niente va mai troppo bene. Sempre, invece, si dice che comunque vada male, anche quando ci sarebbero ragioni per pensare che invece possa andar bene. Non c’è meraviglia che regga. Neanche quando, ad esempio, si sente parlare di grande successo per un fallimento o viceversa di fallimento per un grande successo.
Sarebbe grandissimo, il nostro, come Paese, se non fosse per l’eccessiva presenza di gente che, nonostante più di un fallimento, si mostri sin troppo capace, tanto dal risultar d’essere solo un po’ troppo furba, e qualche volta anche un po’ eccessivamente truffaldina e bugiarda.
In questa abitudine dei molti acrobati delle parole, di coloro che usano il dire in stridente contraddizione col fare, e di quelli che fanno a meno anche dal dire il vero, ed abitudinariamente si esimano anche dal fare, si finisce col perdere persino la bussola. In politica, ad esempio, non si capisce chi o dove o il quando delle cose, delle persone, dei partiti, né chi sia responsabile e di cosa, o perché. Nella confusione non si capisce mai la dimensione reale dei fatti. Si capisce solo che l’arte della parola, usata dai fantasiosi professionisti del niente, camuffa la realtà e stravolge la storia. E’ come quando si spacciano per pietre preziose i fondi delle bottiglie o per oro colato il vile metallo.
La partita si gioca più sul metodo del far apparire, sui colpi di scena, sui colpi di teatro. E’ come una fiction, come un film, come un festival. Sculettano e si mostrano le soubrettes scollacciate, come nelle passerelle delle sfilate. Ci provano a vendere nuvole di fumo ed usano le istituzioni per il loro consumo. Richiamano il popolo alla guerra santa, demonizzano l’avversario, finiscono col mettere in pratica gli unici strumenti che hanno imparato bene ad usare: la chiacchiera, l’illusione, la calunnia ed il falso. Come è successo con Prodi al Governo, dal 2006 al 2008, quando si faceva passare per grande successo politico ciò che era una macelleria sociale e per risanamento dei conti l’aumento della pressione fiscale.
Il fallito è colui che attribuisce sempre ad altri le sue responsabilità. In politica il fallito parla sempre di battaglie vinte, mentre tutt’intorno la popolazione si lecca le ferite. Si spaccia così per vittoria anche lo spreco del danaro pubblico, in nome di un dichiarato impegno sociale, come è capitato a chi di recente ha pensato che il sociale dovesse consistere nell’anticipare di qualche mese l’esodo per la pensione a pochi lavoratori garantiti, a danno delle giovani generazioni, ovvero nel proteggere oltre il dovuto lo spreco di chi percepisce un salario pubblico, senza profondere impegno e, a volte, senza neanche l’impegno di recarsi al lavoro.
E’ un fallito Vendola in Puglia. Lo dicono i numeri e le cronache degli ultimi tempi. Lo dice chi ha il buon senso di andare oltre le illusioni ed i richiami ideologici e fa un bilancio degli ultimi 5 anni. Resta un fallito a prescindere dalla cronaca giudiziaria e dalle responsabilità politiche di una gestione moralmente raccapricciante. Le cupole affaristiche e di controllo politico del territorio, finalizzate al rafforzamento elettorale, le pratiche clientelari, i ricatti sessuali, le infiltrazioni malavitose, i festini, il denaro pubblico sprecato nelle forniture sanitarie, costituiscono solo la cornice del quadro fallimentare di una complessiva gestione. Vendola resta un fallito ben oltre le ragioni del soffermarsi sullo squallido uso fatto della Istituzione pugliese.
I partiti della sinistra, PD in testa, che oggi sostengono il Governatore pugliese uscente, fino a qualche settimana fa, volevano, invece, metterlo da parte. La sinistra voleva girar pagina, chiedeva l’accantonamento dei responsabili della passata gestione ritenendoli impresentabili. Anche se correo nel fallimento, il PD si preoccupava solo di correggere l’immagine fallimentare vigorosamente emersa. Ora con la classica doppiezza di sempre rimescola le carte. Ma, se non per il suo fallimento, perché allora il PD si ostinava a chiedere la discontinuità con la precedente gestione? Perché la base si è spaccata ed il partito si è accapigliato al suo interno? Perché il caso Puglia, per mesi, ha rappresentato un fatto politico di interesse nazionale sui più grandi quotidiani nazionali? Perché il PD si è trovato a dover scuotere le ambizioni e le responsabilità del sindaco di Bari Emiliano? Perché questi chiedeva una legge regionale a suo uso e consumo per farsi eleggere Presidente della Regione Puglia e restare Sindaco di Bari? Perché il PD ha dovuto accettare le primarie in Puglia, sacrificando l’immagine di Francesco Boccia, se non per recuperare le ragioni di una politica dall’apparenza più composta, più orientata alle soluzioni e più moderata?
L’ostinazione di Vendola a volersi ricandidare ad ogni costo era fondata invece solo sulla sua certezza di aver lavorato bene nella Regione, ma il suo è stato solo un buon lavoro di consolidamento elettorale per la sua riconferma. Niente di più! Una grande rete capillare finalizzata al consenso personale. La sua emarginazione, per mano dei compagni di cordata, avrebbe invece esaltato il suo fallimento politico, con grave pregiudizio anche delle sue ambizioni nazionali. Vendola è un fallito che sa bene di esserlo, come bene lo sanno i suoi alleati che si sperticano oggi nell’apologia del fallito.
Le ragioni stanno nei fatti, come sostiene il suo avversario del Pdl Rocco Palese: “Una Regione che sintetizza il peggio delle regioni guidate dal centrosinistra”. Ed i fatti sono: un miliardo di debiti nella sanità; aumento di Irap, Irpef e benzina per i pugliesi; il 63% dei Fas 2000-2006 non spesi; 500 milioni di risorse nazionali ed europee non spese; 2 miliardi in cassa non utilizzati (e ciò nonostante la crisi e le difficoltà delle piccole e medie imprese che si ripercuotono sui livelli occupazionali); i giovani costretti ad emigrare; promesse sui salari sociali fatte ai giovani nel 2005 non mantenute; uno stato comatoso del territorio. Insomma, un fallimento!
Vito Schepisi

