20 luglio 2009

Grillo ed il PD: niente nasce per caso

Una domanda, se viene posta, esige una risposta. Ed è giusto che sia così, se si discute lealmente di metodo, di democrazia e di rispetto delle opinioni di tutti. Non merita risposta solo la domanda posta in modo subdolo, quando non si chiede un’opinione, ma soltanto la semplificazione in un giudizio secco. Non merita risposta tutto ciò che è provocazione tendenziosa, come avviene con una domanda retorica, propedeutica ad un giudizio sommario.
L’interlocutore serio, dinanzi ad una domanda precisa, ha un solo modo per rifiutarsi di rispondere: dire con lealtà di non saper rispondere. In altri termini di non essere in grado di valutare la portata e l’implicita legittimità sostanziale delle motivazioni che sono alla base della scelta su cui si chiede una risposta.
E’capitato così di sentirmi chiedere in modo diretto: “Scusa, se fossi tu a dover decidere, accetteresti la candidatura di Grillo alla segreteria del PD?”.
Non è affatto una bella domanda! E’ una simpatica carognata di domanda, posta da chi mi conosce e sa che cosa penso di Grillo e di altri protagonisti dell’antipolitica. Ed è ancor più una furba carognata, se chi mi pone la domanda sa quanta delusione sia in me per la deriva populista e confusa presa dal PD, per il suo affanno nel correr dietro a Di Pietro, per la sua opposizione rozza e pregiudiziale e per la sua contiguità al mondo dell’antipolitica.
Sono tra coloro che sono rimasti delusi, dopo aver creduto - da avversario - ad un nuovo partito democratico e riformista della sinistra italiana, nel vedere il PD inseguire i toni dell’odio politico e nell’osservare la sua indifferente complicità al pericolo della violenza. E’ deludente veder rispolverare i vecchi metodi della demonizzazione dell’avversario e, persino, quelli dell’ insinuazione sulle sue precarie condizioni psichiche, nel tipico stile stalinista. Siamo alle solite, come col vecchio pci e come nella favola di Esopo, in cui la volpe che non arriva all’uva dice che è acerba.
La questione è tutta qui: questa sinistra non arriva ad elaborare un progetto politico coerente ed afferma che sia acerbo quello della maggioranza di centrodestra. Il Pd dovrebbe, invece, rendersi conto che il suo limite stia proprio nell’incapacità di elaborare proposte. Si ha l’impressione che sia persino difficile che si renda conto d’essersi salvato dal tracollo, nell’ultima tornata elettorale, grazie alle truppe corazzate dei poteri amici (magistratura ed editoria) che hanno montato scandali, di cui ancor oggi è difficile individuare i contorni.
“Grillo? Non sono fatti miei! Non sono in grado di rispondere - E’ stata questa la mia risposta a caldo – La questione se la sbrogli il PD e la sua dirigenza. Chi semina sciocchezze, raccoglie risate”.
Il PD sembra che sia stato creato apposta per vivere in confusione, come accade, ad esempio, per la scelta del gruppo del Parlamento europeo a cui aderire. Sono strani personaggi quelli del PD! Non sono capaci di darsi un’identità tra di loro, sopravvivono tra mille contraddizioni, ma parlano di alleanze strategiche con gli altri. Sostengono di non lasciarsi trascinare nell’antiberlusconismo, ma sono nel coro diretto da Di Pietro. Prendono persino “ordini” dall’ex poliziotto.
Grillo, in verità, non lo candiderei neanche a gareggiare nella trasmissione televisiva “La sai l’ultima?”, per la sensazione di viscido che emana il personaggio.
Grillo è inquietante, anche nella sua comicità, perché il suo modo d’essere comico appare avaro di umanità – sarà che da buon genovese l’avarizia gli sia congenita! E’ rozzo, razzista, spietato (ci sarà pure una ragione per vederlo legato a Di Pietro!). Il comico genovese è l’uomo che sostiene la fine della democrazia e che lancia, come modello politico, la dittatura del popolo del web … quello dei “k” e dei “x”, dei “copia - incolla” e delle ingiurie sparse come concime dell’odio.
La politica, al contrario, è pazienza, ragione, ispirazione, programmi, strategie, prospettive, responsabilità, coraggio ed impegno. La politica con la “P” maiuscola è confronto e democrazia, ma dal vero, non dall’anonimato del web. Se mancano questi requisiti, e nel PD sembra che manchino, perché meravigliarsi se un guitto voglia candidarsi alla sua segreteria, con la pretesa di colmarne il vuoto con la sua acquisita cultura virtuale? Cos’ha Grillo di diverso da un dirigente del PD? Da Franceschini, ad esempio?
Se non che il primo fa ridere per le battute, mentre l’altro per ciò che dice, sono demagoghi, illusori, vaghi, astiosi ed agitati, sia l’uno che l’altro.
Vito Schepisi su l'Occidentale

18 commenti:

la_scarpa_che_respira ha detto...

leggo leggo.. ma non ho capito ancora se bari emerge dalle proprie acque o nongredo

vito schepisi ha detto...

