12 novembre 2009

Gli Italiani hanno già dato



Non se ne avvertiva alcun bisogno, eppure è nato ancora un nuovo partito. Per iniziativa di un migrante politico naturale, a cui si sono aggiunti altri migranti di professione, è nata Alleanza per l’Italia per “un’Italia democratica, liberale, popolare e riformatrice”, come sostiene il suo leader.
C’è gente che non si accontenta di aver ricevuto già tanto dalla vita, e solo perché di professione ha fatto soltanto il politico. E sono soprattutto coloro che per esperienze pregresse hanno mostrato di saper fare ben poco di veramente utile e nuovo! Il politico di professione ci ha abituati a constatare che meno ha da proporre e più tempo ha per andare alla ricerca di spazi politici e ruoli da svolgere.
E’ il caso di Rutelli, ad esempio, il “bello guaglione” con cui Prodi, bontà sua, volle attribuirgli un bell’aspetto, ma in evidente contrapposizione al suo spessore specifico. Al suo esatto contrario, posto che per l’aspetto il Professore rispecchiava, invece, ed anche con molta fedeltà, sia l’inconsistenza concreta delle soluzioni avanzate, che la sgradevolezza operativa della sua proposta politica.
“Il PD si è spostato a sinistra”: è il leitmotiv di questa nuova aggregazione. E chi fa il salto, e passa dal PD al nuovo soggetto politico, si affretta a denunciare il fallimento dell’idea originaria del PD, s’accorge oggi che non è più ciò che sostenevano allora i promotori. Non è più ciò che diceva Veltroni al Lingotto. Per costoro il PD ha perso la caratteristica di forza aggregatrice di culture ed esperienze diverse, per diventare solo l’ennesima trasformazione di un ben individuato partito di sinistra, erede di un ben preciso riferimento politico che ha una storia travagliata e contraddittoria fatta di furbizie, meschinità, viltà, bugie e tradimenti.
Il PD per Rutelli e compagni è ora un’idea fallita. Con l’esito delle primarie e con l’elezione alla segreteria di Bersani si è concretizzata una sostanziale frattura con l’idea iniziale.
In verità, la rottura con un partito diverso e pluralista di centrosinistra si era già delineata prima delle primarie, con l’adesione in Europa al gruppo socialista. Gli artifizi verbali nella dizione del gruppo europeo non cambiano assolutamente la sostanza della convergenza in quel gruppo. Ora restano solo Franceschini, Fioroni, Letta e la Bindi che fingono di non accorgersi d’essere diventati dirigenti socialisti, anzi d’essere addirittura in un sottogruppo nazionale che lo è diventato dopo essere stato orgogliosamente comunista.
I sostenitori dell’Alleanza per l’Italia denunciano la deriva del partito di Bersani verso un’identità politica che va alla ricerca della sua vecchia connotazione. Quella naturalmente degli ex DS. Un addebito pesante, se lo si avanza per richiamare la colpa, attribuita al nuovo corso del PD, del ritorno all’identità post comunista, quella che era dei democratici di sinistra, quella che è l’identità di riferimento di Bersani. Quella che è anche l’identità originale degli eredi diretti del vecchio Pci.
I sostenitori dell’Alleanza, nonostante i toni smorzati, rivelano il loro disagio nel restare nel PD, denunciano l’errore della mancanza di confronto con la maggioranza, contestano il giustizialismo ed il pregiudizio di una parte dell’opposizione e prendono le distanze da quello che considerano un vero processo involutivo del partito di Bersani e D’Alema.
Si separano, a loro dire, dalla trasformazione del PD in un soggetto privo di un’anima riformista, che non ha fantasia politica e manca di innovazione, che indugia nel privilegiare il suo rapporto di tipo classista col sindacato di riferimento, come accadeva con il partito dei post comunisti.
Il nuovo corso del PD di Bersani, per Rutelli, oltre alla rinuncia alla spinta riformista, alla base della sua fondazione, è privo di appeal verso nuove fasce di elettori provenienti da aree diverse. Il nuovo partito di Rutelli vorrebbe invece essere di riferimento per coloro che hanno una visione moderna e progressista, per coloro che vogliono mantenere un dialogo aperto con la sinistra, ma che provengono da esperienze politiche diverse, quali la popolare, la laico-liberale e quella del riformismo socialista.
Tutto in una frase di Rutelli: "non sono d’accordo con un Pd che va a sinistra, ma lo rispetto".
Ma in Italia c’è già un partito di matrice popolare, laico-liberale, riformista e progressista, ed è il Pdl di Berlusconi. C’è già un grosso partito che ha voluto superare i vecchi schemi più o meno classisti ed essere di riferimento per un elettorato moderno. Un partito più credibile per numeri e per la complessità dei suoi contenuti. Un partito che ha dimostrato sul campo di essere un riferimento importante per la trasformazione e la modernizzazione del Paese, e che ha saputo risolvere questioni di crisi di grosso spessore. Un partito a cui la sinistra non ha saputo fornire né risposte politiche e né un’opposizione coerente.
Ma Rutelli, allora, dove vuole andare? Sappiamo che guarda a Casini che è contro il bipolarismo, proprio quello che, invece, consente di superare l’immobilismo corporativo. Ritorna la tentazione alla frammentazione, anticamera della partitocrazia. E’ cosa preoccupante perché nella confusione dei ruoli e delle azioni, come per il gioco delle tre carte, il popolo ci perde sempre.
Rutelli, come Casini, vorrebbe carpire voti al Pdl per portarli a sinistra?
Ma quali scenari politici ci riserva il futuro?
In tutta questa confusione, però, è bene ricordarlo, gli italiani hanno già dato.
Vito Schepisi