14 commenti:

Anonimo ha detto...

hi

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thanks
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dario ha detto...

la cosa forte di questo articolo è che sostituisci il nome di vendola con quello di berlusconi e sposti l'attenzione dalla puglia al territorio nazionale, ebbene....calza a pennello! Effettivamente: pd=pdl.
P.S.:chi cavolo devo votare in camapania? Il pd è qui un'associazione a delinquere (ora appoggiata perfino dall'idv), il pdl è fatto della stessa pasta....O non voto o voto chi??? Che bella situazione! Ci mancava solo cosentino....

vito schepisi ha detto...

Caro dario, non capisco perchè voglia sostituire il nome di Vendola con quello di Berlusconi. Poi dici che la tua non è una forma depressiva del carattere. Berlusconi lo vorresti anche in Puglia, magari a prendersi le responsabilità del fallimento dei suoi avversari. In sede nazionale già Prodi aveva abbondantemente deluso gli italiani. Con Berlusconi mi sembra che la musica, invece, sia sostanzialmente cambiata. Abbiamo un governo che ha fatto cose egregie e mantenuto gli impegni pur in situazioni catastrofiche per i mercati e per il degrado ....lasciato d Prodi. A tal proposito sembra che la Corte europea ci voglia sanzionare e bloccare l'erogazione di 500 milioni di Euro per la spazzatura in Campania, per episodi di degrado ambientale e di pericolo per la salute dei cittadini riveniente dal 2007 (era Prodiana).
Sei campano e non sai che Cosentino non è candidato alla presidenza? Il vostro nuovo prossimo presidente che sostituirà Bassolino e che si contrapone alla candidatura di De Luca, inquisito e sostenuto anche dal tuo amico Tonino, è Caldoro. Per coerenza dovresti votarlo...non è inquisito al contrario di De Luca ...
Per coerenza anche in puglia dovresti tifare per Palese, grande lavoratore e persona onestissima. Insieme a Palese ed ai suoi amici sto lavorando su alcune proposte programmatiche. Il lavoro in puglia è difficile perchè vendola ha lavorato esclusivamente al rafforzamento elettorale della sua candidatura per 5 anni. Non ha fatto niente, solo quello! Ed in più si son messi la Poli Bortone e Casini, la prima per ripicca e l'altro per perseguire l'obiettivo del ripristino della partitocrazia a pescare nel paniere dell'area moderata e di centrodestra.
Resta sempre valida la mia offerta di interessarmi per un bravo psichiatra...chissà tu riesca persino a ragionare un po'! ahahahah!!!
Ciao! Vito

dario ha detto...

