15 giugno 2009

Le tre carte di D'Alema

L’unico che l’ha capito è D’Alema. Il PD senza una stagione di veleni, nella quale rimescolare ogni cosa, non va da nessuna parte. Se Franceschini mostra ottimismo e cavalca il ronzino per arrivare alla meta, salvando il salvabile, a D’Alema non basta. Ha un tavolino baffino ed è lesto di mano.
La “scossa” entrerà nel linguaggio politico come la parola magica che avrà il potere di rivoluzionare i giochi. Al marinaretto è infatti bastato pronunciare questa parola per occupare la scena. L’ha fatto evocando smottamenti politici che possano coinvolgere l’opposizione a responsabilità di governo, incurante degli elettori che col voto hanno già legittimamente fatto le loro scelte. “Il PD si tenga pronto” – avverte - e Franceschini è subito oscurato dal protagonismo dell’ex premier che gioca in anticipo sul post-elezioni e sul prossimo congresso.
La tornata elettorale è arrivata come una legnata sul PD. La tattica di ridurre l’attenzione su quella che è la logica dei numeri non può ritenersi sufficiente a suturare le ferite subite. Oltre 2.100.000 voti in meno rispetto a 5 anni prima alle europee non giustificano nessun ottimismo, cauto o incauto che sia.
Aver bloccato l’ascesa del Pdl non può bastare a trasformare una sconfitta in una tenuta del partito. La sinistra non può gioire per la mancata esplosione del partito di Berlusconi, bloccato da una campagna mediatico - giudiziaria senza precedenti. Sarebbe come dire che in un maledetto incidente si poteva perdere la vita ma si è finiti sulla sedia a rotelle. Una fortuna nella sfortuna, ma pur sempre un disastro!
Oltre a Di Pietro ed alla Lega, ha vinto il partito di Repubblica. Se i vincitori delle elezioni sono stati i partiti alleati rispettivamente di PD e di Pdl, i vincitori politici sono stati il Governo, che ha tenuto, e l’armata Repubblica – L’Espresso, che ha tracciato la linea. Il gruppo editoriale di De Benedetti & C. si è reso protagonista di una campagna si stampa che ha diretto e sottomesso ai suoi input Di Pietro ed il PD.
Quella del partito di Franceschini è una soddisfazione, che non avrebbe alcun dignitoso motivo d’esserci. Non risulta che la segreteria del Partito Democratico si sia già trasferita nella sede dell’antiberlusconismo editoriale, abdicando sia dalla sua funzione di partito autonomo che dal suo progetto politico. E non ci pare che sia questa la volontà dei molti galli del pollaio della sinistra con vocazione moderata del Paese. Vorremmo dar loro credito di altri progetti, piuttosto che essere agli ordini del gruppo Repubblica - L’Espresso. Soddisfatti di cosa? D’aver subito una batosta elettorale e morale?
Il Pdl non è arrivato al 40% perché è stato battuto dall’astensionismo e non dagli avversari. Il gruppo editoriale ha bloccato una dilagante vittoria, ma non ha sconfitto nessuno.
Non c’è da gioire! La pioggia che non è scesa è nel cielo, tra le nuvole, e non è svanita.
Un’ulteriore legnata alla sinistra è poi arrivata col primo turno delle amministrative. Si attende il secondo turno per valutare la portata finale della ferita inferta. Il bottino lasciato sul campo è già sufficiente per parlare di tracollo, ma in prospettiva è un tracollo che può allargarsi ancora di più. Un colpo ulteriore potrebbe anche minare la tenuta dell’intero partito di Franceschini. Il PD è alla canna del gas. E’ asfittico, senza fiato e senza progetti. I suoi dirigenti si arrampicano sugli specchi nel solo tentativo di limitare le perdite. L’obiettivo sembra essere la sopravvivenza, per provare a rilanciarsi su un diverso progetto politico, allargando le intese con l’Udc o aprendo a sinistra o tutte e due le cose.
Quello del PD è un progetto fallito nei fatti. Proveranno a rilanciarlo modificando la squadra e la tattica di gioco. Come in una campionato di calcio, l’attacco che si mostra impacciato ed incapace di affondare ed andare in rete, si prova a rinforzarlo inserendo ora giocatori di centrocampo, ora punte più avanzate, ovvero assieme gli uni e gli altri. Casini sembra pronto a scendere in campo. La sua strategia è far cadere il centrodestra per rimettere tutto in discussione. La stessa di D’Alema.
Buttiglione si prepara così ad un altro giro di valzer. Ci sarà anche Cuffaro? Ed Emanuele Filiberto?
Il Paese ed il buon lavoro del Governo non importa a nessuno. Per Casini conterà solo rientrare nel gioco politico e sventare il progetto bipolare. Il PD gli darà una mano.
D’Alema si appresta a riaprire e gestire il Luna Park della politica. E’ dietro ad un tavolino ed ha in mano tre carte: questa vince e questa perde. E se lo faranno ancora giocare, a perdere sarà sempre il Paese.