17 commenti:

Antonio Gabriele Fucilone ha detto...

Vito, è rinata la Margherita!
A me sembra che Rutelli abbia ricostituito il suo vecchio partito.
Cordiali saluti.

dario ha detto...

invece di c....e parlate di quella "chiavica" di cosentino che il pdl vuole candidare nella mia regione. Ma quale lotta alla mafia! E' lo Stato la mafia! Che siano maledetti per l'eternità...compresi i militanti. Avete distrutto la mia terra, da bassolino a cosentino è davvero troppo! VERGOGNATEVI: avete una cultura mafiosa impressionante. E la cosa grave è che siete del nord italia: se anche voi siete così, che speranza abbiamo noi onesti del sud? IO SONO ONESTO, SONO LIBERO, SONO UN UOMO.

vito schepisi ha detto...

Caro Dario...penso che tu sua già al delirio. Il tuo linguaggio è lo stesso delle BR. La mafia sei tu (il senso lato) perchè la mafia si fa forte della lotta allo Stato ed alla legalità di gente come te. Si fa forte del clima di antipolitica e del giudizio sommario sulla politica. Tu non sei affatto un uomo libero, ma sei schiavo dei tuoi pregiudizi, sei schiavo della tua furbizia di attaccare preventivamente senza schierarti. Il classico metodo mafioso della politica che diventa anarchia e negazione della democrazia. Tu sei impegnato solo a distruggere l'unica realtà operativa che sta conducendo la rivoluzione sostanziale ed anche morale del Paese. Sei tu a doverti vergognare non io ed altri amici. Ti ricordo che il sottoscritto è invece un uomo libero, legato a niente ed a nessuno, se non alla propria capacità di guardare le cose con spirito positivo. Questa è la democrazia con i suoi chiaroscusi...non la tua con il tuo odio. Il sottoscritto lotta contro le falsità e le ipocrisie: la più grande è quella della sinistra post comunista, arraffona ed incapace. La seconda falsità è quella di Di Pietro: un ignorante che gioca sull'ingenuità degli italiani, dopo aver mutato il corso della sua vita attraverso prestazioni che non conosciamo, ma che appaiono inconfutabili. L'ha cambiata attraverso passaggi di mutabile vischiostà attraverso indagini, partiti ed affari personali.

dario ha detto...

sarebbe una forza nuova e della legalità quella candida cosentino dopo gli scempi che la camorra ha realizzato in campania? E sarebbe al delirio un giovane napoletano che abita a forcella se denuncia questa situazione? Sei tu il folle, sei accecato dall'ideologia, anzi dall'adorazione verso un solo uomo. E ci mancava solo l'ennesimo indulto: l'ennesimo regalo della repubblica delle banane alla criminalità. Per non parlare del terribile conflitto di interessi che ancora oggi manifesta tutta la sua onnipotenza: per mesi si è parlato GIUSTAMENTE mattina, pomeriggio e sera della monnezza di napoli. Oggi palermo è nella stessa situazione ma dai media silenzio assoluto! Berlusconi è una piovra, è un'anguilla nel sistema democratica ed oggi non sta esitando, con il processo breve, a gettare nell'insicurezza una nazione intera pur di salvarsi la pelle. Sei raccapricciante! Io sono contro cosentino e tu mi accusi di delirare OMETTENDO di controbattere alla mie argomentazioni. Avete vita breve, non credo che i politici del pdl si svendano fino a tanto. SONO UN UOMO INTELLETTUALMENTE LIBERO. Tu invece hai una terribile cultura mafiosa e dell'illegalità. Ma che hai da dire per giustificare la candidatura di cosentino? A proposito: oggi sono andato nel rione sanità, ci vado ogni venerdì mattina a seguire un corso: la trasmissione di ieri sera non è servita a nulla, tutto è come prima! QUesto è lo Stato? E ora ci manda pure cosentino. Ti posso dire una cosa? TI posso dire cosa pensa un giovane campano? TI DEVI VERGOGNARE. Oggi più che mai: il pdl è un'associazione a delinquere. E di pietro non c'entra un tubo....è un mio pensiero. Smettila di nominarlo in ogni occasione! Stai parlando con me non con di pietro! COSENTINO APPARTIENE AD UNA NOTA FAMIGLIA MAFIOSA! Povero saviano! ANche lui è un giovane campano: ma chi glielo ha fatto fare? E a proposito: emilio fede non perde occasione per delegittimarlo senza che il suo datore di lavoro lo reguardisca (per la verità nemmeno il pd). COSA HAI DA DIRE? E poi io sono schieraro: sono per una politica nuova, per una politica giovane, senza pregiudicati né corrotti né mafiosi e libera dai rapporti coi poteri forti.

