26 novembre 2010

Premio di maggioranza

Sembra che la nuova idea dei finiani, per concedere respiro al Governo, sia quella di chiedere una modifica della legge elettorale. Non si tratta di reintrodurre le preferenze. La questione preferenze non è mai stata un vero problema per i partiti, anzi per alcuni le cose vanno fin troppo bene, trasformando la stessa questione in un suggestivo strumento di indignazione, per far presa sugli elettori. E’ sufficiente far intendere che Berlusconi, “dittatore” e “mignottaro”, assieme ai leghisti “rozzi” e “razzisti”, abbia anche espropriato gli italiani del diritto di scelta dei parlamentari sulla scheda elettorale e tutto va bene.

Il “porcellum” si presta con facilità ad essere additato come un metodo ingiusto e autoritario per la nomina dei Parlamentari. Aiuta all’idea negativa anche l’aneddoto storico, forse un po’ fantasioso, di Caio Giulio Cesare Germanico, imperatore romano noto come Caligola, che, in un crescendo di follia, in segno di disprezzo verso le istituzioni, pare che avesse voluto nominare il suo cavallo, Incitatus , al Senato di Roma.

Le motivazioni del legislatore sulle preferenze sono state del tutto diverse e riflettendoci con la dovuta prudenza si ricaverebbero valutazioni più ragionevoli. La partitocrazia, infatti, più che sulle persone più rappresentative che i partiti, anche per immagine, mettono in campo, si regge sui comitati di affari e sulle manipolazioni delle selezioni elettorali. Le preferenze in mano alle caste ed ai gruppi di pressione sarebbero, pertanto, lo strumento più subdolo per favorire il dilagare della corruzione. Con la reintroduzione delle preferenze andrebbero a contare di più i mezzi finanziari, gli accordi occulti o il sostegno delle lobby, che non la cultura, la competenza e l’onestà dei candidati.

In una società come l’attuale, così aperta alle comunicazioni e con spiccata caratterizzazione mediatica, malgrado il paradosso, ciò che può sembrare più democratico, in realtà potrebbe non esserlo, anche se è ferma la convinzione che sarebbe auspicabile la messa a punto di un metodo che possa garantire l’agibilità politica al riparo dalle gestioni occulte e mafiose. Nel frattempo, però, resta auspicabile che nessuno possa essere messo nelle condizioni di comprare nessuno. L’attuale metodo, pertanto, se tutti si togliessero la maschera della finzione, va bene anche ai partiti. A Tutti. Solo gli ipocriti possono sostenere il contrario.

L’idea nuova dei finani, invece, consisterebbe nella modifica della parte della legge che riguarda il premio di maggioranza. Un nuovo cavallo di Troia per ridurre Berlusconi alla resa. L’idea, avanzata da Urso, sarebbe quella di porre l’asticella del premio di maggioranza sulla soglia del 45%. A quella soglia il Pdl e la Lega, valutati tra il 42% ed il 44%, non riuscirebbero ad arrivare. Con questa modifica diverrebbe meno inutile e meno rischioso l’accordo elettorale tra Casini, Rutelli e Fini. Fini, infatti, teme le elezioni perché nelle condizioni attuali, se anche il Pdl e la Lega si fermassero al 42%, a tutto beneficio del trio neocentrista che così arriverebbe a sfiorare il 18%, che è anche il massimo della forbice attribuito dai sondaggi, e con la coalizione di sinistra, da Vendola a Bersani, attraverso Di Pietro, al di sotto del 40%, il centrodestra vincerebbe le elezioni e conquisterebbe alla Camera il premio di maggioranza, con buona pace di Fini che si troverebbe a capo di un piccolo partito e privo anche della sua identità. A Fini, invece, interesserebbe sia la caduta Berlusconi, che restare in gioco.

Con la proposta di Urso le tre debolezze si trasformerebbero in una forza. Diventerebbero l’ago della bilancia del Parlamento. Casini, Rutelli e Fini, a corto di voti ma arbitri della situazione, adotterebbero la politica dei due forni, com’è sempre piaciuto a Casini.

Fini immagina così di potersi liberare di Berlusconi. Con una proposta che ci riporterebbe nella più classica delle degenerazioni della partitocrazia. Non varrebbero più i programmi e le scelte dei modelli di società per il futuro, ma gli accordi sui prezzi da pagare fino a soddisfare gli interessi di quei gruppi di potere che, servendosi di piccoli ma indispensabili numeri, arriverebbero, come un tempo, a condizionare le scelte del Paese.

