30 giugno 2006

Bertinotti dirigerà l'orchestra

Chi pensa che far sedere Bertinotti sulla poltrona più alta della camera sia stato un buon espediente per neutralizzare Rifondazione Comunista ed indurre questo partito (comunista) ad accettare scelte anche impopolari, a mio avviso, ha capito ben poco di Bertinotti e del suo partito. Bertinotti, come tutti i comunisti, ha nella sua natura la duplice condizione di uomo di lotta e di governo. Il suo programma è chiaro e lo si può sintetizzare in poche scelte: apertura delle frontiere agli immigrati; tassazione dei redditi medio alti; tassazione delle rendite finanziarie; tassazione dei patrimoni; ripristino della tassa di successione; distribuzione delle ricchezze a emarginati e parassiti; rigidità del lavoro e divieto di licenziamenti, anche per giusta causa; finanziamenti ai centri sociali; voto agli immigrati; riconoscimento delle unioni omosessuali e rivisitazione dei concetti della famiglia e del matrimonio; esproprio ed omogenizzazione dell'informazione; funzione educativa e formativa delle televisioni; scuola di classe. In ogni occsione ed in ogni circostanza tali scelte verranno imposte col ...ricatto...con forzature...con bizantini compromessi verbali. Prodi? Ma non mi faccia ridere!...non conta niente! E se vuole stare seduto alla sua poltrona di capo del Governo deve solo acconsentire.
vito Schepisi

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