1-C'è stato un errore di battitura, volevo scrivere: "se" sostituisci il nome di vendola con quello di berlusconi, ebbene, l'articolo calza a pennello!
2-so che il candidato in campania è caldoro. Ho scritto di cosentino perché quella fu una candidatura che, dopo la disastrosa era bassolino, mi aveva letteralmente fatto cadere le braccia...Ma come, dopo bassolino, lo STATO candida un amico dei casalesi, di quelli che hanno avvelenato la mia regione? E sai bene che cosentino non è stato più candidato SOLO per scampare all'arresto, beneficiando dell'immunità parlmanetare. CHe chiavica il pdl! Peggio del pd!
3-de luca non lo voto manco morto: è inquisito e poi fa parte del pd, un partito che in 14 anni ha distrutto la mia regione.
4-non voterò nemmeno caldoro e ciò per ovvie ragioni: la prima è che il pdl, a livello nazionale, mi disgusta; la seconda, è che il pdl voleva candidare cosentino e non l'ha fatto solo per le ragioni di cui sopra. Insomma, dopo bassolino mi sarei aspettato un'inversione di rotta almeno dal partito avversario, e invece niente...anzi dalla padella alla brace: da un delinquente (bassolino) a un camorrista, sarebbe stato davvero troppo. Chi voterò? O una lista civica o non mi reco alle urne. La merda io non la voto, e poi per me non cambierà niente. Sto studiando, studiando e studiando, già sapendo di dover emigrare e di trovare fortuna altrove. Al nord, all'estero, chissà....So solo che l'equilibrio di cui godo oggi, proprio come quello di ogni ragazzo del sud, è solo temporaneo visto che tra non molto dovrò lasciare (per forza!) fidanzata, famiglia e amici e ciò...a causa del sistema costruito dai partiti, in primis pdl e pd. Perché dovrei votarli???
L'invito a curarmi lo rigiro, dunque, al mittete, io davvero non ne ho bisogno! Sono fin troppo sano (moralmente) e sveglio....oltre che vivere ogni giorno una realtà che tu nemmeno conosci ma aprrendi soltanto dai media, camerieri della politica.
P.S.:a proposito:a napoli mi sa che si candiderà la carfagna. Insomma il pdl non trova niente di meglio che candidare per una città così piena di problemi un ex velina. Ma chi è? CHe ha fatto per fare la minstra o il sindaco di napoli? E' bona? Certo! Ma questo può bastare? E io dovrei votare il pdl.....ma fammi il piacere (facendo il verso a un GRANDE della mia città)...

vito schepisi ha detto...