dario ha detto...

W LA LEGALITA', W L'ITALIA. E berlusconi non lo odio, mi fa semplicemente ribrezzo, anzi paura. E lo motivo! CAMBIARE LA CLASSE POLITICA DEL SUD: NON VOGLIO UN CASALESE COME PRESIDENTE DELLA MIA REGIONE.

Anonimo ha detto...

dobbiamo stringerci forte intorno alle procure di napoli e di s. maria capua vetere (ce) che stanno dando duri colpi alla camorra. Questi magistrati hanno bisogno del sostegno dello stato e della gente, visto che tanti di loro sono sotto scorta e hanno deciso di sacrificare la loro vita, la loro LIBERTA' per il bene del paese. Sono persone per bene e nessuno si azzardi a delegittimarli per schifose motivazioni politiche. Il pdl sta cominciando purtroppo a fare così per proteggere cosetino. E' questa la nuova forza politica che rappresenta il pdl? NON SI AZZARDINO A TOCCARLI! Vito, sei dalla parte della sbagliata, dalla parte del male (non solo della cattiva politica). Il pdl è un'associazione a delinquere e il caso cosentino lo conferma come mai fino ad ora.
UNA DOMANDA: COSA PENSI DEI MAGISTRATI DI NAPOLI? Dai un giudizio ora, non dopo come sempre fate!

dario ha detto...

l'anonimo sono io.

dario ha detto...

stiamo subendo l'ennesimo indulto con buona pace della sicurezza e della Giustizia. Se la sinistra l'aveva fatto per buonismo (con l'appoggio del pdl naturlamnete!!!!), il pdl lo sta facendo per salvare un uomo solo. Prova ne è che oggi si riparla di lodo alfano come se i due provvedeimenti avessero ad oggetto la medesima materia. E' questo il partito della svolta? Caro vito, ma per favore! Il pdl è un'associazione a delinquenre guidata da un vecchio delinquente che a 73 anni può soltanto peggiorare il paese. ARIA NUOVA! ARIA NUOVA!
P.S.:hai visto saviano? Ha chiesto di ritirare il ddl. Ormai è giunto il momento: si scatenerà una delegittimazione contro di lui senza precedenti. Fede aveva già iniziato, feltri darà il colpo di grazia. Un premier con media e gionralisti a libro paga: ma in quale paese occidentale avviene ciò? SIETE IL CANCRO DELLA DEMOCRAZIA. Da un giovane campano con le palle e con una grande voglia di cambiamento: fuori i pregiudciati e i corruttori dal parlmaneto. Legge sul conflitto di interessi per evitare che i poteri forti si appropino anche delle istituzioni! CAMBIAMENTO E LEGALITA'.

dario ha detto...

ci mancava solo la fiducia sulla privatizzazione dell'acqua: il pdl è impressionante. L'ennesimo regalo alle sanguisughe del paese. E il processo "breve"???Santo cielo....

Antonio Gabriele Fucilone ha detto...

Dario, come sempre fai il demagogo.
Non si privatizza l'acqua ma la sua gestione!
E poi, ora le cose non vanno bene.
Infatti, ci sono le aziende municipalizzate che sono veri e propri centri in cui reclutare i politici trombati alle elezioni.
Questo ti piace?
Cordiali saluti.

dario ha detto...

ma infatti fucilone! La situazione attuale non va bene ed andava migliorata la gestione pubblica. Invece con la scusa di ciò si è fatto l'ennesimo regalo alle sanguisughe del paese. Ma come puoi essere d'accordo con la privatizzazione della gestione dell'acqua dopo le assurde conseguneze che hanno portato privatizzazioni che hanno interessato il paese negli ultimi anni (autostrade, ferrovie, telefonia ecc...). I risultati sono sempre gli stessi: peggioramento del servizio e aumento delle tariffe. Basta. E perchè sarei demagogo? Perchè voglio che la gestione dell'ACQUA resti allo stato? E non attaccare sempre la fonte! Attacca le mie idee se sei un interlocutore serio!Sempre ad offendere! Sempre....Ma che razza di uomo sei?