Vito Schepisi

su l'Occidentale

12 commenti:

dario ha detto...

Caro schepisi,
concordo a grandi linee su quello che hai scritto. Una cosa non ho capito: il riferimento a cuffaro. Cosa ha questo politico che non va? Non sarà mica che è stato condannato in primo grado per aver favorito un boss mafioso e per il tentativo di mandare all'aria una lunghissima ed estenuante (poveri carabinieri, chi glielo fa fare?) indagine sulla mafia?
Naturalmente il riferimento è a dell'utri. Due pesi e due misure?
Saluti.

dario ha detto...

Caro vito,
come vedi, difendendo l'indifendibile (l'incontro del SENATORE dell'utri con un boss di cosa nostra, per la miseria!) ti metti nella condizione di non poter muovere alcuna critica a chicchessia politico. Non che tu non possa farlo (ci mancherebbe!) solo che diventi incoerente.
Quello che ti frega (perdonami il termine) è la passione politica. E si sa che la passione politica, come quella religiosa, offusca la realtà.
Ci tengo a precisare che a me delle faccende private delle persone (compresi i politici) non me ne importa nulla. Però di fronte a casi ESTREMAMENTE gravi(come anche una semplice amicizia tra un politico e un boss, uno che ha ammazzato fior di innocenti e servitori dello Stato per la miseria!), di fronte a fatti che fanno dell'italia un paese unico in occidente per corruzione politica e bombe tipo Beirut, allora divento estremamente duro e implacabile quanto a giudizio politico (non penale intendiamoci!).
E mi meraviglio, anzi rimango sconvolto, che gente intelligente e istruita (come te) ritenga queste condotte pienamente giustificabili. E' a quel punto che penso alla fede (politica): come giustificarvi altrimenti?
Saluti.

vito schepisi ha detto...

