22 maggio 2007

Un Governo di uomini arroganti


No! Non è possibile! Non può essere vero… sarebbe assurdo in Italia negli anni duemila, nel terzo millennio! Ma io sono tentato a crederci ! Si….a crederci! Io credo che quanto afferma il comandante della Guardia di Finanza, generale Speciale: “Visco minacciò gravi conseguenze se non avessi rimosso gli ufficiali che indagavano sulla scalata alla Bnl da parte di Unipol” possa anche corrispondere al vero. Ci credo perchè l’onnipotenza di taluni arriva al punto da considerare uomini e ruoli al pari di spostabili pedine su una scacchiera di freddo ed insensibile marmo.
Visco è quel signore che due legislature passate, da Ministro delle Finanze riceveva i fax dei contribuenti che gli chiedevano di aumentare le tasse. Da un “contaballe” del genere… eh si che mi aspetterei che possano provenire comportamenti fuori della correttezza istituzionale, persino irrazionali come quello appunto di sentir affermare che i contribuenti italiani gioivano nello strozzarsi da soli, senza il suo aiuto.
Il generale che si opponeva all’ordine di trasferire i suoi uomini senza motivo, dice di esser stato espressamente minacciato: chiedeva al politico DS, come è giusto che sia, che almeno gli fosse fornita una motivazione alla richiesta perentoria di trasferimento. Non poteva infatti esser pensabile che il motivo ufficiale potesse essere quello di aver indagato sui retroscena della scalata Unipol alla Bnl. Il Viceministro Vincenzo Visco chiedeva di azzerare il vertice della Guardia di Finanza di tutta la Lombardia. Non si accontentava certo di poco. Dinanzi alla resistenza opposta – si legge nella deposizione del Generale Speciale - Il Vice Ministro gli intimava che i trasferimenti “dovevano essere eseguiti immediatamente”e che non fosse necessario informare i magistrati di Milano, benché impegnati con la loro collaborazione nelle indagini sui retroscena dell’acquisto della Bnl.
La questione Unipol-Bnl per coloro che l’hanno dimenticato è quella che faceva dire all’On. Fassino, al telefono con il presidente dell’Unipol Consorte: “possiamo dire di essere proprietari di una banca?” Non che l’affermazione di Fassino, posta come domanda retorica, penso con enfasi, possa costituire di per se reato...ma si parla tanto di conflitto di interessi e la cinghia di trasmissione tra cooperative ed i DS, in Emilia Romagna più che altrove, costituisce un costante conflitto, così evidente da non poter essere ignorato. Se vogliamo dirla tutta è un conflitto talmente percettibile, da intrecciarsi con numerosi provvedimenti di questo Governo, alcuni addirittura spacciati per liberalizzazioni.
Riassumiamo le cose. A luglio dello scorso anno, l’On.Visco divenuto da poco Vice Ministro dell’Economia, si impegnava al trasferimento dei vertici della Guardia di Finanza che stavano indagando sui giochi di prestigio della finanza rossa per acquisire il controllo della Bnl e sulle funamboliche acrobazie dei famosi “furbetti del quartierino”. Il tentativo andava in buca perché l’intenzione, trapelata sui giornali, sollevava un tale clamore da far bloccare l’operazione. La questione già allora aveva motivato la richiesta di dimissioni di Visco, in quanto ritenuta di assoluta gravità.
Non si sapeva, però, dei modi e dei toni che emergeranno successivamente.
Ora che si è avuto modo di leggere le testimonianze rese dal generale Speciale, i contorni assumono una gravità assoluta che va anche oltre lo sdegno per il fatto in se. Colpisce l’arroganza ed il metodo. La minaccia verso un alto ufficiale di un corpo dello Stato, per la soluzione di un fatto privato, di parte, di partito e persino losco, lascia esterrefatti ed indignati.
Non riesco nemmeno ad immaginare cosa sarebbe accaduto nel Paese se un componente del Governo Berlusconi avesse fatto una cosa simile. Probabilmente si sarebbe levato un coro unanime e si sarebbe definita la questione come un tentativo di colpo di stato. I giornali con i titoli cubitali: “Berlusconi allontana i funzionari dello Stato che indagano su di lui”; “Golpe di Berlusconi: rimuove a Milano i vertici della GdF che indagano sui suoi affari oscuri”. Penso anche che titoli di questo tipo sarebbero stati legittimi.
Ci piacerebbe, pertanto, leggere sui giornali l’allarme sociale che emerge dai gravi comportamenti attribuiti all’On. Visco. Se dovessero essere confermate modalità e toni, ci sarebbe da preoccuparsi seriamente sui risvolti autoritari di questo governo. Se si potesse auspicare una soluzione dignitosa, la richiesta di dimissioni del Vice Ministro e l’apertura di una indagine sul suo operato, tutto il suo operato da quando è stato nominato nel Governo, sarebbe un giusto tributo alla democrazia ed alla trasparenza. La legittimità degli atti di una Funzione dello Stato, in un Paese libero si difende prima di tutto dissipando ogni macchia di abuso e prevaricazione, a maggior ragione se il sospetto investe un esponente del Governo e la questione riguarda comportamenti di uomini della sua parte politica.