...se si toglie la scarpa...forse il cervello prende più ossigeno!!!

Anonimo ha detto...

solo un commento, lei politicamente non capisce un PENE, sono gentile ed educato, si tenga quel PUTTANIERE PIDUISTA del suo padrone!

Anonimo ha detto...

tante parole vuote e inutili per giustificare la sua incapacità a dare delle risposte!
suvvia, signor schepisi, abbia il coraggio di riconoscere i suoi limiti!

Talita ha detto...

Quanto sono efficaci quelli che vengono qui a ragionare di peni!
Forse perché sanno ragionare solo col pene.
Gentile Schepisi, ho letto molto volentieri il suo post e non posso fare altro che darle ragione su tutta la linea.

vito schepisi ha detto...

Buongiorno Talita...rispondo a lei, ma evito di replicare a chi non introduce argomenti di discussione. Non credo nella "dittatura della rete" preannunciata da Grillo. Sarebbe un ritorno all'assemblearismo ed alla massificazione delle idee ... e ne conosciamo i risultati passati. Il confronto è fatto innanzitutto di responsabilizzazione (l'anonimato non lo è) e di diverse opinioni (da alcuni non ne leggo) e non di slogan e parole d'ordine. E' quello che cerco di fare, senza presunzione, rivolgendomi alle persone intelligenti e civili che so esserci anche tra chi la pensa diversamente da me. Mi sforzo di far capire che l'etica della politica non esiste da nessuna parte, e che in politica valgono le soluzioni, prima delle fisionomie e dei profili etici di ciascuno. Mi sforzo di far capire che siano inquietanti le posizioni assunte da uomini politici, uomini dell'informazione e poteri già permeati in passato, e colti in presente, da infiltrazioni castuali, corruttive e di immoralità sostanziale verso la popolazione.
Mi sforzo di far comprendere che la scelta di un'area politica di riferimento viene prima della scelta degli uomini e che in un Paese reso normale, in cui ciascuno assolve con coerenza il suo compito,sia possibile debellare gli sbalzi acuti delle malversazioni. Sono convinto che in democrazia, con i poteri diffusi e con il sistema della fiducia preventiva e funzionale nelle istituzioni, i problemi emergono sempre, mentre nelle altre forme di società è la visione dei problemi che viene soppressa, assieme ai diritti dei cittadini.
Questo nostro amato Paese con certi signori, vili come quelli che non si firmano, ma che riversano palate di veleno, senza avere una proposta politica da sostenere, ha molte difficoltà nel divenire un paese normale...ma ho fiducia che alla fine, come sempre accade, prevarrà la ragione. Spero che alla fine sia finalmente chiaro a tutti quali siano i poteri, le caste, le conventicole, i circoli del malaffare, gli sfruttatori del popolo, i fannulloni, i furfanti, i mistificatori e tutti gli squallidi personaggi che in politica, o ai margini, campano alle spalle o contro la gente che in silenzio si adopera per mantenere l'immagine del nostro Paese in gran spolvero nel mondo, nonostante tanta infamia.
Talita...nel salutarla ed invitarla a visitare ancora il mio blog, la ringrazio per il suo apprezzamento. vs

Talita ha detto...

Certo che visiterò ancora il suo blog! Anzi, l'ho aggiunto tra i miei preferiti.
Per inciso, credo fermamente che la nostra Italia abbia un'assoluta necessità di voci come la sua: pacata, innanzitutto, e poi razionale e chiara nei concetti.

vito schepisi ha detto...

La ringrazio Talita...a risentirci presto allora.

Anonimo ha detto...

è un comico nato, talita è sua moglie?
o è una escort di berlusconi?
ve la cantate e ve la suonate da soli, che tristezza!

Talita ha detto...

Anonimo,
considerando che vuoi proprio approfondire il tema delle parentele, devo chiederti se tu sia figlio di N.N.: conseguentemente anonimo.
E, visto che non amo affatto il buonismo, devo proprio dirti che non mi provochi tristezza, ma solo qualche conato di vomito.
Come vedi, niente che lasci strascichi: basta un minimo di Plasil.

vito schepisi ha detto...