Caro Dario, Cuffaro è stato condannato in I°e fino al III°c'è presunzione d'innocenza. Il reato è d'aver informato qualcuno d'essere sottoposto a controlli. E' lo stesso reato che avrebbero dovuto contestare a Di Pietro per la questione Mautone. Due pesi e due misure?
Non ci dev'essere una giustizia puntigliosa ed un'altra accondiscendente. Non ho nessuna fiducia nella giustizia e meno in quella di Palermo.
Il senso della mia ironia è chiaro: il voto non puzza. E' maleodorante solo quello dato agli avversari, perchè da Franceschini a Ferrero, passando per Di Pietro Vendola e Pannella anche domani, andrebbero a braccetto con Casini, portatore di Cuffaro ed Emanuele Filiberto, se assieme a questi diventassero maggioranza. L'antiberlusconismo giustifica tutto. Per me invece solo la mia italianità e l'amore per il mio Paese giustifica tutto. L'unico mio limite è la violenza, perciò detesto Di Pietro. Ricordo il PM che s'opponeva al governo di cui faceva parte, restando ben attento ad assicurargli la fiducia. Sedeva al C.dei M. assieme a Mastella, ed aveva come premier Prodi le cui funzioni nella prima reopubblica non possono non essere note. Se non sono stati portati a termine provvedimenti giudiziari nei confronti di uomini della politica non si può far finta di non sapere e capire. Per me il giudizio politico vale quanto quello giudiziario. Di Pietro ha rivoltato la prima repubblica e non poteva e non può non sapere.
Prodi è stato messo sotto torchio da Di Pietro. Questi lo ha minacciato, tipo: dimmi chi, come e perchè se non ti sbatto dentro. Il pover'uomo andò a piangere al Quirinale, da Scalfaro, quest'ultimo lo mandò da Mancuso e questi lo mandò...scappando dicendogli di essere uomo e di prendersi le sue responsabilità. Fu lesto a scaricare la responsabilità su altri e fare nomi di uomini, poi risultati innocenti, e fu sufficiente assumere una ben precisa collocazione politica, e tutto svanì. Questa è storia caro dario. Non sono ingenuo, ma perchè devo farmi prendere in giro? Tutto questo per rispondere a tutte le tue perplessità.
La mia bilancia ha sempre due piatti e finchè uno dei due colmerà il tradimento e la meschinità di una politica stracciona, ipocrita, falsa, contro la povera gente e che ha saccheggiato il Paese! Non si è contro il proletariato quando si chiede di prestare l'opera per la quale si è pagati. Si è contro il proletariato quando lo si illude e si fanno presagire realtà diverse in cui i ruoli si capovolgono. Ci sono milioni di motivi, anche d'ordine morale, per i quali se qualcuno scaglia una pietra sono pronto a prenderlo di mira con centinaia di altre contro. Altro che mafia! So nomi e cognomi della "contromafia" politica.
La politica è fatta di stagioni. Solo in Italia c'è l'evergreen. Quando si fallisce non si ha la possibilità di replicare l'attività. In Italia fallire e riciclarsi è quasi un titolo di merito. Ad alcuni personaggi è stata attribuita una statura che assolutamente non hanno, è da una vita che lavorano per i loro interessi e contro il Paese. Basta coi D'Alema.
Di Pietro è uscito dalla magistratura perchè avrebbe dovuto subire una censura e l'umiliazione di un trasferimento per comportamento scorretto? E' tra le ipotesi possibili? Questo nessuno lo dice!
De Magistris assieme a Genchi avrebbe messo in piedi un "osservatorio" permanente di controllo sulla politica? E' possibile questo? Ma perchè dobbiamo farci prendere per i fondelli? Perchè l'obiettivo deve essere sempre uno, e guarda caso proprio quello che col suo governo interviene sulle questioni più sentite dai cittadini? A volte penso che ce ne vorrebbero 10 di Berlusconi in Italia, con tutti i suoi difetti e le sue presunte gaffes. I pericoli per il Paese non vengono da Berlusconi, ma da altri marpioni disposti a tutto, e dai neo fascisti giustizialisti della troupe di Di Pietro.
Un disegno eversivo si avvertiva da prima che ne facesse cenno Berlusconi. Questi dovrà essere il diavolo e giustificare ogni cosa...ladri, profittatori, mafiosi, saltinbanchi etc. etc.
Tu sei disposto a farne parte?
Io no!

dario ha detto...