Vito Schepisi

7 commenti:

Anonimo ha detto...

E quanta rabbia hai...e fatti una camomilla...
L'arrogante era ed è stato il tuo padrone, un minuscolo,anche in questo,mussolini che credeva che l'italia fosse sua...

Anonimo ha detto...

Non ho sonno e navigo su internet,per caso mi sono trovato in questo blog e subito ho capito che è un blog fascista,,,,fascismo puro,,,,,
Hai ragione anonimo a dargli questa risposta, questo qui sa solo criticare il centrosinistra,ci si butta come un falco.Aspetta dico io no a dare sentenze,,,,,diavolo,,,,,,
A quanto un articolo su questo blog di propaganda sulle malefatte di silviuccio? Mai,,,,, ovviamente,,,,,,, ma forse è a contratto,,,,,chissà,,,,,Ciao anonimo

vito schepisi ha detto...

Gli anonimi non son degni neanche di una replica sferzante. Si replicano da soli sia per la loro codardia, sia per l'assoluta mancanza dei primari requisiti della democrazia e della libertà di pensiero. Accusano altri di essere schiavi, senza rendersi conto d'essere intolleranti ed incapaci di riconoscere le ragioni degli altri. Il fatto in se riguarda un episodio accaduto nel luglio dello scorso anno. Il tentativo di allontanare i vertici delle fiamme gialle cadde nel vuoto per la reazione suscitata nell'Italia civile, laddove si ragiona sui metodi autotoritari di chi è chiamato a rappresentare il popolo. La vicenda fu spiegata da Visco, come da Prodi, come un avvicendamento promozionale dei vertici lombardi della G. di F. Era tutt'altro e lo si sapeva...ma non si avevano prove o testimonianze. Ora sembra che ci siano. Visco, se questo Governo vuol mantenere ancora un briciolo di credibilità, deve andar via. In caso contrario l'accusa di fascismo (ed anche di "mafiosità") che gratuitamente e senza conoscere la mia storia, mi è attribuita la si riversi su questo governo e questi uomini che certamente si avvicinano più di me ai metodi che il fascismo evoca.
La cattiva educazione degli anonimi intervenuti mi risparmia persino dal dover inviare saluti.
P.S.: è doveroso, però, far osservare che, contrariamente a quanto accade in Italia, siano il governo ed i suoi uomini, con i loro comportamenti e le loro scelte a dover destare l'attenzione della stampa. Questo accade nei paesi civili, nei paesi democratici. In Italia invece c'è tanta abitudine alla stampa di regime, tanto che gli anonimi miei interlocutori soffrono dinanzi alla stampa libera.

Unknown ha detto...

Ciao caro Vito, ho lasciato queste poche righe anche sul tuo altro blog di Libero e le riporto: sulla questione qualche domanda sorge spontanea;



Se sono falsità,come ha detto,Visco quereli Speciale e avrà soddisfazione , ma che interesse avrebbe il comandante in capo della GDF a fare quelle dichiarazioni davanti all’avvocato generale ?



E perché Visco voleva a tutti i costi azzerare il vertice milanese della GDF?
Probabilmente, come al solito, quando si parla della sinistra, si tratta di "interessi senza conflitto".
P.s. lascia perdere questi poveri cojons....sono dei vermiciattoli piccoli piccoli...e dei gran vigliacconi!!!
Ti abbraccio...Giuseppe

vito schepisi ha detto...

Caro Giuseppe..sono in tanti a porsi le stesse tue domande. Ho l'impressione che sia anche in aumento tra la gente che vuole porsi domande.... e che si è anche posto domande sulla persecuzione giudiziaria contro Berlusconi (unica in Italia e nei Paesi democratici). Non so se Berlusconi abbia avuto responsabilità corruttive prima di entrare in politica, può anche essere, ma ciò che non si può accettare è che sia stato il solo e guarda caso l'unico che si è schierato da una certa parte. Bastava schierarsi bene e si aveva l'assoluzione quasi "a divinis" dalla chiesa rossa. Il cittadino comune, non servo sciocco di un irrazionale odio, non accecato dall'ira ideologica, si pone ancora domande su Mitrokin e Telecom Serbia, sulla modalità del tentativo di svendita della SME a De Benedetti, sulla Cirio, Sulla Italtel-Siemens, sulle cooperative rosse, sui finanziamenti all'ex pci e sugli uomini al soldo del kgb. Ormai sono certo di una cosa. In Italia si va consolidando un altro autoritarismo, una forma diversa di fascismo dove una classe dirigente rappresentata dai poteri forti occupa le istituzioni per intero, impone a giudici e forze armate, a tutti i servizi dello Stato, ai Magistrati della Consulta(ne abbiamo un'esperienza recente), ai media (è sintomatico il tentativo di soffocare il caso Sircana) impone dicevo le sue regole ed è pronta a schiacciare come un bulldotzer che si pone di mezzo. Forse Berlusconi, in questo caso, è una risorsa preziosa ma più che come uomo politico, come baluardo per la circolazione di idee diverse. Un abbraccio Giuseppe.
P.S.: Su l'Occidentale ieri è stato pubblicato l'articolo sulla Rai, ecco il link: http://www.loccidentale.it/node/2283

Anonimo ha detto...

