Ci sono alcune questioni che il centrodestra non può liquidare senza un confronto tra le diverse anime interne, senza un’analisi dei fenomeni, senza entrare nel merito delle proposte e senza respingere l’idea che possano apparire come se fossero diktat della Lega Nord.
Il Pdl più degli altri partner (Lega ed MPA) ha una sua responsabilità nei confronti di tutto il Paese: ha una sua posizione riportata nei documenti esposti sia in sede congressuale di costituzione del Pdl e sia, ancor prima e più vincolanti, esposti nelle linee programmatiche dei documenti elettorali siglati coi partner.
Ogni programma è un impegno con l’elettorato da rispettare. Guai a dimenticarselo! Ma un programma elettorale è anche un linea di orientamento da integrare con le proposte di tutti, perché la trasformazione in leggi ed in atti di governo sia il più possibile condivisa.
In una maggioranza il contenuto di questi atti deve essere visibile come un prodotto d’insieme e, come tale, difeso e sostenuto da tutti, anche dal Presidente della Camera nella sua veste di figura autorevole dello schieramento di centrodestra.
La valutazione dei contributi offerti, anche in Parlamento dall’opposizione, è un’ulteriore offerta di pluralismo e di metodo. L’importante non è varare comunque una legge, ma darne la forma e la sostanza giusta perché sia compatibile con le esigenze e con le risorse, perché sia civile, perché sia efficace. E’ anche importante nel confronto che si faccia attenzione a non consentire che si creino quei lacci con cui spesso si finisce con imprigionare il buon senso.
Se vale come principio generale di democrazia, tanto più ha la sua efficacia di metodo all’interno di una maggioranza. Se il Presidente Fini intende indicare questa necessità di pluralismo all’interno del Pdl può avere le sue ragioni, ma ha sbagliato i modi per farlo. L’ex leader AN si è esposto a valutazioni critiche, piuttosto diffuse persino tra coloro che gli sono stati sempre vicini. La sua successiva irritazione può essere comprensibile, ma non affatto pertinente e condivisibile.
E’ giusto sostenere che sia necessario il contributo di tutti i protagonisti politici della maggioranza per elaborare le iniziative e per concordare i passi da compiere perché soddisfino la strategia politica complessiva. Le ragioni della volontà di stare e decidere insieme è la ragione stessa di un’alleanza. E’ altresì giusto che ci sia la dovuta attenzione nel controllo degli eccessi degli alleati, perché la traduzione in norme esecutive non tracimi dagli argini di una strategia d’insieme.
All’origine di ogni alleanza si individua la presenza di un collante che unisce. E’ avvenuto anche per il PD laddove, contrariamente ai discorsi “stars and stripes” di Veltroni, il collante era e rimane l’antiberlusconismo. Il collante del centrodestra è l’insieme dei valori del moderatismo. Guardano al centrodestra coloro che ritengono che i sentimenti del riformismo democratico, dell’umanesimo liberale e del solidarismo cattolico, siano un riferimento importante per tutto il Paese. E questa visione di appartenenza ideale ha finito con essere riconosciuta anche da coloro che focalizzano istanze locali e che radicano la propria ragione politica nell’attenzione verso il proprio territorio d’azione. Ed è per questa ragione che Bossi e Berlusconi parlano di un patto di lealtà tra di loro.
Nel paese c’è un corto circuito che passa attraverso quattro direttrici: la sicurezza, l’immigrazione, la giustizia a cui si è aggiunto il gossip. In ciascuna si immettono gli affluenti dirompenti della polemica politica: fascismo, razzismo, mafia e moralismo. L’opposizione corre dietro allo scatenato Di Pietro ed usa questi strumenti per fomentare la rissa contro Berlusconi, invocando le “scosse” ed usando lo scontro per distogliere l’attenzione degli italiani dai successi del governo. E che fa il numero due del Pdl e della maggioranza? Fornisce all’opposizione le catene e le mazze?
Vito SchepisiIl Pdl più degli altri partner (Lega ed MPA) ha una sua responsabilità nei confronti di tutto il Paese: ha una sua posizione riportata nei documenti esposti sia in sede congressuale di costituzione del Pdl e sia, ancor prima e più vincolanti, esposti nelle linee programmatiche dei documenti elettorali siglati coi partner.
Ogni programma è un impegno con l’elettorato da rispettare. Guai a dimenticarselo! Ma un programma elettorale è anche un linea di orientamento da integrare con le proposte di tutti, perché la trasformazione in leggi ed in atti di governo sia il più possibile condivisa.
In una maggioranza il contenuto di questi atti deve essere visibile come un prodotto d’insieme e, come tale, difeso e sostenuto da tutti, anche dal Presidente della Camera nella sua veste di figura autorevole dello schieramento di centrodestra.
La valutazione dei contributi offerti, anche in Parlamento dall’opposizione, è un’ulteriore offerta di pluralismo e di metodo. L’importante non è varare comunque una legge, ma darne la forma e la sostanza giusta perché sia compatibile con le esigenze e con le risorse, perché sia civile, perché sia efficace. E’ anche importante nel confronto che si faccia attenzione a non consentire che si creino quei lacci con cui spesso si finisce con imprigionare il buon senso.
Se vale come principio generale di democrazia, tanto più ha la sua efficacia di metodo all’interno di una maggioranza. Se il Presidente Fini intende indicare questa necessità di pluralismo all’interno del Pdl può avere le sue ragioni, ma ha sbagliato i modi per farlo. L’ex leader AN si è esposto a valutazioni critiche, piuttosto diffuse persino tra coloro che gli sono stati sempre vicini. La sua successiva irritazione può essere comprensibile, ma non affatto pertinente e condivisibile.