Caro vito,
mi attengo per un attimo a quanto detto nel mio post.
Riguardo a cuffaro (e a dell'utri) ancora una volta hai confuso (o meglio non hai fatto alcuna distinzione) tra responsabilità politica e penale. Ti chiedo in maniera esplicita:
1-c'è qualcosa di politicamente grave nell'incontrare un boss mafioso nel paese di falcone e borsellino, sì o no? Io mi chiedo, ma che ci faceva un senatore con un criminale? E che c'entra la presunzione d'innocenza col giudizio politico?
2: se negli USA un senatore si incontrasse con un terrorista di al qaeda, lo costringerebbero a dimettersi oppure no? E se sì, perchè in italia dovrebbe essere diverso?
3-giri e rigiri, finisci sempre col parlare di di pietro. A proposito dei mei due pesi e due misure:è proprio così, ho utilizzato due pesi e due misure. La mafia è la mafia, ha un peso unico ed imparagonabile. Se mi metto a parlare di tutte le magagne che ci sono nel pdl (così come nel pd, idv e tutti gli altri partiti) non la finiamo più.
Caro vito, una cosa è essere truffaldini, disonesti ecc...un'altra è farsela coi mafiosi. Nel primo caso sei una persona da non frequentare, nel secondo caso sei un porco schifoso da tenere lontano come un appestato. Io qualche anno fa per poco non ci lasciavo le penne: un'autobomba è esplosa sotto il portone di casa della mia ragazza 15 minuti prima che ritornassimo a casa. COME GIUSTIFICHI CHE UN SENATORE FREQUENTI DEI SANGUINARI SENZA SCRUPOLI? SPIEGAMELO! Forse ho un'altra sensibilità rispetto al problema...abito pure nel quartiere di annalisa durante. Tu invece dove abiti? Forse la mafia la vedi solo in tv, o meglio, cambi canale e ti metti a guardare di pietro. Che senso ha criticare di pietro e giustificare chi se la fa coi mafiosi? Questo significa usare due pesi e due misure, o meglio scorgere la pagliuzza e non vedere la trave. La politica è legata alla mafia e per voi italiani non c'è nulla di strano. E poi casi mai vi scandalizzate se a napoli vedete povera gente che abita in miseri quartieri parlar bene della camorra. Quella è gente poco isruita che vive all'inferno, voi invece siete ben istruiti e quindi INGIUSTIFICABILI. Povera italia.
Saluti.
P.S.:caro vito su questo sono intransigente. La mafia è una piaga troppo grossa....

DARIO ha detto...

Caro vito,
insomma per te nel frequentare mafiosi non c'è nulla di male ed è politicamente irrilevante. Complimenti per l'idea che hai della politica e alla faccia delle vittime della mafia....Semplicmente sconvolgente: in italia c'è una forte (e inconscia) cultura mafiosa, e questa è la prova. Come giustificare altrimenti un SENATORE CHE SE LA FA CON MANGANO?
Saluti.

vito schepisi ha detto...

Non c'è assolutamente niente di anormale ad incontrare un cittadino che ha pagato il suo debito con la giustizia, specialmente se questo cittadino lo si conosce per altro verso, tipo attività sportive, da ragazzi. Vorrei farti rilevare però che a Bari il Sindaco Emiliano ha candidato al Comune un pregiudicato per reati comuni anche gravi soprannominato "il parigino". A bari non si chiama mafia ma la delinquenza è altrettanto invasiva e pericolosa. La candidatura di Emiliano, segretario regionale del PD è stata appoggiata da tutta la sinistra, dall'Idv del tuo amico Di Pietro compreso. Anche se ti infastidisce sentiorne parlare ...essendo il tuo idolo. Ora non è la frequentazione del sindaco con un pregiudicato che ha pagato le sue colpe che mi ha lasciato perplesso ma la circostanza stessa. Si voleva sostenere il recupero? Benissimo, sono d'accordo! Ma candidandolo al Consiglio Comunale di Bari? Guarda caso Emiliano fa strage di voti nei quartieri dove si annida la malavita.
Non so come la pensi ma...francamente sono perplesso!
Ora non so se devo a tal proposito formulare un giudizio politico o giuridico. Io mi limito solo a formulare un giudizio di buon senso: bene la frequentazione ed il sotegno per il reinserimento...un po' meno la candidatura.
I mafiosi sono delinquenti come tutti quelli che si chiamano in modo diverso...camorra, indrangheta, sacra corona e tutte le bande di criminali spietati che si sono affacciate nel paese. Io non faccio distinzioni tra delinquenti pericolosi sono criminali contro l'umanità tutti...se la faccio è tra coloro che sbagliano per reati amministrativi o per altri di minor pericolosità sociale. Penso che ci sia molto pregiudizio in ciò che scrivi. Ti dirò che per ragioni intellettuali mi piacerebbe incontrare un mafioso di reati violenti e capire direttamente quali siano i suoi valori, il suo modo di pensare, il senso che dà alle sue responsabilità, le sue esperienze, i suoi propositi e la sua condizione nel rapporto col mondo esterno. Sono un delinquente anch'io? Spogliati dario dai tuoi paraocchi e valuta la politica per ciò che realizza senza far valutazioni etiche che ti assicuro riserverebbero sorprese in tutte le espressioni politiche. Anche la condizione di Napoli e della povera gente è da comprendere. E'facile gettare le croci sulle persone, è molto più difficile invece capire e cercar di cambiare.
Mangano ha assolto verso la fine dei suoi anni di vita un lavoro che era in grado di svolgere e l'ha fatto con diligenza ed onestà. Penso che questo sia molto importante e umanamente comprensibile. Gli è stata data un'opportunità di svolgere un lavoro che conosceva...non di fare il consigliere comunale a Milano....!!! absit iniuria verbis. Sarebbe ora di finirla con questo moralismo ipocrita. le responsabilità sono personali, soggettive... è ridicolo questo gioco della proprietà transitiva! Cresci....!!!!