Caro Dario....nessun folle sa di esserlo!
Prova a rileggere ciò che scrivi! Cerca, se puoi, per una volta tanto di porti dinanzi ala questione politica di un Paese che è vissuto dal dopoguerra in poi in mano alle caste ed agli equilibri di potere esercitati in forma consociativa. Aggiungi a questa realtà l'interferenza in Italia delle più grosse centrali della disinformazione e la presenza degli interessi economici ed "etici" tra i più potenti del mondo. Una volta che hai provato a porti in questa "visual" del Paese, prova a pensare cosa possa capitare a chi ci prova a scardinare questo equilibrio. Naturalmente chi ci voglia provare o è un pazzo, oppure una persona di grande carattere e con grossi mezzi economici. E prova a sentirti per qualche minuto Silvio Berlusconi...tenuto in graticola per 16 anni! Non so se potrai riuscire a capire le ragioni perchè ti vogliano ...morto!
Il Cavaliere, solo per spese legali ha cacciato somme che per chiunque sarebbero impossibili. Per inciso (pensa alla povera gente che non ha i mezzi invece per coprire le spese di questa giustizia da terzo mondo che ti tratta senza diritti...e con comodo...utilizzando mezzi economici ingenti solo per colpirti e che pur essendo gestita per l'azione penale dalla Procura della Repubblica, dal Pubblico Ministero e non dall'avvocato dell'accusa....ignora le tue ragioni).
De Benedetti, Soros sono riuscito a mettere sotto i piedi chiunque...meno che Berlusconi. La casta della magistratura (CSM, ANM, Corte Costituzionale, Cassazione) ha avuto ragione persino di Bettino Craxi, uomo non facile,ma non riesce ad incastrare Berlusconi. Ci hanno provato con la mafia, con lo stragismo, con il gossip. Non c'è riuscita la Rai di Zaccaria, un'armata compatta, senza confronto, in cui anche nelle trasmissioni di calcio passava, viscida, l'informazione contro l'allora opposizione (mai l'informazione si era schierata così compatta con il governo, tra l'altro antipopolare, pasticcione e fallimentare con tre presidenti in 5anni ed un quarto presentatosi alla resa dei conti come candidato premier). Avevano assoldato persino Montanelli avanti in età e rancoroso, Benigni, Santoro, Biagi, La Guzzanti, Travaglio, Luttazzi in piena campagna elettorale , ad onta della par condicio. Tutta una martellante campagna di aggressione politica fatta passare spesso per satira. Furono persino sanzionati, ma dopo...il delitto). So che è difficile per chi è fuori dalla ragione porsi domande, avere dubbi. Tu mostri solo sicurezza nel tuo odio viscerale. Io ti dico che dinanzi al quadro politico di oggi da Casini, a Rutelli, da Di Pietro a Bersani, Da Vendola a D'Alema, Da Veltroni ad Errani, da Bassolino a Pacoraro la persona più onesta appare proprio Berlusconi.
Se a Bari potessi votare la Carfagna non ci penserei due volte, e per più di una ragione: perchè è carina, perchè è brava, perchè è seria e perchè tanta gente come te, priva di argomenti l'ha presa a bersaglio solo perchè è donna e carina ed ha avuto successo. Così ho fatto con Barbara Matera alle recenti Europee. Meglio la Carfagna che studia, si impegna, si consulta, chiede consigli, senza arroganza e con molta umiltà di una Rosy Bindi piena di saccenteria. E non per questioni di estetica, ma di sostanza!
>>> continua

vito schepisi ha detto...

<<<<< A Cosentino non è stato dato modo di contestare le accuse mossegli, al contrario di De Luca. Le indagini sono andate avanti per oltre un anno, tenendolo sulla graticola. La tesi accusatoria verte sulle testimonianze dei pentiti. Queste circostanze mi convincono che anche questa volta sia scattata la giustizia ad orologeria in una regione in cui a sinistra, Di Pietro compreso, hanno grosse responsabilità sia per il degrado e sia per la questione morale. Soccorso rosso? In ogni caso Cosentino non è stato candidato per spegnere polemiche che potevano trasformarsi in danno d'immagine e solo sulla spinta di queste considerazioni. Fini si era esposto molto ed aveva rilasciato dichiarazioni molto precise e smentirlo poteva significare una tensione ancora più alta non conveniente a nessuno. E' diverso dalla questione Tedesco in Puglia per la quale hanno fatto dimettere dal Senato l'ex ministro De Castro, candidandolo alle europee, per munire l'ex assessore alla sanità ( non accusato da pentiti ma da azioni e fatti contestatigli) di immunità. Un atto scellerato che certamente ha mirato a coprire un ambiente omertoso. Ho due figli che per lavoro sono al nord e da padre soffro la loro lontananza, ma non posso dar loro torto. In Puglia da quando è arrivato Vendola è il deserto. Forse più di me puoi comprendere cosa sia il clientelismo, nella terra famosa per le pratiche clientelari e del voto di scambio, come la Campania, puoi capire una Puglia in cui sono stati elargiti denari a pioggia su giovani e gruppi, su iniziative ed organizzazioni tutte legate al governatore uscente. I fondi destinati all'agricoltura sono fermi, due miliardi di euro da poter utilizzare per il sostegno alle imprese e per l'occupazione non spesi ed i fondi europei non utilizzati. I pochi utilizzati però spesi prevalentemente per feste di piazza, per pellicole sovvenzionate e per convegni promozionali ove pontificava il Presidente poeta.
Caro Dario, se hai una battaglia da combattere, la devi combattere per cambiare il paese, per la rivoluzione liberale, per far emergere le qualità e l'impegno e non c'è che una parte politica in grado di farlo, pur nelle contraddizioni, pur nelle difficoltà, pur dovendo fare i conti con tanti difetti dell'uomo. Questa parte è il riferimento liberale del Paese, l'unico che ha l'originalità di un programma di sviluppo e non a caso scopiazzato e male dalla sinistra confusa e mestatrice, arroccata intorno alle caste, a De benedetti, ai soloni dell'informazione, alla magistratura più inefficiente e pericolosa del mondo civile.
In bocca al lupo. Vito