E’ giusto sostenere che sia necessario il contributo di tutti i protagonisti politici della maggioranza per elaborare le iniziative e per concordare i passi da compiere perché soddisfino la strategia politica complessiva. Le ragioni della volontà di stare e decidere insieme è la ragione stessa di un’alleanza. E’ altresì giusto che ci sia la dovuta attenzione nel controllo degli eccessi degli alleati, perché la traduzione in norme esecutive non tracimi dagli argini di una strategia d’insieme.
All’origine di ogni alleanza si individua la presenza di un collante che unisce. E’ avvenuto anche per il PD laddove, contrariamente ai discorsi “stars and stripes” di Veltroni, il collante era e rimane l’antiberlusconismo. Il collante del centrodestra è l’insieme dei valori del moderatismo. Guardano al centrodestra coloro che ritengono che i sentimenti del riformismo democratico, dell’umanesimo liberale e del solidarismo cattolico, siano un riferimento importante per tutto il Paese. E questa visione di appartenenza ideale ha finito con essere riconosciuta anche da coloro che focalizzano istanze locali e che radicano la propria ragione politica nell’attenzione verso il proprio territorio d’azione. Ed è per questa ragione che Bossi e Berlusconi parlano di un patto di lealtà tra di loro.
Nel paese c’è un corto circuito che passa attraverso quattro direttrici: la sicurezza, l’immigrazione, la giustizia a cui si è aggiunto il gossip. In ciascuna si immettono gli affluenti dirompenti della polemica politica: fascismo, razzismo, mafia e moralismo. L’opposizione corre dietro allo scatenato Di Pietro ed usa questi strumenti per fomentare la rissa contro Berlusconi, invocando le “scosse” ed usando lo scontro per distogliere l’attenzione degli italiani dai successi del governo. E che fa il numero due del Pdl e della maggioranza? Fornisce all’opposizione le catene e le mazze?
19 commenti:
"moderatismo", "umanesimo liberale" e "solidarismo cattolico":
non riesco ancora a capire come la violazione dei diritti umani perpetrata attraverso il "rispedimento" in libia di profughi e immigrati in libia, possa essere coerente con questi concetti.
Me lo spiegheresti per favore, visto che la mia limitata cultura non mi consente di afferrarne il senso?
P.S.:senza considerare ovviamente le altre proposte leghiste provenienti da quella padania bianca e "cristiana" (sic!!!)....
E il tuo articolo sui diritti umani che fine ha fatto???
Caro dario...rompo il silenzio su questa tua insistenza, dato che ho scritto e commentato più volte sulla questione immigrazione e cito un giornalista liberale che non puoi accostare a Berlusconi: Angelo Panebianco sul Corriere della Sera di 3 giorni fa (10 settembre).
Te lo faccio dire da un Vice direttore del Corriere apprezzato per il suo equilibrio:
"Faccio solo l’esempio di un problema nel quale la debolezza, di visione e di proposte, del Pd è evidente: la questione dell'immigrazione. Si tratta di una questione decisiva. Nel XXI secolo è uno dei due o tre temi su cui ci si gioca, in Europa, il destino politico. I punti di criticità sono due: il problema dell'immigrazione clandestina e quello dell'immigrazione islamica. Sull'immigrazione clandestina il Pd balbetta. Affiorano qui i cascami di ammuffiti terzomondismi di origine comunista e cattolica. La sola cosa che il Pd sa fare è accusare di razzismo il governo. Ma davvero la politica detta dei respingimenti (in presenza di una colpevole latitanza dell'Unione Europea nel contrasto all'immigrazione clandestina) può essere così liquidata? Zapatero, il premier spagnolo, non risulta iscritto alla Lega Nord. Ma tratta con la massima durezza l'immigrazione clandestina. Non è forse nell'interesse dei Paesi europei mandare messaggi chiari alle organizzazioni criminali che gestiscono il traffico di esseri umani? E, ancora, davvero il reato di clandestinità (che esiste in tante democrazie) è una infamia? Che lo descriva così qualche vescovo poco interessato al fatto che l'Italia possieda dei confini (il reato di clandestinità è proprio questo: la dichiarazione secondo cui i confini dello Stato non sono una finzione o una barzelletta) è comprensibile, ma se lo fa un partito di opposizione esso si condanna a non diventare forza di governo. C'è poi la questione dell'immigrazione islamica. Bisognerebbe smetterla di gridare all'islamofobia tutte le volte che qualcuno ricorda che l'immigrazione islamica è quella che comporta le maggiori difficoltà di integrazione e, in prospettiva, i rischi più seri. Come dovrebbero insegnarci le imprudenti politiche della Gran Bretagna e dell'Olanda, «dialogo» e «accoglienza» non risolvono il problema. Perché non ci siano penosi risvegli fra qualche anno, occorre dettare condizioni chiare. Ma quelli del Pd, quando discutono di immigrazione, sembrano disinteressati al tema. Era solo un esempio, anche se rilevante. Costruire una offerta politica adeguata ai tempi può essere, per il Pd, una impresa faticosa, destinata anche a suscitare forti conflitti interni. Ma, almeno, sarebbero conflitti da cui potrebbero nascere serie elaborazioni culturali e sforzi di immaginazione politica. Molto meglio che stare seduti sul greto del fiume, ripetendo fino alla noia vecchi slogan, e aspettando, inerti, di vedere passare sull'acqua il cadavere del nemico."
Quest'ultima parte..relativa all'immigrazione islamica...mi richiama Oriana Fallaci che considerava mollicci esmodollati i grandi della terra.
Spero che ti possa bastare...
Buona domenica!