dario ha detto...

Caro vito,
dell'utri non è un comune cittadino, è un rappresentante dello Stato e lo Stato è in guerra con la mafia. Inoltre non è solo una questione di frequentazione, dimentichi che lo stesso senatore è stato condannato in primo grado proprio per un reato mafioso. La situazione quindi è rilevantissima dal punto di vista politica. COme fai a negarlo? Lo so io come fai: scatta immediatamente il militante che è in te e che ti offusca la realtà.
2-fatto di bari: per me è inaccettabile. La rieducazione non c'entra nulla con le candidature. Ci sono mille modi per essere reinserito socialmente, e questo sicuramente non è il modo giusto. però non capisco perchè per te sia una cosa sbagliata; a meno che tu non distingua tra condannati e presunti innocenti ma...confonderesti di nuovo resp. politica e penale.
3-io devo crescere e faccio falsi moralismi? Per non votare uno che frequenta boss e che è stato condannato in primo grado per mafia? Complimenti, dai ottimi consigli ai giovani!Vuoi vedere che il tuo è il modo giusto di comportarti? Per votare dell'utri e infischiandotene se frequenta boss? Questo è il tuo grado di civiltà? Preferisco tenermi il mio! il tuo è un atteggiamento inconcepibile in occidente, il mio è perfettamente coerente con esso.
3-non hai risposto al punto 2 del precendente post.
4-i militanti? Tutti uguali: se pure dell'utri verrà condannato in via definitiva tu finiresti per trovare una soluzione giustificativa. E' il destino dei militanti: essere gli strumenti perfetti del potere. W Falcone e borsellino, a fanculo i mafiosi e chi li frequenta! IO ABITO A FORCELLA MA A CASA MIA UN CAMORRISTA NON E' MAI ENTRATO E MAI VI ENTRERA'. Io sono una persona per bene e civile, mettitelo in testa!
saluti

vito schepisi ha detto...

caro dario tui sostieni politiche e politici che hanno fatto di tutto...vedi napoli, calabria ed ora anche bari...ma fammi il piacere..
Ti rtipeto ancora una volta ...le persone intelligenti hanno una visione politica e sono consapevoli che non tutto è perfetto da nessuna parte...e fanno le loro scelte nel copmplesso.
Berlusconi è un uomo che ha saputo rispondere alle istanze della gente. Porta avanti una politica moderata e crea le condizioni per un opaese moderno e sviluppato. Agisce con fermezza per le emergenze diverse tra cui sicurezza ed immigrazione, ha un rapporto di laeltà con gli elettori ed è una persona spontanea. Basterebbe tutto questo a far pendere la bilancia dal suo lato...ma dall'altra parte, tra i suoi avversari c'è orrore, reazione, confusione, presunzione, ipocrisia, faziosità, conformismo, disamore per il Paese, voglia di potere fine a se stesso, malanimo, violenza e ...consentimi anche molta incapacità.
E' la ragione per cui ho votato e penso che voterò ancora Pdl.

dario ha detto...

