Le notizie dei fatti personali della signora Veronica Lario prendono la scena dei media, oscurando fatti di grande rilevanza in campo politico, finanziario ed industriale. E’ la seconda volta, dopo quella già scoppiata alla vigilia delle politiche del 2006, che vengono diffuse notizie sulla crisi nei rapporti tra il Presidente del Consiglio e la sua signora.
Questa volta, come l’altra, non sono le riviste di gossip ad occuparsene, ma i quotidiani di informazione più diffusi. Tra questi spiccano quelle gazzette già impegnate in campagne di stampa contro il leader del Pdl che durano 365 giorni in un anno.
Alle indiscrezioni sui rapporti privati della coppia c’è stato un prologo politico. Era da tempo che il PD e Di Pietro accusavano il Pdl di voler candidare per le prossime europee un esercito di ragazze di spettacolo, definite “veline”. Sostenevano che il Pdl volesse privilegiare le sembianze fisiche alla qualità e che l’occasione elettorale servisse a compensare i buoni servigi che un gruppo di belle ragazze avevano reso e rendevano a Berlusconi. Per l’opposizione le “veline” dovevano essere un gruppo di donnine, comandate da una regia, come soggetti di fiction, ed asservite al Mecenate. Un nugolo di belle ragazze ubbidienti e capaci di mantenere la scena. Le preoccupazioni di Franceschini e Di Pietro, però, nei fatti si sono rivelate solo fantasiose.
In questo clima di interessata moralizzazione e mentre è in corso la campagna elettorale fatta anche di piccoli flash di popolarità, come le apparizione a sorpresa in pubblico del premier, come quella in discoteca a Napoli, che si innesta il colpo di scena della signora Veronica.
Una scena di risentimento per l’offesa alla dignità di donna e di madre accende ancora una volta, in tornata elettorale, un dibattito falsato dalle frivolezze del gossip. L’attenzione che passa dal confronto politico ai fatti privati, la cui conoscenza e risonanza, con tutto il rispetto per i protagonisti, non ce ne può importar di meno, non può non destare sospetti.
E’ strano che in un confronto politico che ha visto momenti di grande interesse l’attenzione sia stata spostata sulla richiesta di divorzio della signora Berlusconi.
Con la novità di un Paese che sostituiva, alla retorica sui valori della liberazione e della resistenza, una più ampia definizione d’immagine dell’evento storico che ha liberato l’Italia dal regime fascista e dal gioco nazista, e con la celebrazione del primo maggio come festa di tutti i lavoratori e non solo di quelli marxisti, l’attenzione viene invece spostata sul commento velenoso della signora Lario che definisce “ciarpame” un mondo che anche lei molti anni fa ha conosciuto e frequentato.
E’ lecito chiedersi se non sia stata così falsata la solennità del momento storico che ha seppellito anni di odio e di intolleranza e che ha respinto la presunzione di una parte politica di impadronirsi di un periodo della storia?
Sono cadute le contraddizioni, le incomprensioni ed il silenzio delle molte viltà. È stato accantonato il rancore per il sospetto che in Italia sul finire della guerra sia stata condotta una doppia lotta: per la liberazione dal regime fascista e per l’occupazione da parte di quello comunista, con la regia di Togliatti. E’ un fatto politico rilevante! E ci si ritrova, invece, a parlare della signora Lario?
Questa volta, come l’altra, non sono le riviste di gossip ad occuparsene, ma i quotidiani di informazione più diffusi. Tra questi spiccano quelle gazzette già impegnate in campagne di stampa contro il leader del Pdl che durano 365 giorni in un anno.
Alle indiscrezioni sui rapporti privati della coppia c’è stato un prologo politico. Era da tempo che il PD e Di Pietro accusavano il Pdl di voler candidare per le prossime europee un esercito di ragazze di spettacolo, definite “veline”. Sostenevano che il Pdl volesse privilegiare le sembianze fisiche alla qualità e che l’occasione elettorale servisse a compensare i buoni servigi che un gruppo di belle ragazze avevano reso e rendevano a Berlusconi. Per l’opposizione le “veline” dovevano essere un gruppo di donnine, comandate da una regia, come soggetti di fiction, ed asservite al Mecenate. Un nugolo di belle ragazze ubbidienti e capaci di mantenere la scena. Le preoccupazioni di Franceschini e Di Pietro, però, nei fatti si sono rivelate solo fantasiose.
