22 agosto 2010

Quando viene meno la fiducia, dimettersi è un atto di dignità


Le vicende recenti che hanno coinvolto il Presidente della Camera richiederebbero una consapevole responsabilità che, invece, il Presidente Fini tarda a manifestare. Questi ha dapprima svilito l'istituzione parlamentare, spendendo il ruolo di arbitro e di garante a tutto vantaggio del suo nuovo profilo di giocatore attivo e falloso e poi, come se tutto questo non fosse già sufficiente, lo si è trovato coinvolto in più vicende di cui ancora non si comprende appieno la portata complessiva.

Dai lavori in Rai di una famiglia molto intraprendente, ai metodi censurabili per lealtà e trasparenza verso i militanti del suo ex partito della destra missina; da case monegasche nella misteriosa disponibilità del cognato, ad improvvise fortune economico-finanziarie dell'intera famiglia della sua nuova compagna.

Penso che le dimissioni di Fini siano, a questo punto, un atto dovuto e penso che debba essere nostro dovere di uomini liberi e liberali sollecitarne l'inoltro.

Vito Schepisi

2 commenti:

Anonimo ha detto...

il MOTIVO NUMERO UNO PER IL QUALE SPETTA AI CITTADINI , A TUTTI I CITTADINI DEMOCRATICI di QUESTA repubblica ed a TUTTI i rispettosi delle Istituzioni

PRETENDERE LE DIMISSIONI di fini

E' che fini non puo, come chiunque svolgere un ruolo Super Partes come quello di Terza carica dello Stato

e contemporaneamente rivestire i panni di uomo politico di Parte capeggiando un gruppo parlamentare in opposizione a quello al Governo dicui egli stasso formalmente dice di appartenere

DELLE DUE L'UNA

e siccome siamo democratici, siamo disposti anche a lasciarlo parlare quanto vuole, MA NON SIAMO DISPOSTI A VEDERE MASSACRARE LE NOSTRE ISTITUZIONI IN QUESTO MODO

DIMISSIONI !!!!!!

aurim4 ha detto...

Vorrei sapere le dimensioni dell'ingente patrimonio di Aenne gestito sotto il controllo dell'onorevole Fini, perchè quando serviva qualche contributo per il funzionamento del nostro Circolo locale di AN abbiamo sempre ricevuto un bel NULLA. Alla faccia delle collaborazioni tra centro e periferia nel Partito e poi si è saputo quello di cui si dibatte oggi sui giornali. Caro Onorevole ai voglia a controllare spesso i polsini della Tua camicia sarebbe meglio che Tu controllassi meglio tutto il resto.