PS: un'ultima cosa sull'altro tuo cavallo di battaglia...la ricerca di coinvolgere Berlusconi nelle stragi di mafia...fa acqua anche nella "giostra" organizzata per coinvolgerlo...non ci si trova con le date, i collaboratori di giustizia si contraddicono...il pizzino di Ciancimino sembra aver perso il suo autore...il figlio sostiene che le procure non fanno domande ma partono con un solo obiettivo...
Quando ti renderai conto di che verminaio siano alcune procure italiane...sarai già vecchio!
L'uscita di Berlusconi sulla magistratura è servita...ora non si potrà vagare nel buio e seminare veleni...la giustizia non può più permetterselo. Se qualcuno accusa Berlusconi d'esser collegato alla mafia dovrà dirlo chiaro e mostrare le prove.
Non pensi che sia ora di finirla con questo modo di fare politica?
Parli di diritti umani e di liberalismo...ma questo stillicidio di pesca a strascico e di caccia al berlusca che dura da 15 anni non rientra tra le violazioni del diritto e nell'offesa alla democrazia liberale?
In pratica hai scritto (anche se le parole sono di altri) che per mandare chiari messaggi alle organizzazioni criminali, per affrontare un problema che è INDUBBIAMENTE grave e difficilissimo da combattere ecc...è consentito violare i diritti umani che tu invece avevi proclamato inderogabili.
Non voglio tergiversare e spero che tu faccia lo stesso:
rispedire i profughi (coloro che scappano dalle guerre e che hanno diritto ad entrare nel nostro paese) in libia, in un paese cioè che e' risaputo e incontestabile che li tortura, li stupra e spesso li uccide, significa o no violare i diritti umani?
Non mi interessa sapere qual è l'obiettivo del governo e se la sua politica è efficace o meno, voglio sapere da te se sta violando i diritti umani. Ma se mi rispondi di no voglio conoscere le motivazioni.
Per concludere: il nostro ordinamento vieta di estradare in paesi che praticano la tortura. Respingere i barconi in uno di questi paesi equivale o no ad estradare? Sempre naturalmente che, per te, torturare, stuprare e uccidere costituisca violazione dei diritti umani!
P.S.:per favore non mi citare più l'opposizione. Le malefatte o le mancanze di una parte politica non giustificano quelle dell'altra. E poi, te lo straripeto, io non ho posto la politica immigratoria del pd o idv o chicchessia come modello da seguire.
Sii più chiaro e fammi conoscere il tuo pensiero, anziché quello di equilibrati giornalisti.
Saluti.
e quanto alle procure che riaprono le indagini, sarei grato di conoscere almeno un nome. La procure, si sa, non sono uomini. Voglio sapere se tra i giudici "incriminati" c'è ne è qualcuno che ha collaborato fianco a fianco con falcone e borsellino. Così sarà chiaro: quei giudici o sono eroi o sono dei farabutti.
Nomi, per piacere. Basta con i teoremi, no? Oppure il tuo è un semplice atto fideistico basato sull'onnipotenza di berlusconi?
Saluti.
Caro Dario, quando Panebianco fa riferimento ai messaggi intende l’operare in modo concreto perché la piaga della tratta sia sconfitta e la legalità torni a prevalere. Cosa cambia se ciò che sostengo è confermato con parole più autorevoli delle mie Panebianco? Chi ha parlato di violare i diritti umani? Il respingimento nelle acque territoriali libiche dei barconi di disperati non è violare i diritti umani, anzi per come si è visto (sciagure) sarebbe giusto dire il contrario. I pattugliamenti sono misti italiani e libici e laddove si presentino casi umani, si confida nella umanità dei militari italiani che hanno ricevuto istruzioni precise a riguardo. L’Italia chiede da tempo all’Europa ed all’ONU di collaborare per la creazione di strutture per le richieste di asilo e per gestire i flussi della migrazione. L’Europa e l’ONU a quanto sembra preferiscono farsi “portavoce” delle strumentalizzazioni politiche italiane, fingendo di ignorare che sulla questione l’Italia mostra molta più tolleranza di altri paesi da cui arrivano osservazioni spesso impertinenti e volgari. La verità è che a sinistra fa paura il ralismo efficiente di Berlusconi. La tua pretesa sarebbe quella che l’Italia debba farsi carico da sola dei problemi del mondo? Leggiti le statistiche per capire quanti effettivamente abbiano diritto all’asilo politico. In Libia ci sono strutture italiane costituite perché la domanda d’asilo sia inoltrata in loco. Come si fa a non capire che c'è molto di pretestuoso in questo buonismo, specialmente se proviene dalle stesse mammolette che affondavano i barconi con tutto il carico umano? Le statistiche stabiliscono che sui barconi arrivano in prevalenza prostitute e criminalità. In Italia c’è nuovamente un problema carceri. Il 36% della sua popolazione è composta da extracomunitari. Se sono in carcere è perché hanno commesso reati. E molti di loro sono ai domiciliari o in attesa di giudizio! E'una folla, un esercito di cui l’Italia si fa carico. Ognuno ha commesso almeno un reato a danno della collettività. Ed i diritti dei cittadini italiani dove sono? Caro Dario a me sembra che l’Italia, da sola in Europa, paghi un prezzo troppo alto per il suo contributo alla lodevole umanità. Ogni popolo ha diritto di vivere in pace nella sua terra, e le comunità internazionali, laddove ciò non sia possibile, deve intervenire con catene di solidarietà ed aiuto allo sviluppo e,laddove possibile, anche attraverso l’integrazione nei paesi in cui possono rendersi utili, ma l’invasione no, la clandestinità no, l’importazione di manovalanze per il crimine no, l’imposizione di una cultura diversa dalla nostra no, la provocazione sui riferimenti della nostra cultura no, l’onta di gesti di ripugnante fanatismo religioso no. E’ripugnante la strumentalizzazione, come quella di attribuire ai respingimenti la morte in mare di una settantina di migranti che erano sfuggiti ai respingimenti, non respinti da nessuno e tanto meno dalle nostre navi. I respingimenti avvengono a ridosso delle coste libiche, non in mare aperto o nelle acque italiane. Queste accuse sono vili. E’ anche ripugnante accusare l’Italia di voler lasciare al pericolo della tortura e delle malversazioni tanti uomini disperati. Il contrario sarebbe come consentire il saccheggio di un’industria di pasta perché c’è gente che ha fame. Non è l’industria colpevole delle condizioni degli affamati. L’industria svolge una funzione sociale, paga i salari, le tasse, produce per la collettività. Una volta distrutta torna a danno di tutta la comunità. Se ti riesce di ragionare è la stessa cosa! A cosa varrebbe un paese destabilizzato ed incapace di sviluppare un’adeguata politica sociale?