In questo clima di interessata moralizzazione e mentre è in corso la campagna elettorale fatta anche di piccoli flash di popolarità, come le apparizione a sorpresa in pubblico del premier, come quella in discoteca a Napoli, che si innesta il colpo di scena della signora Veronica.
Una scena di risentimento per l’offesa alla dignità di donna e di madre accende ancora una volta, in tornata elettorale, un dibattito falsato dalle frivolezze del gossip. L’attenzione che passa dal confronto politico ai fatti privati, la cui conoscenza e risonanza, con tutto il rispetto per i protagonisti, non ce ne può importar di meno, non può non destare sospetti.
E’ strano che in un confronto politico che ha visto momenti di grande interesse l’attenzione sia stata spostata sulla richiesta di divorzio della signora Berlusconi.
Con la novità di un Paese che sostituiva, alla retorica sui valori della liberazione e della resistenza, una più ampia definizione d’immagine dell’evento storico che ha liberato l’Italia dal regime fascista e dal gioco nazista, e con la celebrazione del primo maggio come festa di tutti i lavoratori e non solo di quelli marxisti, l’attenzione viene invece spostata sul commento velenoso della signora Lario che definisce “ciarpame” un mondo che anche lei molti anni fa ha conosciuto e frequentato.
E’ lecito chiedersi se non sia stata così falsata la solennità del momento storico che ha seppellito anni di odio e di intolleranza e che ha respinto la presunzione di una parte politica di impadronirsi di un periodo della storia?
Sono cadute le contraddizioni, le incomprensioni ed il silenzio delle molte viltà. È stato accantonato il rancore per il sospetto che in Italia sul finire della guerra sia stata condotta una doppia lotta: per la liberazione dal regime fascista e per l’occupazione da parte di quello comunista, con la regia di Togliatti. E’ un fatto politico rilevante! E ci si ritrova, invece, a parlare della signora Lario?
E’ emersa l’attenzione al pluralismo delle forze in campo (liberali, cattolici, socialisti, azionisti oltre che marxisti) e si è richiamato l’onore ed il rispetto di tutti, anche di coloro che, sbagliando, sono stati dall’altra parte in buona fede, com’è giusto che un popolo civile faccia e riconosca. Le parole del Presidente della Repubblica e del Presidente del Consiglio hanno ridato dignità e condivisione all’evento storico più importante della nostra democrazia e rigenerato i motivi della commemorazione del 25 aprile. Berlusconi l’ha fatto nella cornice del territorio nazionale devastato dal terremoto, per ricostituire con più forza le ragioni dell’unità nazionale.
Che ha a che fare il fallimento del matrimonio tra il premier e la sua signora, con la Storia d’Italia?
Nel momento in cui l’industria italiana ha grande rilevanza, con la Fiat chiamata negli Usa a fornire tecnologia italiana per risolvere la crisi del colosso Chrysler, con i sindacati USA che accettano tagli ai salari e concedono una tregua sindacale fino al 2015 (la Cgil non lo farebbe neanche fino a fine mese) e sempre con la Fiat impegnata in Germania per l’acquisizione di una fetta di Opel, la stampa è impegnata invece a porre l’attenzione del Paese sul gossip:
ma non è questo il “ciarpame”?
Che ha a che fare il fallimento del matrimonio tra il premier e la sua signora, con la Storia d’Italia?
Nel momento in cui l’industria italiana ha grande rilevanza, con la Fiat chiamata negli Usa a fornire tecnologia italiana per risolvere la crisi del colosso Chrysler, con i sindacati USA che accettano tagli ai salari e concedono una tregua sindacale fino al 2015 (la Cgil non lo farebbe neanche fino a fine mese) e sempre con la Fiat impegnata in Germania per l’acquisizione di una fetta di Opel, la stampa è impegnata invece a porre l’attenzione del Paese sul gossip:
ma non è questo il “ciarpame”?