dario ha detto...

Vito,
1-paragonare la carfagna alla bindy mi pare davvero troppo e ciò a prescindere dalle loro opinioni politiche. La carfagna non ha fatto nulla nella vita per "avere successo": è semplicemente bona, si è spoggliata facendo ammirare le sue grazie e...è diventata MINISTRO DELLE PARI OPPORTUNITA'. Insomma, il colmo del colmo nella repubblica delle banane: una ex donna oggetto che diviene ministro delle pari opportunità! Ma è tollerabile ciò?
2-i testimoni che accusano cosentino sono gli stessi sulle cui dichiarazioni poggia l'intero processo spartacus. La mia non è una condanna pre-giudizio, ma voglio semplicmente sottolineare che i giudici che secondo te stanno incastrando cosentino sono gli stessi che hanno ricevuto fior di complimente dalla politica (COMPRESO MARONI) per il loro eroismo anticamorra. Come ho sempre sostenuto, quando le presunte toghe rosse diventano uomini in carne ed ossa, con nomi e cognomi, allora crolla (spesso) l'intera balla della peersecuzione del pdl.
3-cosentino non è stato candidato non per una questione d'immagine ma per una questione molto semplice: avrebbe perso l'immunità e sarebbe stato prima o poi arrestato. Basta con le puttanate partigiane per favore.
4-sai benissimo cosa penso di casini, bersani, del sistema della sinistra ecc....Ma sai anche cosa penso del pdl: è l'altra faccia della medaglia, di un sistema CHE VA ABBATTUTO IN TOTO. Al potere enorme delle sinistra fa da contraltare un altro potere enorme, forse ancora più spaventoso, quello di silvio berlusconi, l'uomo più ricco d'italia che è anche il magnate dei media e che tutto può fare tranne che fare del bene al nostro paese. Le ultime vicende ammazza-democrazia lo confermano.
5-addossare le colpe del deserto pugliese esclusivamente a vendola mi sembra alquanto ridicolo. Sai bene che clientelismo, corruzione ecc..qui al sud non hanno colori politici e dunque fanno parte ANCHE del pdl. Senza il potere clientelare di bassolino e della camorra in campania non si vince; senza quello di cuffaro e della maifa lo stesso vale in sicilia; lo stesso vale in puglia e in calabria. Insomma, senza la criminalità organizzata e senza uomini dal grande potere clientelare, al sud non si vince. E sia il pd che il pdl vanno a caccia di questi poteri, altrimenti "non si cantano messe".
RIBADISCO: il sistema va abbattuto in toto, a iniziare da chi governa oggi. E per coerenza, alle regionali non voterò né de luca né caldoro.
Ciao.

dario ha detto...