La guardia di finanza ha comunicato che non esiste reato.
Ma perchè si incazza quando si dice che questo è uno spazio fascista,non è forse di destra?
E la destra non è fascista?
Il suo padrone dice che i comunisti sono il male,mica i fascisti.
Ora ci vuole cambiare la natura?
Ho capito qual'è il libero pensiero,icomunisti ora diventano pure fascisti,e voi chi sareste? I liberali,nooo? e certamente,,,,ma guarda un po....e poi perchè il suo pensiero può essere libero e quello degli altri no..? scrive su internet ed allora chi legge può intervenire oppure questo spazio è riserva di chi vi fa comodo,,,,temete che vi si rovini la propaganda....?Non sai la storia di silviuccio?e come mai,vatti a documentare,prima di scrivere c....
lei non saluta e tante grazie e chissenefrega..io sono educato e saluto,il saluto l'ha creato il Signore....Dio non il signore che pensi tu,,,,ciao e tantissimi saluti,,,,,Anonimo o Paolo, o francesco e chicchessia che differenza fà,,,,,,mica ci conosciamo,,,,per caso ho trovato questa propaganda...e c'è la libertà di intervenire...oppure metti i catenacci e nessuno ti contrasta,,,,,di nuovo saluti

vito schepisi ha detto...

La Guardia di Finanza non ha comunicato alcunchè. E' la procura di Milano che nella vicenda non ha individuato estremi di reato. Il trasferimento degli ufficiali non è avvenuto, infatti, e la deposizione del Generale in se non costituisce elemento probante dell'istigazione al reato. Questo secondo la procura di Milano. Penso che in Italia altre procura avrebbero anche avuto idee diverse. Se il reato non si è concretizzato, a mio avviso si doveva indagare per istigazione e abuso di atti d'ufficio. Questo, però, è il mio parere...ma non sono solo a pensarla così. Resta, però, come un macigno, la valutazione politica. Se Lei dovesse pensare che per governare gli italiani sarebbe necessario controllare e regolare la libertà di stampa e di parola sulle questioni politiche e sociali, e Lei lo pensa, visto che ritiene fascista tutto ciò che non si confà alle sue idee (ed il fascismo è reato previsto da un protocollo della nostra costituzione) il suo pensiero non costituirebbe reato penale. Politicamente, però, il suo metodo sarebbe esecrabile e sufficiente a contrapporle misure di difesa democratica. Visco, quindi, secondo la procura di Milano non ha posto in essere atteggiamenti tanto gravi che configurano pienamente il reato, ma ha assuto però un preoccupante comportamento politico. Il medesimo, assieme a Prodi ha anche mentito agli italiani sostenendo che si trattasse di spostamenti promozionali. Richiedere la rimozione per il vice ministro, pertanto, a me sembrerebbe indispensabile per il rispetto che dobbiamo avere tutti per le istituzioni e per il metodo della democrazia. Sfuggire da questa realtà non solo sarebbe indegno ma anche indice di grave irresponsabilità.
Ora passiamo ad altro. Lei avrebbe bisogno di informarsi meglio. In politica fa troppe confusioni. Le ricordo che comunismo e fascismo hanno la stessa matrice socialista e sono espressioni di un massimalismo antiliberale. Personalmente non sono di destra e nenanche di sinistra. Croce a proposito diceva d'essere avanti. Oggi mi consentirà di considerare anacronistiche le semplificazioni. Di Pietro, ad esempio, e Dini sono nello schieramento di centrosinistra...non mi dirà che sono espressioni dello stereotipo della sinistra! In quanto al fascismo non Le sfuggirà l'assimilazione del termine rapportato ad un metodo. Oggi si parla di fascismo non tanto per i contenuti politici, del resto molto simili al socialismo, ma per il metodo. Ebbene tra il mio ed il suo, mi consentirà di giudicare più assimilabile al fascismo il suo anzichè il mio e questo non solo per la mia storia e la mia capacità di dialogare e confontarmi con tolleranza ed educazione, ma anche perchè contrariamente a quanto Lei pensa il mio è espressione del libero pensiero che esercito con coerenza e passione. Non ho padroni, nè parole d'ordine da rispettare, ho solo la serenità per guardare la politica con le mie idee che sono a volte, anzi spesso, "monadi" impazzite alla ricerca impetuosa di apparentarsi alla "ragione".
Per concludere non impedisco a nessuno di intervenire ed esprimere il proprio pensiero, ma non posso però non auspicare che i miei interlocutori siano più riflessivi, meno maleducati, non intolleranti e più civili. Non chiedo rispetto solo per me ma per i principi di democrazia e libertà a cui dovrebbe ispirarsi il vero antifascismo. Per quanto riguarda i saluti, negarli è la conseguenza di altrettanta mancanza. Potrei dire anche che farglielo notare ha modificato il suo atteggiamento tant'è che si è degnato di salutare, come fa ogni persona civile anche nei confronti di chi non la pensa a suo modo. Buona giornata! Vito S