Vito Schepisi
5 commenti:
caro schepisi,
dimentichi un piccolo particolare: la moglie di berlusconi ha accusato il premier di frequentare una minorenne, un fatto eticamente (e quindi politicamente) inaccettabile (e chissà se verrà avviata qualche indagine che ritengo doverosa!). Inoltre la candidatura di ex veline e ex grande fratello (eccolo il ciarpame!) è fatto anche questo politicamente rilevante.
Inoltre non concordo sul "recupero" dei repubblichini: essi erano sì in buona fede (e come se non lo erano!) ma hanno appoggiato consapevolmente un terribile regime che tra l'altro era alleato e ha ispirato il regime nazista (un orrore della storia). Ma di che recupero parli? Anche hitler era in buona fede, vogliamo recuperarlo? Lo stesso vale naturalmente per quanti hanno appoggiato la dittatura sovietica. Io legittimo una sola forma di governo: la democrazia. E non voglio recuperare nessuno....
saluti.
Anche la volpe ha detto alla pecora, a valle, che le intorpidiva l'acqua che beveva! Indagine di chi? Guarda Dario sei in un caso grave di dipietrizzazione...questo non è uno Stato di polizia! Ma quale ciarpame? Chi sei per giudicare?...saranno gli elettori a farlo non tu. In Italia hanno candidato tutti di tutto. A Campobasso il PD ha candidato una ex del GF. Se la candidata crede nel progetto PD ha fatto bene a candidarsi. I diritti politici sono uguali per tutti. Credi che una pesrona umile e non colta, ad esempio alla Santoro, conti meno come cittadino e come rappresentante del popolo? Questo moralismo è becero e vergognoso: è dileggiante e supponente. E' codino ed insinuante: è vergognoso!
Per passare alla pacificazione nazionale, potrai non concordare ma anche Napolitano parla di pacificazione e di rispetto per tutti coloro che in buona fede hanno lottato dalla parte sbagliata. Cosa dovremmo dire noi democratici e liberali di tutti coloro che, non so quanto in buona fede, hanno condiviso l'orrore comunista? Napolitano era anche uno di questi! Alcuni come Violante ora dicono di essere caduti in errore. Ma basta con questa supponenza da primi della classe! Chi sei tu e chi sono coloro che oggi giudicano? Quanta teppaglia aristocratica ha cambiato giacchetta dopo il 25 aprile? E quanti si sono permessi di giudicare coloro che con il fascismo non hanno mai avuto a che fare? Si tratta di onorare coloro e fra questi molti giovani e senza grandi idee politiche hanno ritenuto di difendere la patria...dalla parte sbagliata. Basta con la retorica stupida! Lo dico da uomo che ha sempre lottato contro i fascismi e che non ha mai avuto simpatie nostalgiche. Io dialogo anche con i comunisti che, penso in buona fede,si dichiarano ancora tali. Gli unici veri liberatori, è bene ricordarlo sempre, sono stati gli alleati, anche tra i partigiani c'era tanto marcio. Mi accorgo sempre più quanto Di Pietro abbia contribuito a dividere questo Paese. Proprio lui rozzo neo-fascista ed incolto rappresentante di coloro che sono arrivati alla politica utilizzandoi la notorietà acquisita. Con la differenza che mentre le cosiddette veline risultano colte e belle, Di Pietro non solo non è colto e bello, ma è anche uno spregevole e violento ex poliziotto-magistrato.
Caro vito,
se il presidente del consiglio ha fatto sesso con una minorenne (l'ha detto la moglie non io o i comunisti!) è bene che ci sia un'indagine finalizzata ad ACCERTARE I FATTI. E si sa che le indagini e i processi non si concludono sempre con condanne ma anche (per fortuna) con assoluzioni. Io NON GIUDICO NESSUNO, ho solo detto che SE il FATTO c'è stato è bene che si apra un procedimento. E se il fatto non c'è stato è bene che il tutto si concluda con un nulla di fatto. C'è l'interesse dei minori da tutelare e che di mezzo ci sia il premier non me ne frega un tubo. Non è il popolo che giudica in questi casi ma il potere giudiziario. Ma perchè parli sempre di stato di polizia ogni volta che si parla di indagini? IO SONO UN LIBERALE, mettitelo in testa! E se un plverone c'è stato, la cuasa è stata la moglie del premier!