Candidare cosentino in campania, non sarebbe stato comunque un segnale rassicurante da parte dello stato. DImentichi poi che cosetino è imparentato con un boss dei casalesi e dovresti sapere benissimo quanto contano i vincoli familiari nella logica della crminalità nostrana. Ma dico io, tra tanti buoni politici proprio cosentino dovevano candidare? Ma siamo impazziti???? E poi, resta il fatto che nella società gestita metà dallo stato metà dai privati, cosetino cogestiva con esponenti del clan dei casalesi. Essendo del posto, essendo anche lui un casalese (nel senso di appartenenza al territorio) sapeva benissimo chi si trovava di fronte! Li conosceva, sapeva che erano camorristi! Certo che ciò potrebbe anche non essere rilevante penalmente (ma a quanto pare lo è) ma sicuramente lo è dal punto di vista politico. Ed è anzi un fatto, questo, politicamente GRAVISSIMO. Credo che dovresti fare un passo indietro e ammettere che non era OPPORTUNO candidarlo. Ci sono tanti politici, perché proprio lui? Secondo me è l'ennesimo segnale: senza camorra in campania non si vince. Chi meglio la corteggia vince, non c'è nulla da fare! Così è stato e così sarà ancora...fino a quando si voteranno i vari de luca o caldoro....

dario ha detto...

come mi spieghi il fatto che i giudici maggio, lepore, cantone ecc...hanno ottenuto i complimenti da maroni e poi all'improvviso, sempre loro (!!!) diventano dei delinquenti che fanno lotta politica? E' questo che non mi quadra, è questo che ti chiedo di spiegarmi.

vito schepisi ha detto...

Caro Dario...del resto da te cosa mi potevo aspettare!?
Non conosco la situazione in Campania, ma se me lo consenti conosco quella pugliese. In Puglia si sa bene a chi sono legati gli ambienti malavitosi. Se non rischiassi la querela potrei tracciarti una mappa. Ma sono sempre i magistrati in Puglia che hanno rilevato la presenza di ben 3cupole di controllo politico del territorio e...guarda caso fanno capo a tre personaggi di sinistra. Ma considerato il clima ed il silenzio calato negli ambienti giudiziari, oggi è pericoloso anche avere un colpo di ... dignità. Nelle ultime competzioni per il Comune di Bari, meno di un anno fa, nelle liste del sindaco è stato candidato un boss di Bari: il parigino (Emiliano lo ha giustificato persino come un'opera di impegno sociale...per redimerlo). Oggi nelle liste di Vendola è candidato il fratello di Tedesco che è passato al Senato per garantirgli ...il piede libero. Il fratello non aveva mai fatto politica.
Nessuna indagine ha mai coinvolto invece uomini del Pdl, se non Fitto, per un contributo elettorale di 500.000 euro regolarmente dichiarato ed inserito nel bilancio del suo gruppo politico (Puglia prima di tutto). Le ipotesi di reato sono state tutte derubricate, ma non è arivato il proscioglimento (almeno per ora). A tal proposito nella fascia "rossa" del Paese, ed in particolare in Emilia e Romagna, dovrbbero finire tutti sotto processo per i finaziamenti elettorali iscritti a bilancio ricevuti dalla lega delle cooperative che gestiscono gli appalti ed i servizi.
Per concludere quando si parla di giustizia politica non ho mai detto anche giudici incompetenti e disonesti. Non sono abituato al giustizialismo o almeno se parlo di disonestà mi limito a quella che si manifesta nel non esercitare sempre la propria funzione in modo imparziale come dovrebbe essere.
Ma se non sei proprio cotto...prova ad immaginare in italia ug magistrato che si alzi la mattina e dica che c'è una deriva ideologica della sua categoria...e prova ad immaginare se questo mgistrato farà mai carriera!
Berlusconi è l'unica speranza che abbiamo. Se non ci riuscirà lui a capovolgere le ramificazioni "mafiose" del Paese non ci potrà mai riuscire nessuno ed i "debenedetti" prevarranno.

dario ha detto...