Caro vito,
1-io non ho mai sostenuto politici e politiche che hanno fatto di tutto. Ma il punto centrale è sempre lo stesso: come fai a dire una cosa del genere tu che voti il partito di marcello dell'utri condannato in primo grado per reati mafiosi e frequentatore abituale di boss mafiosi, nel paesi di falcone e borsellino che sono morti (a questo punto, grazie alle persone come te) inutilmente? non è questo fare realmente di tutto????Se non ti scandalizzi di questo, CHE LEGITTIMITà HAI A CRITICARE GLI ALTRI PARTITI? Puoi parlare di ladri, di maleducati, di puttanieri ecc...schifoso come chi frequenta boss non c'è nessuno! Ed è questa terribile situazione che sta rendendo incoerente OGNI affermazione che fai.
2-quanto a berlusconi hai parlato esclusivamenti di sensazioni, non di cose oggettive. Per te sta facendo bene, per altri no. Per te è spontaneo, per altri un cinico calcolatore ecc...Io invece parlo di cose oggettive: il suo partito è pieno zeppo di indagati e pregiudicati per i reati più terribili che vanno da quelli economici a quelli per mafia!!! E COME SI FA A GOVERNARE BENE CON PERSONAGGI SIMILI CHE ANTEPONGONO I LORO LOSCHI INTERESSI A QUELLI DEL PAESE? Ecco i poteri forti, sono questi! Ti vorrei far vedere le luride facce da delinquenti che hanno i candidati di pd e pdl qui a napoli. Se solo li vedessi capirai perchè voto idv. Di pietro non è un santo, avrà mille difetti ma ha posto nel suo partito una regola che mi ha spinto a votarlo: dimissioni per chi è indagato ed espulsione per chi è condannato. Se tutti facessero così i vari bassolino, dell'utri, cuffaro e altri loschissimi non occuperebbero alcun posto di potere! IO SONO PER LA LEGALITA', tu sei intriso di ideologia dalla testa ai piedi.
A proposito ti faccio una domanda diretta: se dell'utri verrà condannato in via definitiva per mafia e contemporaneamente verrà ricandidato, voterai comuque pdl? Se la risposta è sì, come credi che ti giudicheranno le vittime di mafia? Questo dimostra che non è possibile separare l'etica dal buon governo. Una politica che ha rapporti con cosa nostra, non può essere una buona politica.Se il pdl candida personaggi alla dell'utri non può essere un buon partito.
Ma tu forse abiti in una provincia ricca e immune da simili problemi. E' questo che ti impedisce di COMPRENDERE.
Saluti.

vito schepisi ha detto...

Dario ma falla finita...io voto e sostengo chi voglio e parlo e discuto di cosa voglio e non penso di dovermene scusare con nessuno. Voto e sostengo la parte politica che ritengo sia capace di offrire risultati concreti al paese e sono libero di pensare che l'altra parte non ne sia capace.
Il moralismo non l'accetto, specialmente se portato sulla scia di speculazioni politiche e di progetti di demonizzazione degli avversari politici o da signori che avrebbero invece da spiegare tante cose. Te lo ripeto puoi commentare e dissentire da ciò che scrivo, ma continuare su questa costante strumentalizzazione delle parole scelte o dei fatti storici parzializzati mi sembra indecente e stupida. E' l'ultima volta che ti rispondo su questi argomenti. Parlo e scivo di politica e non di cronaca giudiziaria, gossip, propaganda e bassezze di ogni tipo. Se vuoi trascinarmi nella becera e tendenziosa speculazione travaglina, non sono d'accordo.
Prova qualche volta a cimentarti con i fatti e con le questioni della politica, se ti riesce.
Si è aggiunto a te, a darti manforte, un anonimo ignorante, già distintosi come anonimo provocatore sul profilo in FB del candidato sindaco Di Cagno Abbrescia a Bari, a cui non risponderò perchè l'anonimato è la peggiore delle viltà.

vito schepisi ha detto...