Ciao Talita...scusami, ma ho sempre rifiutato il controllo dei comenti come fanno nei blog di sinistra. Penso che la cattiva educazione e la pochezza culturale dei commentatori anonimi si commentino da se.
Ti consiglio di non rispondere come faccio io. Sono già sotto monitoraggio della polizia postale, per le minacce ricevute in passato. Voglio sperare che procedano d'ufficio non appena vengano superati i limiti della diffamazione.
La politica è confronto delle idee. Chi come me scrive di politica è perchè pensa di avere idee da esprimere. Si privilegia naturalmente il confronte leale, scrivere di politica per insultare è invece da alienati. Si può esprimere il disenso ragionato sulle cose, come ho fatto quando al governo c'era Prodi e l'Unione. L'Italia sta assumendo un ruolo di grande rilievo democratico. Le conquiste nelle lotte alle mafie ed al malcostume della P.A., quelle rivolte alla risoluzione dei problemi, il ruolo internazionale del Paese, rafforzato da uomini di grande spessore ed equilibrio, come Frattini e Tremonti, il G8 dell'Aquila, considerato per organizzazione e peso politico tra i più efficaci degli ultimi anni, la gestione della crisi economica senza nascondere le difficoltà, ma con adeguatezza, prudenza ed impegno: tutto questo è inteso dagli italiani con molta serietà e serena condivisione. Capisco che l'unico modo per molti può solo essere il ricorso al pregiudizio, ma basterebbe un po' di intelligenza per discutere e sollecitare ulteriori interventi, chiedere l'attenzione per altre zone del Paese, la cui attenzione è rallentata per la dovuta maggiore attenzione, invece, alle emergenze. C'è modo di fare opposizione e critica seria...e poi gli ideali... come possono i sedicenti democratici consentire che l'agenda dell'opposizione sia scritta da personaggi inquietanti come Di Pietro? Come possono farsi trascinare da guitti furbetti, da sempre attaccati ai soldini, alle loro metamorfisi ideali ignorandone le contraddizioni e le provocazioni?
Ciao Talita...a presto! Vito

Talita ha detto...

Caro Vito, come ti ho già detto ammiro molto la tua pacatezza, oltre al resto.
Però credo anche che agli imbecilli non si possa parlare come a persone normodotate.
Nella fattispecie, il signor Anonimo vada a etichettare "escort" qualche sua parente prossima.
E qualche volta si metta davanti a uno specchio non solo per farsi la barba (se la possiede... mah!), ma anche per guardarsi negli occhi e arrossire.
Detto questo, pietra sopra.
Vado a commentare l'altro tuo post (che ho già letto, per cui - come vedi - ho adottato entusiasticamente il "tu").

Anonimo ha detto...

@ Anonimo
Talita potrebbe essere lui stesso.
Visto che non ha un account.
Fa finta che qualcuno dalla sua parte commenta il servilismo e cioè le minchiate che scrive.Che ridere.

Talita ha detto...

Caro Vito, sai che mi dispiace tanto il fatto che gli analfabeti di ritorno possano scrivere liberamente nel tuo blog?
Questo qui sopra non conosce neppure la grammatica elementare (per esempio, la punteggiatura). Non parliamo poi dei congiuntivi: guarda il "commenta"... Ci sarebbe da ridere, se non ci fosse da piangere!
Ho deciso di non leggerlo più, perché mi fa vergognare di alcuni miei connazionali (a meno che questo qui non sia un beduino o un seguace dell'Italia dei valori dialettali).
Ciao e buone vacanze!

vito schepisi ha detto...

Cara Talita...mi dispiace ma è un mio "target" lasciare che anche gli asini raglino. E' facile che questa categoria (quella degli asini raglianti) poi dica che, il "libero pensiero" dei blogger, adotti, come un Di Pietro qualsiasi, la censura preventiva. Ho imparato a leggere ed a sorridere, a volte mi diverte l'idiozia politica, anche se mi rattrista l'anonimato. Non è da uomini leali! Nello specifico, penso che sia motivato da profonda idiozia. Ho idea che sia lo stesso anonimo che mi aveva preso a bersaglio sul profilo del candidato sindaco di Bari, durante il confronto elettorale. Questi ne ha fatte di...barbine! Si cimentava in filosofia, economia e quant'altro ancora, sostenendo d'avere anche un certo numero di lauree. Se fosse vero la colpa non sarebbe sua ma di un sistema che fa conseguire la laurea anche agli analfabeti, come per Di pietro, ad esempio. Misurarli nella loro pochezza, spesso rafforza le mie convinzioni nel ritenere che in questo Paese debba ancora essere costruita una vera alternativa democratica. Duole constatarlo, ma purtroppo è così!
Ciao Talita, buone vacanze anche a te!

Anonimo ha detto...

Attaccatevi alla grammatica...
fate pure i maestrini, sempre servi siete.
Cambia qualcosa che non abbia scritto "COMMENTI", l'importante è che abbiate capito.
La I del mio pc ieri non mi funzionava, oppure è stato un errore per la fretta di scrivere .
Contenti della spiegazione letterati dei miei stivali?
W DI PIETRO.
L'unica opposizione.
Ora un'altra battaglia contro un'altra schifezza del governo piduista :il "lodo Bernardo"
ovviamente voi pecore siete d'accordo.

Anonimo ha detto...

quello che stavo cercando, grazie

Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e