Vito,
1-non conosco bene la situazione in puglia, abbastanza bene quella campana. Comunque insisto nel dire che è la politica che cerca la mafia, non viceversa. Di conseguenza, il pdl per andare al potere cercherà coscientemente i soliti legami. E' così e non c'è nulla da fare: il pdl fa parte del sistema quanto il pd.
2-il pdl fa parte del losco sistema che opprime il sud (come detto) e tra i mille esempi te ne posso fare uno: ha aperto le porte a mastella, il re incostrastato del clientelismo (sto parlando di responsabilità politiche non penali!). E allora perchè dovrei votare il pdl se alimenta pure lui il clientelismo???
3-la tesi del complotto è una bufala al 90%:
a)non mi hai risposto sugli eroici giudici che hanno imbastito il processo spartacus (sono sotto scorta ormai da anni) e nel quale c'è finito cosentino.
b)l'attualissima vicenda sulle liste conferma la mia tesi e cioè che spesso berlusconi tira in ballo questa storia per mera demagogia. Infatti prima del decreto non aveva parlato di complotti della sinistra ma solo di un errore di uomini del suo partito. Poi, all'improvviso, come se niente avvesse detto prima, ha cambiato strategia come se avesse di fronte un branco di caproni. Visto che il decreto non è servito a niente allora ecco che l'esclusione della lista è stata causata dalla sinistra sovietica e da giudici talebani. Ecco almeno stavolta ha mentito spudoratamente e non puoi sostenere il contrario. Ha usato la storia del complotto e ha mentito. E se avesso mentito anche altre volte? Vito, è per queste ragioni che considero berlusconi un personaggio controverso: è un mentitore e dei bugiardi non mi fido.
Ciao.
P.S. NON MI PARLARE PIU' DEL PD PERCHE' NON LO VOTOOOOOOOOO!!!!

dario ha detto...

fine del discorso.

dario ha detto...

Il clientelismo. Perchè il pdl non lo combatte? Ho compilato la domanda per partecipare al concorso al comune di napoli...Tra ragazzi ci ridiamo sopra quando ne parliamo. E' LETTERALMENTE IMPOSSIBILE VINCERLO: quella che conta non è la preparazione ma UNICAMENTE avere un santo (STRAPOTENTE) in paradiso. Ma ti pare normale? Perchè il sud non deve essere un posto normale? E ciò con chi governa NON C'ENTRA NULLA! Pd o pdl: è la stessissima cosa da questo punto di vista, te lo posso garantire. Ho ZERO possibilità di vincere il concorso, anche se partecipo a quello per diplomati di vigile urbano. E' impossibile, impossibile e impossibile. Ecco perchè per me pdl o pd è la stessa putrida, puzzolente, feccia. A causa loro dovrò fare qualche concorso in veneto o in lombardia. Ma perchè? Perchè devo lasciare la mia terra e stravolgere il mio attuale equilibrio? Ho una ragazza: chissà dove finirò io, chissà dove finirà lei...E quando ci sposeremo? Magari fra 10-15 anni, dopo avere avuto (forse) la fortuna di lavorare nella stessa città, ma chissà quale, chissà quando! Ecco il destino di TUTTI i giovani del sud. E tu qui a parlare di pdl, di pd, di berlusconi, di poteri forti, di magistrati ecc...Ma ti rendi conto di quale sia la REALTA', la vita vera, quella che si vive ogni giorno, qui al sud?????? E poi mi dici che le mie sono parole d'odio e bla bla bla. Ebbene sì! Io questi politici li odio: oggi sto per fare lo stesso percorso che fecero i miei genitori 60 anni fa...come potrei non schifarli dal profondo del cuore?
Nel frattempo mi rimbocco le maniche, non mi lamento, mi sfogo soltanto. Il dna dei meridionali mi fa inghiottire (quasi) con tranquillità questi bocconi amari. So di essere diverso dagli altri giovani italiani, è scritto nel mio destino. Ma nel frattempo.....ODIO.
Ma se vince il pdl in campania, PER ME COSA CAMBIA? Me lo spieghieresti????E quindi ho deciso: il 29 NON VOTO. Non voglio votare per il solito tizio ignorante che vincendo le elezioni va a fottersi 15mila euro al mese è una pensione dorata dopo appena 2 anni di "lavoro".
A PROPOSITO: la settimana scorsa sia De Luca che Caldoro sono andati a trovare i secondiglianesi, tra le vele! Che farabutti, non si sono MAI fatti vedere in quell'inferno e quando ci vanno? Sotto elezioni naturalmente! CHe figli di cagna, tutti e due! Compresi i loro padroni, naturalmente....
Saluti.

Anonimo ha detto...

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