Mi piace ricordare un grande uomo e scrittore del nostro sud. Un uomo di grande temperamento e di grande umiltà: le doti che cementano i sostegni naturali dell'umanità.
Mi piace ricordare colui che con grande autorevolezza parlò di professionismo dell'antimafia. In Italia certe questioni fascismo, comunismo, berlusconismo, mafia, e tutto ciò che può sembrare strumento di offesa verso la normale capacità di giudizio del popolo, diviene strumento di una pratica costante, di un filone di speculazione, vuoi letteraria, ovvero politica, economica, strumentale. C'è chi si impossessa del fenomeno e lo riduce ad oggetto di consumo, come avviene per un prodotto dopo una profonda analisi di mercato.
Mi piace ricordare, allora, Leonardo Sciascia, nato in Sicilia a Racalmuto in provincia di Agrigento. Uomo libero Sciascia, uomo a cui era impossibile incollare etichette, uomo coraggioso ed onesto a cui era impossibile riferirsi per strumentalizzare o manipolare. Sciascia uomo che conosceva la sua terra e le sue condizioni, i potenti, la mafia, la politica, gli uomini.
Una sua frase mi è rimasta impressa di Leonardo Scascia e ritorna sempre ad affacciarsi alla soglia dei miei pensieri. Sciascia mi collega a Falcone, quello vero e non quello idealizzato dai suoi già detrattori, che si sono trasformati in suoi amici post mortem. La frase rilasciata in una intervista è questa: "se dici la verità sulla nostra isola sembra che stai dalla parte sbagliata".
Mi sono chiesto spesso se sulla Sicilia e sulla sua gente sia mai stata detta la verità. Cosa c'entra Falcone? E' che questi dovette uscir fuori dalla Sicilia osteggiato da quei compagni che dopo, a cadavere ancora caldo, ma cadavere, si sono sperticati di lode per il suo eroismo e per la sua integerrima figura di magistrato. Anche Falcone sosteneva che ci fosse un professionismo dell'antimafia, e che ci fossero delle verità che nessuno conosceva, ben diverse da quelle che si facevano passare per buone. Le stesse verità che solo a dirle può far sembrare che si stia dalla parte sbagliata.
La lezione di Sciascia, la sua umanità, il suo essere sereno come uomo e razionale come studioso, mi ha aiutato a capire quali siano i percorsi della politica, e quale la stella del viandante sulla strada della libertà che occorre seguire. Non le palate di fiele che ciascuno getta sul campo avverso e non l'immoralità delle forme violente che anzichè vincere le mafie, le alimentano ponendosi alla loro stessa stregua per orrore e malafede.
Riflettere aiuta a capire....è sempre così!

dario ha detto...

Ma santo cielo, caro vito,
tu a questo punto stai delirando:
parli di sconfiggere la mafia, di falcone ecc.. e poi voti dell'utri che è stato condannato in primo grado per mafia ed è un fatto storico (questo è accertato) che si è incontrato ripetutamente con mangano.E dici che così si vince la mafia!!!
E cosa ancor più grave mi accusi di fare falsi moralismi solo perchè mi sono imposto di non votare partiti dove vengono candidati personaggi in odore di mafia. Incredibile!
Ripeto vito, questo è delirio, ma un delirio molto particolare: quello proprio dei militanti.
Non mi rispondere più se vuoi, tanto è inutile e voteresti dell'utri pure se fosse stracondannto mille vole per mafia, basta che fa parte del pdl! E poi critichi di pietro, ma fammi il piacere...
Intanto mi reputi ossessivo solo perché il cerchio si è stretto ed è venuta fuori l'assurda incoerenza, anzi la delirante incoerenza delle tue tesi.
Da ultimo, ho detto la verità e tu non sapendo più cosa dire di fronte ai FATTI mi hai fatto passare dalla parte sbagliata, hai citato travaglio che non c'entra nulla...a quanto pare ideologizzi perfino le parole di sciascia.
IL TUO FANATISMO POLITICO E' IMPRESSIONANTE.
Da ultimo: sei la prova lampante della cultura mafiosa che pervade il paese. All'estero il tuo atteggiamento sarebbe giudicato con disprezzo, ne sono sicuro e non può essere che così. Stranamente condannati per mafia li votate solo voi, all'estero SAREBBE INCONCEPIBILE. E sarei io quello sbagliato....Roba da pazzi, da non crederci, il tuo è un atteggiamento tipico di quei miei concittadini che hanno avuto la sventura però di crescere in quartieri miserabili e senza istruzione. ANche loro mi risponderebbero così: "fai come travaglio, fai falsi moralismi!"....SO DI FARE BENE A NON VOTARE MAFIOSI, ho la coscienza a posto.