Ora capisci perché il mio pensiero equivale a quello equilibrato di Panebianco?
E se questa maggioranza è l'espressione del nostro popolo, non penserai che gli italiani siano tutti cinici e disumani?
Cordiali saluti.
PS: A proposito cosa pensi di Obama che per l'immigrazione ha ribadito gli stessi concetti di Bush? Viola i diritti umani anche Obama?
...i nomi dei PM? Caro Dario, e beata ingenuità, basterebbe seguire la cronaca e … la strana … apparizione di due magistrati da Palermo direttamente all’inaugurazione del nuovo quotidiano dell’animosità giustizialista italiana. Le contraddizioni sono tante, se questa armata brancaleone della giustizia politica confonde le date, i fatti, le testimonianze e lo stesso figlio di Ciancimino, ricorda a distanza di decenni cose e spezzoni di carte che poi si mostrano dubbie e fasulle e finisce persino per ridicolarizzare i teoremi delle procure. Già una volta in Sicilia avevano tentato di trascinare Berlusconi nelle trame mafiose. Era stato ipotizzato il finanziamento della mafia per le attività imprenditoriali di Berlusconi. Il tutto è stato smentito da una consulenza di tecnici della Banca d’Italia. Caro Dario immergere nella melma una persona per una Procura è molto facile, tanto più che ci vogliono anni per acclarare la verità e nel frattempo l’onta rimane. Tanto ai giudici non costa niente, anzi acquistano notorietà e … fanno carriera.
Penso che la giustizia in un Paese civile e democratico sia una cosa diversa da quella che subiamo. Tutto è partito dal referendum sulla responsabilità dei giudici votato favorevolmente dagli italiani e mai applicato e si parla solo della mala politica … la mala giustizia è ancora più infame.
Buona giornata. Vito
Caro dario...un'ultima cosa ...se Dell'Utri dovesse essere assolto in appello dall'infamante accusa di "concorso esterno in associazione mafiosa", un reato già di per se giuridicamente assurdo perchè difficilmente riconducibile a specifiche responsabilità soggettive, sei pronto ad ammettere che sia tutta una balla per arrivare al Cavaliere? E che certa giustizia abbia fini diversi dal rendere giustizia?
C'è una pista, che non è stata percorsa da opportrune indagini, su alcune ipotesi relative ai tragici attentati. Falcone indagava su intrecci tra la mafia ed il mondo delle cooperative, addirittura c'erano anche interessi di paesi stranieri in ballo. Avevano tentato persino di delegittimare Falcone con l'episodio della bomba in spiaggia durante un periodo di relax del magistrato. Qualche sinistro attualmente accrditatosi come "amico" di Falcone aveva persino insinuato che fosse stato lo stesso giudice a mettere la bomba. E' una persona che di mafia se ne intende! La ricerca della verità viene puntualmente offuscata da assurde fantasie ...ed è proprio questa assurdità che dovrebbe far pensare. Si sa che se si coinvolge Berlusconi tutto va a finire in rissa e si alzano cortine di fumo...che sia stato questo il proposito?
All'epoca Berlusconi era solo un imprenditore ed aveva amicizie politiche in tutti i partiti...finanziava anche le feste dell'Unità per intenderci... Cosa può c'entrare con le stragi mafiose? Non ti sembra assurdo questo voler insistere...cosa si vorebbe invece nascondere?
Se sei liberale come dici di essero...anche se io ne dubito perchè il solo tuo pensare che Di Pietro possa avere qualche ragione ti condurrebbe in quel mondo del fanatismo intollerante che il PM rappresenta....ma... se tu fossi liberale dunque ...potresti non porti dei dubbi?
Caro vito,
io credo che la questione diritti umani vada tenuta ben distinta dalle altre.
1-l'europa se ne infischia-è vero
2-l'italia non deve sobbarcarsi tutti-è vero
3-lotta al crimine e alla clandestinità-ok
Mi io chiedo:
dati per veri (perché sono veri) i punti precendenti:
1-è lecito (giuridicamente e moralmente) che l'italia individui dei barconi in acque libiche e, dopo aver prestato soccorso li accompagna in un paese che li tortura e li stupra?
2-è lecito che berlusconi di fronte a questo dramma umanitario metta piede in libia e dica pubblicamente una sola parola: "più rigore" (ancora di più?)e taccia su tutto il resto?
3-è accettabile che tu (ripetendo le infami parole di berlusconi)dica che in libia ci sono strutture italiane DOVE I PROFUGHI POSSONO CHIEDERE L'ASILO????Ma dico, mi stai prendendo in giro o ti stai prendendo in giro, il tutto sulla pelle,come sempre, dei disperati?