Altro che bipolarismo! Fini anche in questo ha cambiato pensiero?

Vito Schepisi

3 commenti:

dario ha detto...

non credi che sia giunta l'ora di scrivere un articolo di critica su berlusconi? Un politico ormai prossimo a lasciare la scena che ha lasciato l'italia con un pugno di mosche in mano????
Sono rimasto allibito guardando anno zero quando il vicedirettore del giornale ha detto che non ci sono soldi e che quindi tra il veneto, l'aquila e pompei occorre fare una scelta e quindi non accontentare qualcuno. Ma come? E tutti i miliardi di euro che continuano ad essere sprecati? Non è stato tagliato un euro ion periodo di crisi feroce e questo è il peccato capitale di questo governo. MA QUANDO CACCHIO TI DECIDI A PARLARNE INVECE DI SCRIVERE LE SOLITE MINCHIATE??????
Berlusconi ha fallito, ha fallito e ha fallito, ormai è giunto il momento di mettere il punto alla sua triste esperienza. SCRIVILOOOOO!!!!!!!!!!!

vito schepisi ha detto...

Dario...lo dico per il tuo bene...non credi che sia giunta l'ora di consultare un psichiatra?
Avverto un crescendo nella tua ossessione. Se il governo cadrà...e spero addirittura che sia così... solo una nuova consultazione elettorale potrà essere la risposta democratica. Io spero che sia così, ma questa volta i responsabile dello sfascio italiano dovranno pagare il conto ...dalla magistratura ai finanzieri con basi all'estero, dai burocrati, ai fautori della libertà di censura. Mi auguro solo che Berlusconi abbia il coraggio di azzerare tutto. Sogno un paradossale decreto con solo due articoli: art 1 - Dalla data di pubblicazione sulla gazzetta ufficiale, tutti i dirigenti pubblici, tutti gli organi di autogoverno, tutti i manager di enti a partecipazione statale, , tutti i procuratori della repubblica, tutti i presidenti di tribunale e delle varie corti, procure generali, vanno a casa.";
art2 - tutti i gettoni di presenza, tutti i contributi statali, tutti gli enti per nomina ed i loro consigli di amministrazione; tutti i giornali finanziati con soldi pubblici, tutti i finanziamenti elettorali ai partiti sono tagliati. Sono tagliati altrsì del 50% con effetto immediato tutte le indennità degli incarichi rappresentativi e politici ad iniziare dalle comunità montane per finire a deputati e senatori. E' tagliato, altresì del 50% il bilancio delle Presidenze della Repubblica, Della Corte Costituzionale, del Consiglio Superiore della Magistratura, della Presidenza del Senato e della Camera.
E contemporaneamente sogno l'emissione di un altro decreto in cui inserire una Norma Transitoria: il ripristino organizzativo e funzionale degli enti di stato verrà attuato da subito attraverso la nomina di personale reso disponibile dai tagli ai dirigenti pubblici che abbiano mostrato requisiti di fedeltà allo Stato con precedenti di carriera immuni da macchie e di comprovata capacità ed attaccamento alla democrazia ed alla repubblica. Fermo restando che si raggiunga il taglio complessivo della spesa pubblica in 5 anni del 50%.
ahahahah...che sogno pazzo!

dario ha detto...

è un sogno pazzo, dici benissimo! Infatti ciò non accadrà mai a causa di questa classe politica.
Purtroppo, però, visto che ciò non accadrà, l'italia è destinata al declino, un declino certo ed ineludibile, ragion per cui il voto a questi politici (e dunque ANCHE a QUESTO governo)non èuò che essere zero spaccato.
Secondo me lo psichiatra serve a te: dici che gli sprechi pubblici andrebbero tagliati ma che questi politici non lo faranno mai. Eppure continui a sostenere la loro capacità di guidare il paese (a differenza mia). Chi è il pazzo?
E ti chiedo: ma è un buon governo quello che pur di non tagliare i privilegi, ha già deciso di non accontentare uno tra pompei, veneto e l'aquila???RISPONDI!!!!!!
P.S.: perfino la croce rosse grava pesantemente sul bilancio dello stato, a causa del....clientelismo. Che monnezza questo governo!
P.S.S.:credo che con questo governo l'italia si avvii al declino e che con la sua caduta (un vero disastro in periodo di crisi) questo processo sarà addirittura accelerato...si salvi chi può.