Antonio Gabriele Fucilone ha detto...

Dario, sei tu che attacchi la fonte e non le idee!
Ma non ti leggi?
Nel post in cui attacchi Cosentino (che su Facebook io ho difeso) tu HAI MALEDETTO anche noi militanti del PdL!
La privatizzazione della GESTIONE (e NON DELL'ACQUA) è giusta perché toglie potere alle aziende muncipalizzate che sono luogo di "sistemazione" di politici trombati alle elezioni.
Cordiali saluti.

Antonio Gabriele Fucilone ha detto...

Dario, sei tu che attacchi la fonte e non le idee!
Ma non ti leggi?
Nel post in cui attacchi Cosentino (che su Facebook io ho difeso) tu HAI MALEDETTO anche noi militanti del PdL!
La privatizzazione della GESTIONE (e NON DELL'ACQUA) è giusta perché toglie potere alle aziende muncipalizzate che sono luogo di "sistemazione" di politici trombati alle elezioni.
Cordiali saluti.

dario ha detto...

fucilone,
io ti ho maledetto dopo aver attaccato le tue idee. Tu invece mi hai dato del demagogo senza speigazioni. E quanto alle aziende municipalizzate, basterebbe ripulirle dai politici trombati non regalando l'acqua ai privati così come è stato fatto negli ultimi decenni (con pessimi risultati) per gli altri beni pubblici. Come sempre, il pdl "butta l'acqua con tutto il bambino": pessimo modo di risolvere i problemi che vengono, invece, aggravati. E quanto a cosentino, se abitassi come me in "trincea" capiresti....Io se ho dei dubbi che una persona mi ha ru bato l'argenteria non aspetto la fine del processo per non invitarlo più a cena. Tra l'interesse individuale di cosentino a ricoprire una carica politica, e quello pubblico di non avere politici mafiosi, a prevalere è naturalmente il primo (fermo restando la sentenza definitiva per sbatterlo in galera). Ma tu vivi a mantova, che cavolo vuoi capire di camorra e politica collusa?
P.S.:a proposito: ma i politici trombati che tu hai nominato, ci sono compresi anche quelli del pdl? E se sì, il governo non avrebbe dovuto invertire questa deplorevole prassi invece di privatizzare la gestione dell'acqua?

dario ha detto...

e poi il discorso che faccio è questo e l'ha scritto lo stesso brunetta nel libro "l'intrigo" e cioè che in italia le privatizzazione, con questo sistema politico-cimprenditoriale non si possono fare. Prova ne sono le privatizzazioni degli ultimi anni. Non vedo per quale motivo stavolta dovrebbe andare meglio, restando IMMUTATO il sistema. Chi si accaparrerà la gestione dell'acqua? I soliti "cavalieri coraggiosi" (per dirla con le parole di d'alema) o i soliti "Imprenditori animati da amor patrio" (per dirla con le parole di berlusconi). Nel contempo le tariffe aumenteranno, il servizio peggiorerà e lo Stato, come sempre, finirà per sborasare somme ingentissime. Siccome non siamo un paese normale, io sono contro le privatizzazioni e la storia mi dà ragione. E poi, parlandosi nella specie del bene pubblico per antonomasia, sarei in disaccordo anche se fossimo la svizzera: l'acqua e la sua gestione non si toccano, sono e debbono restare dello STATO.
P.S.:ti ricordo infine la truffa tav (la società che la sta costruendo è la stessa che detiene autostrade), la quale conferma che gli imprenditori che fanno affari coi politici sono per lo più dei malfattori. Sono sempre gli stessi! E il pdl è tale e quale al pd quando si tratta di sperperare denaro pubblico.

Antonio Gabriele Fucilone ha detto...

Dario, la crimanalità non è solo a Napoli!
Ti ripeto, su Facebook io ho difeso Cosentino e non me ne pento!
Tra l'altro, molti mi hanno dato ragione.
Chi ti dice che Cosentino sia colpevole?
Sei un giustizialista e non un legalitario.
Cordiali saluti.

dario ha detto...

Fucilone,
per ora cosentino non è colpevole, anzi è presunto innocente. Ma tra l'interesse individuale di cosentino a ricoprire cariche politiche e l'interesse pubblico a che non vi sia il semplice RISCHIO che un politico sia mafioso, a prevalere è quest'ultimo.
D'altronde basta pensare che un cittadino comune se viene accusato ad esempio di pedofilia ed è insegnante, viene sospeso. Mi sembra una cosa giusta, di buon senso e sacrosanta. Ma guai a parlare di carcere (a parte le esigenze cautelari natrualmente) o di presunta colpevolezza! Questo sì che significherebbe essere giustizialisti.