Ma hai visto il servizio sul percorso dei profughi e sulle violenze che subiscono nelle carceri dove rimangono per mesi senza vedere nessuno e senza nemmeno essere identificati?
Ma ti rendi conto che stiamo parlando della libia? Di una dittatura? Ma se non hanno diritti i libici, vuoi che sia consentito a un NEGRO di chiedere alla polizia informazioni o il permesso (!!!) di andare nelle strutture italiane a chiedere il diritto di asilo?
Dare per vero che sia possibile chiedere l'asilo in libia significa CALPESTARE LA VERITA' e soprattutto la dignità di gente disperata, di uomini in carne e ossa come me e come te!
QUANDO LA GUARDIA COSTIERA INTERCETTA I BARCONI (anche in acque libiche) DEVE RIPORTARLI SULLA NOSTRA COSTA, ACCERTARE L'IDENTITA' E POI DISTINGUERE: i profughi vengono accolti, gli altri vengono espulsi possibilmente non in libia.
Piaccia o non piaccia questo è l'unico modo per non violare i diritti umani.
Mi dirai: così ci sobbarchiamo tutti ed è vero. Ma se non lo facciamo violiamo i diritti umani.
Purtroppo è l'alternativa del diavolo, MA BISOGNA CHIAMARE LE COSE CON IL LORO NOME, l'ipocrisia non la sopporto. Non si possono fare contemporanemante due cose inconciliabili tra di loro. La conclusione è che se mandi i profughi in libia violi di diritti umani, punto e basta.
L'efficacia di una politica e i suoi limiti sono cose distinte e a questa domanda va data una risposta: QUALE E' IL LIMITE DI UNA EFFICACE POLITICA IMMIGRATORIA?
Il caro presidente, ha minacciato (attraverso il voto) di intralciare i lavori europei perché in europa lo criticavano (di questi tempi è una bestemmia)perché non ha fatto lo stesso sul fronte immigrazione? E perché non ha detto una sola parola a gheddafi circa il rispetto dei diritti umani? Lo so io perché: i contratti con la libia vengono prima di tutto, anche degli esseri umani che, nel caso dei profughi, sono considerati, effettivamente, "rifiuti tossici".
Rabbrividisco per i valori di cui berlusconi è quotidianemnte portatore: donne, soldi e potere.
P.S.a proposito di inconciliabilità: non si può essere alleati della lega ed essere contemporaneamente moderati e cattolici. E' una contraddizione in termini, infatti:
1-i moderati non fanno proposte alla leghista (tipo vagoni separati o negazione di cure ai clandestini ecc...)
2-i cattolici basano tutto sull'amore per il prossimo e quindi non possono essere d'accordo con i respingimenti in libia che violano i diritti umani. Ma ho l'impressione che per voi di destra la cristianità sia solo un elemento di divisione,identitario tout court, finalizzato a distinguersi dalle altre culture e ad evitare contaminazioni. Cristianità invece, quella vera, è apertura verso i diversi, ossia verso gli stranieri. Io sono per una società multietnica e multirazziale, una società fatta di soli uomini. E' questa la sostanza del messaggio cristiano: non strumentalizzatelo!
UN LEGHISTA NON PUO' CATTOLICO NE' MODERATO. Ma poi, caro vito, ma vuoi vedere, adesso, che la lega è un partito moderato? Ma non è un'idioziea questa?E dai...
Sul fronte mafia e processi.
1-mai detto che berlusconi è mafioso. Ho solo detto che, essendo invischiato in mille faccende (anche di rilevanza penale), è dal 94 che cerca di non farsi processare. Io credo che sia entrato in politica quasi esclusivamente per questo.
Ti chiedo:
dalle indagini sono emersi i nomi di violante e mancino. Ma se il tutto è finalizzato ad incastrare berlusconi, che c'entrano questi due nomi?
Ma già, la tattica è sempre la stesso: comincia un indagini e per prima cosa si delegittimano i giudici. Se il nome di berlusconi non viene fuori, allora amici come prima. E chi ha detto niente? Se invece esce il suo nome, ecco l'avevo detto!
Resta il fatto che sono state inaccetabili le frasi di berlusconi, indegne per un premier occidetale: "riaprire quei processi significherebbe sprecare soldi pubblici". COSA PENSI DI QUESTA FRASE?
E dell'altra, forse ancora più indegna, pronunciata all'indomani del terremoto ("i giudici non devono indagare, adesso è il momento di fare altro")? Ma per caso lui è al di sopra della legge oppure è il capo del potere giudiziario?
Sinceramente è lui che fa continue (e a volte tragiche) invasioni di campo.
Cosa ne pensi di queste parole?
P.S.:quanto a dell'utri te lo sto ripetendo alla noia. Secondo il mio modesto modo di pensare, io un politico che frequenta mafiosi non lo voto. Anche se sarà assolto "perché il fatto non sussiste" ciò non toglie che frequenta assassini e nemici dello Stato, lui che lo rappresenta!
A proposito, il discorso si rinnova: se dell'utri viene condannato, allora i giudici miravano a berlusconi. Se invece viene assolto, allora sono bravi. Insomma, il giudizio viene dato dopo? CHI SONO I GIUDICI CHE STANNO PROCESSANDO DELL'UTRI? I tuoi, caro vito, si rivelano meri teoremi. C'è un'incoerenza che pervade l'intero discorso, dall'inizio alla fine! PERCHE' I GIUDICI DOVREBBERO ASSOLVERE DELL'UTRI SE DALL'INIZIO LO HANNO INCASTRATO PER DANNEGGIARE BERLUSCONI? E poi, sinceramente, ma 'sto dell'utri oggi chi cacchio lo considera più? A proposito, pure contro previti c'è stato un complotto? Ma sono tutti martiri nel tuo partito? Già, proprio nel TUO partito, che coincidenza....Che militante sfegatato che sei........