2-Spetta al popolo invece giudicare i partiti esprimendosi col voto. E faccio parte anch'io del popolo e quindi sono libero di considerare deprimente la candidaturda di veline ed ex gf. Ed esprimo un giudizio nagativo A PRESCINDERE DAI PARTITI. Ma lo vuoi capire che io non sono un militante e non ho da difendere nessuno? Ma con tanti giovani pieni di ideali ti pare che io vada a votare le gemelle dell'isola o quella rossa sguaiata ex gf? Ma sei matto? E qui non c'entra la cultura, io non dico che occorre la laurea per candidarsi, dico solo che mai e poi mai voterò "ciarpame" del genere.
3-E quanto ai repubblichini, caro vito, ancora una volta ti dimostrerò di essere estremamente coerente: tu parli di napolitano, ma io non nutro alcuna simpatia per chi si schierò dalla parte dell'invasione sovietica in ungheria! Io detesto tutti coloro che si sono schierati dalla parte del MALE, dalla parte di dittature e ideologie DISUMANE. Ma perchè dovremmo recuperare chi si alleò con hitler e consegnò nelle mani naziste migliaia di uomini, donne e bambini innocenti? E che entra la buona fede???Anche i nazisti hanno vuoluto difendere la patria in buona fede! SE VOI ESSERE COERENTE allora dovresti recuperare anche i nazisti! Me ne infischio della pacificazione nazionale, questa ci sarà quando senza se e senza ma ci sarà una CONDANNA UNANIME delle bestie, anche di quei partigiani che si sono macchiati di crimini ingiustificabili e che volevano consegnare l'italia alla dittaura comunista!!!!SONO COERENTE E SONO ORGOGLIOSO DI ESSERLO. Sono un liberale, un fautore dei diritti umani e dello stato di diritto. E CONDANNO tutti coloro che sono nemici di quella ideologia che è scolpita nella nostra UMANISSIMA carta costituzionale. Il perdono appartiene alla coscienza individuale, non a quella pubblica. Ma perchè dovremmo recuperare i fascisti, gli esponenti di un'ideologia spaventosa che è stata la madre di tutti i fascismi d'europa? E la buona fede..che c'entra?
Caro Dario se la magistratura aprisse un procedimento contro il premier per la questione Noemi avrebbe ancora un'occasione per mostrare il suo astio verso il Presidente del Consiglio. Non penso che tu voglia che sia il Cavaliere ad autodenunciarsi? Non mi sembra che ci sia alcun reato nel partecipare ad una festa di compleanno e la moglie può dire ciò che vuole...non ci interessa. Preferirei parlare di cose più serie e lasciare a ciascuno di avere una vita privata. Anzi penso che tutta questa storia sia davvero squallida e segno di una grave perdita di lucidità perchè distoglie l'attenzione dalle questioni serie del Paese.
Sul fascismo stiamo parlando di morti e di uomini che hanno creduto in un'idea di Patria, anche in modo sbaggliato. Anch'io penso che Napolitano, con i suoi precedenti comunisti, non potesse rappresentare tutto il popolo italiano. Devo dire però che lo rappresenta meglio di Scalfaro, ad esempio, ma nessuno ha mai detto che ad un vecchio gerarca fascista si vorrebbe affidare la presidenza della repubblica. Solo il rispetto che si deve agli uomini che sono morti credendo in qualcosa. Anche questo fa parte della pietà umana e della civiltà dei popoli che onora i suoi caduti e ne perdona anche gli errori. Cosa centra tutto questo con il nazismo e con i gerarchi di quei regimi? Anche i soldati dell'armata tedesca ubbidivano ai comandi ed avevano un senso patriottico, sbagliato...ma l'avevano. Penso ci sia molta retorica su questi concetti...si condannano all'oblio poveri diavoli e si riempiono di onori coloro che hanno girato la giacchetta...e ce ne sono molti a sinistra da Scalfaro, a Scalfari, a Bocca, ad Ingrao per citare solo i viventi...ma di passati a miglior vita che ne sarebbero ancor tanti. Ciao! Vito
quello che stavo cercando, grazie
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