Notte....
caro vito,
quanto a obama non posso esprimere un giudizio visto che, sinceramente, non so come bush ha affrontato il problema immigrazione.
So che è stato costruito una sorta di muro. Cosa dire? Costuire un muro non è una bella cosa, può essere criticato in via di principio, ma può rientrare in una rigorosa lotta all'immigrazione. Ma il punto è proprio questo: usare rigore, è una cosa; violare i diritti umani, ne è un'altra. Non mi risulta che bush, per quanto riguarda i profughi che giungenvano nel USA via mare, li rispedisse ad esempio a Cuba, in un paese cioè DOVE VENGONO VIOLATI I DIRITTI UMANI attraverso carcere e torture. Come vedi, il punto è sempre lo stesso.
Il TUO governo oggi sta violando i diritti umani e tu (come tanti altri militanti) te ne ne stai rendendo complice. Proprio tu che avevi scritto un articolo a tutela dei diritti umani!!! E' il triste destino dei militanti cadere in continue contraddizioni per correre affannosamente dietro i propri politici (assunti quasi a semi-dei).
E non mi dire che è inevitabile: lo scorso governo non ha mai violato di diritti umani, non ha mai rispedito in libia i profughi che venivano "pescati" nel mare.
Puoi dire che era una politica che non risolveva il problema (e hai ragione) ma sinceramente, tra il non risolvere un problema e violare i diritti umani, preferisco di gran lunga la prima opzione. Che vuoi fare, sono un inguaribile liberale.
E quanto ad efficacia della politica del governo, anche qui ci sarebbero tante cose da dire. Via mare, infatti, arriva soltanto il 5% degli immigrati. E' tutto chiaro allora: sacrificare i diritti umani per puri fini elettorali. La politica del governo è idonea ad essere issata sul pennone della propaganda...alla faccia delle più elementari esigenze di umanità.
Moderatismo e solidarismo cattolio...già, proprio così.
P.S.:ribadisco che dire "in libia i profughi possono chiedere l'asilo politico nelle strutture italiane" costituisce una infamia. Una pura infamia (escludo, infatti, l'ingenuità. E' fin troppo evidente la realtà libica).
oggi è morto il bambino di Crotone colpito per sbaglio in un agguato di 'ndrangheta. L'ennesima vittima innocente di mafia.
E secondo te, che un politico frequenti (non parlo di reati) assassini del genere è legittimato a sedere in Parlmaneto a rappresentare lo Stato italiano del quale la mafia è il nemico numero uno? Un mafioso è come un terrorista, non è accettabile che un parlmantare ne sia amico e che lo riceva nella sua bella casa di Milano a 1800Km dalla Sicilia. Il riferimento non è puramente causale.
Io tutti giorni vedo il padre di annalisa durante e mi fa rabbia pensare che ci siano militanti come te che considerano "normali" certe frequentazioni.
Chi rappresenta lo Stato ha degli obblighi particolari, anche morali. Obblighi diversi da un comune cittadino. Ma berlusconi, naturalmente, sta riuscendo perfino in questo: spazzare via le più semplici ovvietà.
Ti chiedo: MA IN UN QUALSIASI ALTRO PAESE EUROPEO espliderebbe o no uno scandalo se si scoprisse che un politico ha assiduamente frequantato esponenti della criminalità organizzata? Voglio sapere solo questo.
Nell'attesa una considerazione: non esploderebbe nessuno scandalo in sudamerica (tipo messico o colomabia). Eh sì, siamo ridotti proprio bene......
Caro Dario,
non capisco dove tu voglia arrivare, anzi lo capisco ma non lo condivido. Per chi vive di ideologismo, di odio e di rancore sarebbe sufficiente, per sentirsi soddisfatto della propria battaglia, già rimuovere l'oggetto del proprio pregiudizio ideologico. Ed è quello che leggo nel tuo modo. Si spacciano spesso per sentimenti di umanità e di pace le armi improprie per combattere battaglie, in particolare quelle che si sa già non potesri vincere in altre maniere. Ed è qua che commetti il tuo errore più grossolano ed illiberale, perchè in democrazia le battaglie si vincono con la linearità e la coerenza. La politica in democrazia è espressione del popolo. Sbaglia chi pensa che sia "formazione" del popolo. Detto questo e prima di ritornare alla questione "mafia" in cui mi sembra che ci sia grande confusione da parte tua è che sia ...come se ci si potesse limitare a risolvere il tutto in una pesca in una vasca da bagno dove tu hai già piazzato gli squali, spero per l'ultima volta, torniamo a parlare di immigrazione. L'Italia è un paese sovrano, i suoi territori sono inviolabili e la sovranità è della nazione su mandato del popolo. Vediamo se metterla così per te è più facile!
Entrare clandestinamente nel Paese è un reato (prima era solo illegale, ma la sostanza non cambia) come è reato in molti paesi al mondo USA di Kennedy, di Clinton e di Obama compreso. L'asilo politico viene concesso su richiesta, secondo le regole internazionali, ed ove ne sussistano le ragionevoli motivazioni. Chi dai paesi in guerra volesse raggiungere i paesi europei, per chiedere asilo politico, può raggiungere i consolati e le ambasciate nei diversi paesi con cui l'Italia o le altre nazioni europee mantengono relazione diplomatiche. Non è necessario raggiungere le coste libiche, attraversando tutta la Libia, per imbarcarsi su barconi governati da criminali dediti alla tratta di uomini e donne. Per il fine del'asilo questa sarebbe proprio la strada più incerta, più stupida, meno trasparente e più pericolosa. I barconi in passato hanno sbarcato sulle coste italian quasi al 100% manovalanza criminale e donne da avviare alla prostituzione. A volte sono stati persino usati i minori come ulteriore strumento di pietismo umanitario. Penso siano da condannare coloro che favoriscono questo traffici e non chi cerca di interromperli. Una volta che gli stessi trafficanti si saranno resi conto della difficoltà di farla franca ...il traffico verrà naturalmente meno. Dire come fai tu che non si dovrebbe fare perchè Gheddafi è cattivo e poi avvertire l'insostenibilità di questa invasione...è la politica dello struzzo...capisco che andando dietro a Di Pietro non ci si possa aspettare nient'altro di più serio...ma se vuoi smarcarti da lui, come a parole sostieni, incomincia a dar esempio di razionalità: altrimenti sei percettibile come l'ex PM che unisce ignoranza a presunzione, animosità ad orrore.
...segue sulla mafia...
Daeio...ma da dove ti viene tutta questa volontà di associare la politica del centro destra alla mafia? Potrei limitarmi a dire che i fatti provano l'inverso e che la mafia trovi invece in certa magistratura la sua tranquillità di agire. Basterebbe riflettere per rendersene conto. Sembra che in Sicilia ...parlo della magistratura...abbia vinto il modo di pensare e di agire di Leoluca Orlando Cascio. Bisognerebbe conoscere la storia siciliana per parlare, non a vanvera, di mafia e magari andare a vedere anche la provenienza di alcuni uomini siciliani impegnati sui diversi fronti. In un liceo di Palermo degli anni 60 ad esempio, tra i suoi frequentatori, i rampolli di famiglie in odore di mafia o vicine ovvero sotto il suo giogo, sarebbero persino in maggioranza. Non penso che oggi ci sia un palermitano dai 40 anni in su che non abbia avuto modo di entrare in contatto di conosenza di amicizia, di lavoro, di attività sportive, imprenditoriali, commerciali od altro con la mafia (che non è sempre quella con la lupara, ma anche quella che controlla gli appalti, i posti di lavoro, le licenze, etc.etc.). Ora cosa c'entra la questione del ragazzino in Calabria vittima innocente in un attentato mafioso? Cosa c'entra la politica del centrodestra che ha sferrato colpi mortali alla mafia in Sicilia ed altrove? Cosa pensi di sostenere...e tutto perchè Dell'Utri conosceva Mangano e l'ha fatto lavorare ad Arcore come stalliere? Cosa c'entra il mio modo di pensare...la mia critica alla sinistra ( per me ancora avvezza ai metodi comunisti ed illiberale), la poca credibilità che ho in Di pietro, il mio amore per i toni pacati, la mia opzione per il riformismo con tutte le tue masturbazioni mentali?
Falla finita perchè è stuccevole!
Ha fatto bene Berlusconi se ha inveito contro certi magistrati che spendono soldi pubblici per cercare di coinvolgere Berlusconi ed il centrodestra con le storie di mafia, servendosi di pentiti ad orologeria e di episodi (foglietti di carta strappati) che gli stessi protagonisti ritrattano dinanzi alle prove calligrafiche. L'unica pista che invece non è mai stata percorsa...è proprio quella ipotizzata da Falcone sulle cooperative che agivano in Sicilia negli appalti e le coperture del Kgb. Strano!
Una riflessione, se ne sei capace, ti chiedo di fare: ma ciò che avveniva nella fascia rossa d'Italia sugli appalti ed i finanziamenti al pci...non è forse lo stesso sistema che in Sicilia si chiama mafia?
E quello che abbiamo visto in Campania (l'emergenza spazzatura è costata 11 miliardi di Euro) o in Puglia con la storia delle protesi e delle prostitute e della droga usate come merce di scambio, quella delle giunte che si costituiscono come cupola di affari mafiosi, tu come la chiami? La mafia è tasversale in Italia ma sembra concentrata in modo prevalente su certe cupole amministrative...del resto tra i principi della mafia c'è sempre stato quello di assecondare il potere politico...e dove trova terreno fertile!!! ... Si annida! .....ahum!! ahum!!! si dice così dalle tue parti?
Buona giornata.
Caro vito,
vedo che sul fronte immigrazione continui a negare fatti oggettivi, LA VERITA'.
Sostenere che i profughi possano chiedere l'asilo politico nei loro paesi è una pura infamia. Mi spieghi come si fa a chiedere l'asilo politico dal proprio territorio se profugo è chi SCAPPA dal proprio paese? E' ovvio che è profugo chi scappa da un paese in guerra o da un paese nel quale rischia la vista (es. il genocidio in darfur). E poi scusa, ma questi sarebbero tanto fessi da attraversare il deserto, sfidare la dittatura libica e il mediterraneo, se potessero richiedere l'asilo politico comodamente da casa loro? Quindi quello che ha detto si riconferma una pura infamia con la quale cerchi (forse inconsciamente) di vedere la realtà in un altro modo e NON AMMETTERE A TE STESSO CHE IL GOVERNO STA VIOLANDO I DIRITTI UMANI. Ribadisco che tra la scorsa, inefficace, politica della sinistra, e quella dell'attuale governo, preferisco di gran lunga la prima. E poi quanto al fatto che solo il 5% degli immigrati proviene dal mare non mi hai risposto. Così come non mi hai risposto sulle frasi di berlusconi in libia.
Caro vito, tu continui a parlare di organizzazioni criminali, che la clandestinità è reato ecc...Ma basta ammetterlo: secondo te, visto che il problema è troppo grosso, una deroga ai diritti umani potrebbe anche ammettersi (magari momentaneamente). Ma dillo! Non stare sempre con un piede in due scarpe. Questa politico immigratoria viola di diritti umani. Io ti ho spiegato il perché, tu non ancora sei riuscito a spiegarmi il contrario. La libia viola di diritti umani QUINDI se l'italia rispedisce in libia i clandestini (compresi i profughi!!!) contribuisce alla violazione dei diritti umani, rectuis viola i diritti umani. Da ultimo, due considerazioni:
1-gheddafi non è "cattivo" ma un dittatore che, oltre a violare da decenni i diritti umani degli africani, ha pure partecipato attivamente ad attentati terroristici. Ora, invece, dato che è diventato amico di berlusconi, sta diventando (nella tua mente da militante)"meno cattivo".
2-il popolo è sovrano ed il legislatore è sua diretta espressione. Ma la discrezionalità legislativa, come ben sai, ha dei limiti. Un limite è ad. esempio la Costituzione (la semplice maggioranza parlamentare non può modificarla), l'altro...i diritti umani. Uno perché abbiamo l' obbligo giuridico internazionale di rispettarli, l'altro perché è la stessa Costituzione (art. 2) a tutelarli. COme vedi, questo governo NON PUO' FARE QUELLO CHE STA FACENDO. Sono liberale, ma soprattutto un essere umano con sentimenti di...umanità, appunto. SENZA STRUMENTALIZZAZIONI. Sai che non sono iscritto a nessun partito e non sono un militante. Quindi dubbi in proposito non ne puoi avere. Sono in buona fede, questo è il mio pensiero.
Ciao.
Caro vito,
sul fronte mafia hai travisato le mie parole. Voglio essere chiaro e conciso.
1-la mafia non ha colori politici. Mai detto che il centro-destra (o meglio la destra, oggi è così grazie alla lega)sia in odore di mafia. E' la politica ad essere collusa con la mafia, non una parte di essa! E lo stesso vale per certe frange della magistratura.QUindi? Data la temibilità del nemico, SECONDO ME e secondo borsellino e secondo pietro grasso (li ho ascoltati con le mie orecchie), un politico o un magistrato che ha frequentazioni mafiose deve essere rimosso dal suo incarico. Politici e magistrati, infatti, non sono gente comune, sono rappresentanti dello Stato. Questo, LO STRARIPETO,non significa essere illiberali infatti io non sto parlando di carcere. Ti faccio una domanda: perché un imprenditore che viene condannato in primo grado non può più partecapare ad appalti pubblici fino all'assoluzione giudiziaria? Perché un insegnate accusato di pedofilia viene sospeso dall'incarico? PERCHE?? Siamo forse in un paese illiberale?
2-citi continuamente falcone. IO VOGLIO SAPERE se tra i giudici che oggi hanno riaperto le inchieste di mafia ce ne sono alcuni che in quegli anni hanno collaborato fianco a fianco con falcone e borsellino. Non si possono considerare eroi e infami a seconda delle contingenze. I tuoi sono solo teoremi! E non hai risposto nemmeno alle altre domande: perché, se tutto è finalizzato a incastare berlusconi sono spuntati i nomi di mancino e violante? Se dell'utri verrà assolto, quei giudici che lo hanno giudicato sono delinquenti o persone bene? Dipende dal finale? Ma un giudizio si esprime prima o dopo? E poi, chi sono? Come dimostrato, i tuoi sono meri teoremi.
l'anonimo sono io.
Dimenticavo: perché continui a parlare di sinistra per controbattere quello che dico? ho forse detto che la sinistra è più pulita? Ti ricordo che la finocchiaro (ex magistrato) disse che crisafulli (condannato per mafia)negli anni di lontanza dal parlamento sarebbe andato a formare i giovani del partito....UN MAFIOSO??????!!!!!Ma che vadano al diavolo.
E l'attuale governo, contro la mafia, sta facendo quello che si è sempre fatto: repressione, repressione e repressione. Non serve a nulla! La mafia non si combatte solo con la magistratura, si combatte soprattutto con la politica: tenendo fuori dai partiti coloro che appartengono alla cd. zona grigia. Questo sì che sarebbe la fine per la criminalità organizzata! Non avrebbe più cavalli di troia!
Come vedi, lungi da me fare strumentalizzazioni. Questo è il mio pensiero e dei partiti me ne infischio. Anche perché vorrei farti vedere le facce di coloro (del pdl e del pd) che fanno politica in Campania. Gente di merda,privilegiata, corrotta, pluripregiudicata, collusa con la camorra, che basa il suo potere unicamente sulla disoccupazione. Ma per me, che al governo della regione ci sia bassolino o uno del pdl, cosa cambia??? FOrse non ci sarebbe stata la monnezza per strada, ma solo questo....
Che pensi della squadra di agrigento che ha dedicato la vittoria ad un boss mafioso?
Coerentemente dovresti rispondere "nulla di male", ma arriveresti a negare con una risposta del genere che la mafia sia anche e soprattutto un problema culturale. Fin quando sarà normale frequentare mafiosi, a maggior ragione quando si rivestono cariche pubbliche, allora, caro vito, non ci sarà nulla da fare! A che serve la repressione? A nulla! Sono 50 anni che lo Stato reprime, da una parte, e ammette che suoi rappresentanti freuquentino gli stessi che reprime, dall'altro. Che follia il tuo ragionamento!
Ma ancora una volta ti voglio chiedere: ma che ci fa un senatore con gente che ammazza, che organizza attentati, che affonda navi cariche di veleni, che spara tra la folla incurante perfino dei bambini? Boh....é il militante che è in te a non farti ragionare, caro vito, solo quello....
leggere l'intero blog, pretty good
good start
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